The Story of Ming Lan
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Un drama perfetto, da guardare ed assaporare capitolo dopo capitolo. Non rimarrete delusi, anzi!
Guardare questo drama è stato come assistere ad una partita a scacchi di altissimo livello.La trama è un intreccio ottimamente congegnato di azioni, parole e pensieri.. ognuno legato strettamente all'altro, Non ci sono sbavature, non ci sono lacune nè momenti inutili,
Non ci sono sputi di sangue nè ricordi noiosi che servono per allungare i tempi.
Gli attori, tutti, sono stati eccezionali, Sembrava di assistere ad una vita reale, quelli non sono attori che stanno recitando, quelle sono persone che stanno veramente vivendo quella storia.
Ogni mimica, atteggiamento, gesto, sguardo.. è perfetto, è giusto e adatto al momento in cui avviene.
E questo vale tanto per le figure positive quanto per quelle negative.
I dialoghi sono curati e persino istruttivi, soprattutto quelli fra la nonna e Ming Lan. Stupendi!
Non ci sono grandi scene d'amore e passione, ma non servono, anzi sarebbero stonate. C'è in ballo un amore più profondo, fatto di complicità e amicizia, di rispetto e affiatamento. D'altra parte la storia va molto oltre una storia d'amore, qui si parla di cospirazioni tanto in famiglia cosi come a corte, Il grande ed il piccolo si rispecchiano.
I due attori protagonisti, danno vita a due personaggi diversi fra loro ma complementari, hanno creato un osmosi tangibile. Cosi come lei dice.. tu sei la voce ed io il tuo respiro..
Le musiche non sono state fastidiose, hanno accompagnato le scene con leggerezza e senza prevalere come spesso avviene in altri drama.
I vestiti soprattutto femminili, sono stupendi, le acconciature molto eleganti . Si sono serviti di numerose comparse e cavalli. La traduzione è stata perfetta! molto accurata. I traduttori sono sempre da ringraziare senza i quali come potremmo goderci di perle come questo drama?
Bravi, bravi bravi a tutti! bravissimi!
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Light on Series: The Bad Kids
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The bad kids, il thriller pedagogico
Dopo aver visto diverse serie televisive cinesi con l’intento principale di studiare la lingua in maniera piacevole, nonchè comprendere meglio la società di questo affascinante Paese/Continente, mi sono imbattuto in una serie tv di una certa qualità cinematografica.“The Bad Kids”, titolo originale della serie: 隐蔽的角落 - Yǐnbì de jiǎo luò (tradotto: L’angolo nascosto), narra attraverso la cifra stilistica del thriller la storia di due ragazzini fuggiti da un orfanatrofio che tornano nel paesino natale di uno dei due con un misterioso intento, prendere in prestito una ingente somma di denaro per un nobile scopo (la motivazione si scoprirà durante lo sviluppo della serie).
Qui incontrano un vecchio amico che li aiuterà nelle prime necessità da fuggiaschi e, durante una gita in un sito turistico della cittadina, i tre registreranno accidentalmente un omicidio.
Questo sarà l’evento scatenante della narrazione, seguiranno poi: omicidi, morti accidentali, bugie e depistaggi a scandire lo scorrere degli eventi narrati in “solo” 12 puntate (i fan delle serie cinesi sanno bene che lo standard è solitamente intorno ai 40 episodi).
In questa serie tratta dal romanzo《坏小孩》Huài xiǎo hái (tradotto "I cattivi ragazzi", a cui fa riferimento dunque la traduzione inglese del titolo della serie) male e bene sono inesorabilmente intrecciati, si susseguono ciclicamente e ininterrottamente durante tutto lo sviluppo degli eventi. Qui non siamo in un western o in un qualunque film di supereroi con i buoni da una parte e cattivi dall’altra. L’influenza del taoismo sommersa nell’anima della cultura cinese, emerge in questa serie in maniera dirompente.
Qui, dunque, non ci sono buoni e cattivi ma è il vissuto di ognuno, l’ambiente circostante e, soprattutto, le storie familiari, che disegnano i destini di ciascuno e li guidano nelle loro azioni.
Non è tutto, chi viene guidato dal destino nel percorso del cattivo non si sottrarrà a nobili azioni anche nei confronti dei propri rivali, mentre i tre ragazzini, veri protagonisti della serie e vittime di genitori egoisti, famiglie divise o assenti, per sopravvivere ed “educare” i propri genitori dovranno mentire, nascondere e depistare.
E dunque dietro la ruvida corteccia del thriller si nasconde una certa morale o critica sociale se vogliamo, un esortamento ad aver cura dei propri figli!
La mia modesta esperienza in Cina mi porta a pensare che la morale provenga tanto dalla società stessa che si trova ad affrontare tumultuosi cambiamenti legati al rapido sviluppo economico sociale, quanto dalle istituzioni e al loro tentativo di guidare i cambiamenti.
E in effetti la serie mi ha ricordato una scritta vista alla stazione dei treni di Xi’an, al ritorno da un viaggio nel Deserto dei Gobi.
孩子是您的一面镜子
文明是您最美的样子
I figli sono il vostro specchio
L’educazione la vostra migliore espressione
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INTERESSANTE
Trama interessante, fantasiosa anche se a volte un po' confusionari e troppo sincretistica (ma ci siamo abituati, lo sono un po' tutti i drama), temi delicati, alcuni episodi più riusciti, ottima recitazione. Poi, vabbè, incongruenze parecchie...tipo che a volte appaiono e scompaiono ma altre volte utilizzano l'automobile.Questa recensione ti è stata utile?
Better A Lie Than A Truth
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In linea di massima l'idea per una serie non certo originale ma potenzialmente piacevole c'è. Il problema è lo sviluppo, che nel concreto risulta frettoloso e superficiale: i passaggi non sono sempre lineari, in alcuni casi le forzature sono davvero palesi, senza un grande sforzo a sorreggere l'impalcatura della sceneggiatura, che definirei per l'appunto traballante.
Diciamo che l'idea era anche graziosa, ma il risultato lascia un po' a desiderare.
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Lost You Forever Season 2
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RISPETTO ALLA PRIMA RIMANE L'IMPOSTAZIONE ELEGANTE E RAFFINATA MA PERDE DI INTENSITA' E ROMANTICISMO
Avrei voluto dare 10 anche a questa stagione ma manca qualcosa rispetto alla prima nonostante comprenda ogni scelta fatta e il finale, che è sicuramente positivo, mi ha lasciato tristezza e in definitiva non mi ha soddisfatta.Mentre nella prima stagione il lavoro sui personaggi è stato accurato e non sono mancati i colpi di scena e le evoluzioni psicologiche in questa serie ho percepito , a parte qualche episodio un po' più leggero, della lentezza e della stanchezza, come se non si vedesse l'ora di chiuderla con la sensazione di un finale un po' sbrigativo e poco convinto.
Non è vero, come avevo letto, che in questa serie è stata riservato tanto spazio al demone Xiang Lui, sebbene sia vero che subisca un'evoluzione positiva nonostante il suo passato, le sue convinzioni, le sue scarse abilità comunicative circa i suoi sentimenti, che ne determineranno quello che poi accade con dispiacere persino mio che non lo amavo come personaggio però il riscatto dalla sua oscurità è totale.
Ed è triste che la protagonista non ne verrà mai informata, però ormai ho capito che nelle serie cinesi "l'amore è un atto di fede" (se ami nonostante tu non sappia è come se per loro quell'amore abbia più validità).
Lo spazio che viene riservato maggiormente ad un personaggio è quello di Cang Xuan, reale protagonista della serie assieme alla cugina, e l'ho trovato davvero fastidioso e stancante. In questa serie ci sono delle evoluzioni determinate dalle vicissitudini e dai percorsi intrapresi nella prima stagione che determineranno scelte estreme e in altri casi poco convinte e credibili (non posso spiegare altrimenti spoilero).
Altri personaggi, tipo la principessa A' nian che già aveva subito un percorso di crescita nella prima stagione lo ultimerà raggiungendo una piena maturità consapevole e una compostezza dignitosa che la renderanno uno dei personaggi più interessanti di questa stagione. Al contrario, personaggi che nella prima serie si erano rivelati positivi perderanno completamente la bussola pagandone le conseguenze.
Gli indizi sui finali erano tutti presenti nella prima stagione però questa serie è una serie più introspettiva e profonda della precedente, sebbene meno intensa. Vi dico solo che ci sarà un'evoluzione negativa per Cang Xuan il cui desiderio nella serie precedente diventa ossessione e stalkeraggio, invadente presenza e continua manipolazione della protagonista, il tutto reso con maestria e padronanza.
Pertanto, sebbene io abbia sperato in un epilogo diverso, non per la scelta finale che era obbligata e la migliore possibile quanto per le modalità con cui essa avviene e nel tipo di vita che la protagonista decide di intraprendere.
E' una stagione più cupa e intimista , con continui riempitivi di inquadrature di 90 secondi con effetti musicali e frequenti flashback del passato che appesantiscono la visione rendendo questa stagione meno fluida e interessante.
I baci che c'erano nella prima stagione qui sono stati girati frettolosamente e privi di convinzione, anche sul finale la coppia finale è stata diretta male secondo me, ha perso totalmente la componente di desiderio e l'intensità che era riuscita magistralmente a rappresentare in un famoso episodio quasi a fine della prima stagione, per questo io penso che molti abbiano frainteso il sentimento che determina la scelta finale scambiandolo per amicizia e comfort zone ma è solo un difetto di produzione secondo me, perché le scene di distacco sono strazianti , quelle di riunione sentite ma non proporzionali alla disperazione provata precedentemente. Per questo, nonostante riconosca che è sempre un lavoro molto ben fatto e superiore ai classici cdrama xianxia, l'ho lasciato con amarezza e triste delusione.
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Un capolavoro raffinato , introspettivo e intimista. Come e meglio di Moon Lovers.
Questa serie NON merita una valutazione così bassa rispetto ad altre che ho visto qui recensite che non hanno la stessa qualità in termini di sceneggiature, scenografia, musiche, fotografia e prestazioni interpretative.Il lavoro su ogni personaggio è preciso e minuzioso, strutturato e credibile.
Comprendo comunque che sia un lavoro raffinato e di nicchia, psicologico e introspettivo che non arriva a tutti, molti si sono concentrato solo sul triangolo trascurando che c'è molto di più dietro... e molte hanno dato basse valutazioni perché preferivano una scelta diversa per la protagonista , quindi per egoistiche pretese ma al di la di quali siano le nostre preferenze è coerente e credibile e vanno premiate le perfomance incredibili degli attori principali, la fotografie, le musiche, la scenografia. E' un capolavoro !
Si tratta di uno xianxia ma con riferimenti più che altro, non è vissuto in regni separati con incantesimi e grandi poteri, sebbene ci siano scene surreali e magiche.
Questo lavoro ha un'intensità e una tensione che nessun drama cinese ha finora raggiunto, le prestazioni dei due protagonisti sono superbe e nessun lavoro cinese finora visto riesce ad eguagliarlo.
Per chi ha visto il coreano moon lovers vi dico solo che lo eguaglia e lo supera, giusto per farvi capire di che livello stiamo parlando.
E' un capolavoro elegante , raffinato ma anche crudo e sottilmente spietato che rende l'umanità di ogni personaggio sfaccettata e stratificata e dà una visione nuda e cruda di cosa significhi il potere assoluto, di cosa richieda e comporti, di quali sacrifici implichi, i due protagonisti compiono percorsi opposti, Cang Xuan vuole diventare visibile al mondo, la cugina Xiao Yao al contrario cerca l'invisibilità e la pace.
Tutto di questo lavoro è reso con una nuda , bruta e totale crudezza da risultare illuminante.
I momenti romantici si trovano ben distribuiti e ben strutturati, certe scene degli episodi 28-29 raggiungono un lirismo ed una tensione erotica struggente senza che si sfoci nella volgarità, tutto è reso sottilmente attraverso lo sguardo, la respirazione, sospiri e batticuori, accompagnato da musiche raffinate e ipnotiche.
Unico neo sono i combattimenti che non sono molto scenografici ma semplici e poco "spettacolari", del resto non è un wunxia.
Gli animali al pc sono sempre il tallone d'achille delle serie cinesi e alcune soluzioni mi son sembrate ridicole (tipo rinascita dal fiore in stile botticelliano, conchiglie giganti , palle marine che sono di plastica analogamente a quelle che trovi al distributore di sfere di plastica che vinci inserendo 2 euro e girando una leva ).Gli effetti speciali sono ottimi, del resto questo è un lavoro introspettivo e psicologico, con un'ottima fotografia e scenografia.
In questo lavoro ho trovato , ma è personale, lenta e meno interessante la parte comprensiva dei primi dieci episodi, Yang Zi è stata fenomenale rivelandosi la più matura professionista nel panorama cinese. Da Ashes of love è come se avesse raggiunto una piena maturità professionale che la rende totalmente in grado di dare voce alla complessità della protagonista, i direttori dei lavori hanno fatto un lavoro eccezionale su di lei, dirigendola magistralmente, variando postura, voce e movenze nelle scene da uomo rispetto alla femminilità poi ritrovata nelle scene da donna, con il volto sa rendere ogni tipo di emozione che prova il suo personaggio principale.
Le emozioni che ho provato sono indescrivibili, mi sono immedesimata in ognuno di loro e sono rimasta affascinata dal personaggio elfico e puro di Tushan Jing, sebbene il migliore come intensità e bravura sia Zhang Wanyi.
Ho trovato fastidioso il personaggio del demone a nove teste in questa serie, ma va capito e analizzato perché subisce un'interessante evoluzione, un arco narrativo molto interessante rimanendo sempre fedele all'originario: ambivalente e oscuro, apparentemente utilitarista nelle scelte che compie.
La figura più complessa e psicologicamente studiata è quella di Cang Xuan, resa magistralmente da Zhang Wanyi.
Se poi volete riscattarlo dalla oscurità che lo caratterizza guardate are you the one dove , qui su viki, dove risulta più leggero e spassoso. Per me che ho visto l'altro lavoro di quest'anno non posso notare che ci siano dei punti di contatto con Lost you forever ma non scrivo qui per uscire fuori tema, vi invito solo a guardarlo dopo aver visto anche la seconda stagione.
Meravigliose e ipnotiche le musiche, alcune cantate anche dagli stessi personaggi.
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Destined to Meet You
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Breve drama dalla trama non ambiziosa ma dal taglio gradevolmente vivace
Drama cinese insolitamente - e piacevolmente - breve. Gli intrecci che vengono a galla nel corso della serie descrivono una trama non particolarmente originale o ambiziosa. La storia va un po' presa così com'è, con tutte le ovvietà e i limiti che la caratterizzano. L'aspetto che forse più la penalizza sono i toni melodrammatici degli ultimi episodi, davvero esagerati per la vicenda in sè.Dopo questa premessa affatto edificante, passiamo ai punti di forza, perchè ci sono. Il tema della differenza di età in questo caso è vincente (e lo dice una che salta a piedi pari i drama in cui il protagonista è molto più giovane della "lei" di turno, questo perchè la coppia donna matura-giovane uomo non mi affascina minimamente). Eppure qui funziona, forse perchè invece di dipingere forzatamente lui come un ragazzo più maturo della sua età, quasi a volerlo portare a livello dell'adulta con la quale si interfaccia, la differenza di età viene paradossalmente sottolineata da mille battute - in primis i nomignoli, "Studente Gu" e "Signorina Jin" - che vanno ad alleggerire e rendere divertente un aspetto che altrimenti si veste dei soliti, scontatissimi approcci e cliché. Sicuramente Bei è un ragazzo serio, ma mi è piaciuto che resti un giovane uomo e non lo si dipinga come un adulto maturo. Rongrong è sicuramente un'adulta, ma per quanto riguarda la sfera amorosa decisamente inesperta - al pari di lui - e questo aspetto va un po' a colmare il distacco anagrafico. Se a livello di performance l'attore è passabile ma non particolarmente performante, devo dire che invece la protagonista mi ha davvero stupita piacevolmente, sia l'attrice in sé (che mi ricorda tanto la bravissima Zhang Jing Yi, protagonista di "Fall in love" e "Lighter & Princess), sia l'interpretazione del personaggio, che offre allo spettatore una protagonista pulita ma intraprendente, capace e intelligente ma sentimentalmente inesperta, e soprattutto spesso diretta e altrettanto spesso quasi senza pudore. Proprio questa caratterizzazione consente di portare in scena dei momenti a loro modo nuovi - e a tratti esilaranti - come i tentativi di approccio durante la visione di "Titanic".
Fiacco il pairing - se così lo si può chiamare - secondario. C'era un potenziale buono, ma che non è stato sfruttato a causa dello sviluppo - discutibile - del personaggio proposto come fratellastro/corteggiatore respinto/compagno di università (inizialmente lo si inquadra con sospetto, poi lo si rivaluta, ma alla fine si arriva a una situazione che non è né carne né pesce, non un buono ma nemmeno un buon cattivo... Direi piuttosto deludente, insomma).
Concludendo, non una grande storia - affatto - ma sicuramente con un taglio un poco diverso dal solito. Ponendo queste come aspettative, la visione si rivela graziosa e simpatica.
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Bride of the Century
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Serie senza spina dorsale che non merita il tempo della visione
Brutta, bruttissima fotocopia di altri drama cinesi che propongono un romance ambientato tra squadre mediche-di salvataggio-vigili del fuoco et simili. Già le altre che mi vengono in mente non sono fiori all'occhiello, nessuna produzione veramente meritevole, ma questa la si poteva benissimo evitare del tutto. Il romance non ha carattere, il contesto degli interventi della squadra antincendio e degli operatori medici non ha carattere, i protagonisti non hanno carattere. E' una cosa buttata lì, senza spina dorsale, incapace di muovere anche solo il minimo passo. Da dimenticare/evitare.Questa recensione ti è stata utile?
Sceneggiatura che tira per le lunghe il vuoto pneumatico delle idee, sprecando attori che in altri film qualcosa da dire l'hanno avuta.
È stata una sofferenza provare ad andare avanti per verificare se i buoni giudizi accumulati avessero un fondamento.
È come la trappola per le mosche ... il bel viso e la simpatia dell'attore principale, attraggono nel barattolo vuoto dal quale non riesci ad uscire.
Droppata dopo una manciata di episodi.
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Dame na Watashi ni Koishite Kudasai
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Breve e dispersiva
Commedia che non riesce a dosare per niente i tempi - notoriamente brevi nei drama giapponesi che contano solitamente non più di una decina di episodi - e tende a divagare in modo inutile. La fine di uno dei primi episodi sembra innescare la miccia, ma si tratta in realtà di una falsa partenza. Si torna a riservare spazio e scene ai rapporti di lei con gli altri e di lui con le altre. Non sono tutte vere e proprie relazioni, ma comunque accenni, che coinvolgono talmente tanti personaggi da formare addirittura un esagono, al posto del classico "triangolo" amoroso.Va da sé che la coppia principale non ha grande margine di sviluppo: ci sono dei momenti apprezzabili, ma sono davvero pochi - pochissimi - che riescono a ritagliarsi un posticino tra un episodio e l'altro. Anche nel finale si arriva a fare il focus su di loro praticamente agli sgoccioli, negli ultimissimi minuti.
E' un peccato, perchè la coppia in sé funziona anche e aveva un buon potenziale. Doveva essere il fulcro centrale della serie e invece ha preso le vesti di un contorno in un menù di troppe portate.
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Because I Want No Loss
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Visto in 3 giorni
Se stai leggendo questa recensione per capire se vale la pena guardarlo la mia risposta è si. Storia neanche troppo originale, ma per come si articola la trama, come sono strutturati i personaggi e soprattutto la recitazione, devi correre a recuperarlo. Non voglio aggiungere altro, perché non credo ce ne sia bisogno. Voglio solo riportare due piccole chicche, estremamente originali per un k-drama: sex-toys e una relazione poliamorosa. Buona visione !!Questa recensione ti è stata utile?
Una bella storia, molto ben recitata da ottimi attori
La recensione che segue l'ho recuperata in rete, è sintetica e spiega bene che cosa si sta per vedere, ne condivido i giudizi.Ambientato nel periodo della dinastia Joseon, all’inizio del XVIII secolo, vede tra i protagonisti proprio i personaggi storici del re Sukchong (1661-1720) e i suoi figli re Kyongjong e re Yongjo che regnò per ben 52 anni (il più longevo regno della dinastia) dal 1724 al 1776 e ricordato come uno dei più grandi regnanti coreani, che perseguì realmente il benessere del popolo e della nazione con la sua iniziale politica della riappacificazione.
Tutti i personaggi descritti nel drama sono realmente esistiti, tranne Baek Dae-gil e la sua famiglia di gamblers, al centro della trama romanzata, che costituiscono l’elemento tipico di questi drama storici coreani che vedono come protagonista un principe che ha perduto ogni diritto e che il destino riporta sulla strada tracciata. Gli eventi in cui si muovono i personaggi sono quelli realmente avvenuti, descritti nei particolari e conferiscono alla narrazione uno spessore storico notevole.
Ottima la colonna sonora che riesce a sottolineare ogni momento della storia in maniera appropriata.
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Dramma bellissimo una storia d'amore struggente in tempi davvero difficili e violenti
Carissimo" è davvero un dramma bellissimo. Nonostante le immagini crude nei momenti difficili, il racconto è di un'intensità struggente. La storia d'amore tra i protagonisti, pur iniziando quasi per gioco, si trasforma gradualmente in un legame profondo e incrollabile, capace di sfidare le numerose prove che la guerra e la società impongono loro.Al cuore della narrazione non c'è solo l'amore romantico, ma anche un affascinante legame fraterno tra i due protagonisti maschili, che cresce tra momenti di conflitto e solidarietà. Il loro rapporto diventa un faro di lealtà e rispetto reciproco, che si rafforza mentre lottano per i propri valori e per il benessere delle persone amate. Entrambi si trovano immersi in una realtà più grande di loro, ma la loro determinazione a proteggere chi ama li porta a una crescita personale che è sia dolorosa sia profonda
"Carissimo" offre un ritratto unico di un'epoca storica, in cui idealismo e sacrificio vanno di pari passo, e ci ricorda quanto possono essere complessi i legami umani, specialmente in tempi di crisi. È una storia che tocca l'anima, mostrando come amore, amicizia e onore possano intrecciarsi in modi inaspettati, rendendo ogni momento di questo dramma una lezione di vita e coraggio.*
La storia si svolge durante il periodo Joseon nel 17° secolo segnato dalla Seconda Invasione Manciù della Corea nel 1636. Quando la guerra inizia a travolgere il paese, entrambi i protagonisti si ritrovano a dover mettere da parte le loro idee romantiche e le certezze del passato per confrontarsi con le dure realtà della sopravvivenza.
In mezzo a battaglie, fughe e devastazioni, Gil-chae e Jang-hyun sviluppano un legame profondo che li porterà a crescere e a cambiare. Gil-chae, inizialmente inesperta e ingenua, matura affrontando le difficoltà, scoprendo il coraggio e la forza necessari per proteggere coloro che ama. Allo stesso tempo, Jang-hyun, che ha sempre vissuto con distacco e cinismo, si lascia lentamente trasformare dal calore e dalla dedizione di Gil-chae, trovando in lei un motivo per aprirsi e per affrontare le sue sofferenze passate.
La loro storia d'amore è però continuamente messa alla prova dalla guerra, dalle convenzioni sociali e dai segreti che entrambi si portano dietro. Tra separazioni dolorose, incontri imprevisti e ostacoli quasi insormontabili, i due si trovano a combattere non solo per sopravvivere ma anche per proteggere il loro amore.
il drama esplora il potere trasformativo dell'amore e della resilienza in tempi di crisi, mettendo in evidenza le lotte interiori e sociali che accompagnano sia l'amore sia l' identità. La serie riflette sul sacrificio, sulla ricerca della propria voce in una società rigida e sull'importanza di rimanere fedeli a sé stessi anche quando il mondo intorno è in rovina.
La storia d'amore tra Gil-chae e Jang-hyun è al centro del drama, ma non è solo una storia romantica idealizzata. È un amore che richiede sacrificio, che mette entrambi i protagonisti davanti alle loro paure e li spinge a crescere, abbandonando pregiudizi e illusioni infantili. La loro relazione è una critica ai sentimenti superficiali e idealizzati, invitando a riflettere sul fatto che l'amore autentico nasce dalle difficoltà e dalla reciproca trasformazione
La parte storica di *Dearest* è stata ricostruita con grande attenzione, e il dramma cerca di mantenere una certa fedeltà al contesto dell'invasione della dinastia Qing, che avvenne durante il periodo Joseon nel 17° secolo. Questo periodo fu segnato dalla Seconda Invasione Manciù della Corea nel 1636, un evento traumatico che ebbe un impatto devastante sulla popolazione e sulla politica del tempo. Ecco alcuni aspetti storici che il dramma cerca di rappresentare in modo accurato: La dinastia Qing, originaria della Manciuria, era una minaccia concreta per Joseon, e durante l'invasione, molti nobili e civili furono presi in ostaggio o uccisi. La popolazione coreana fu costretta a piegarsi al dominio Qing per garantire la sopravvivenza del paese. Il dramma rappresenta bene le tensioni e l'angoscia vissuta dalla popolazione e dall'aristocrazia coreana, così come il senso di onore e vergogna che accompagnava questo conflitto.
Nel periodo Joseon, la cultura confuciana e il codice d'onore attribuivano grande importanza alla purezza e alla castità delle donne, soprattutto per quelle di origine nobile. Secondo la mentalità dell'epoca, una donna era considerata "disonorata" anche solo se veniva sfiorata contro la sua volontà o subiva violenze, in particolare da parte di un nemico o di un invasore. Questo era dovuto a una visione molto rigida e patriarcale della moralità e della purezza femminile, che si rifletteva in un'idea di "onore familiare" basata sulla reputazione della donna.
Durante le invasioni, molte donne di famiglie nobili preferivano il suicidio piuttosto che rischiare di essere catturate, poiché pensavano che la loro "perdita di purezza" avrebbe gettato disonore non solo su di loro, ma anche su tutta la loro famiglia. Una donna che fosse stata anche solo sfiorata dall'invasore infatti poteva essere rifiutata dalla sua famiglia e dalla società, anche se ciò fosse avvenuto senza il suo consenso. Questo stigmatizzava ancora di più le vittime, contribuendo a una cultura di colpa e vergogna in cui le donne erano tenute a uno standard moralistico ingiusto
Nel periodo Joseon gli studenti avevano un ruolo molto importante e rispettato nella società, soprattutto quelli che studiavano per diventare funzionari governativi. Durante questa dinastia, la cultura confuciana promossa dal governo coreano enfatizzava il valore dell'istruzione e l'importanza dello studio dei classici confuciani per raggiungere posizioni di potere e rispettabilità. Gli studenti, in particolare quelli delle *seowon* (accademie confuciane) o delle *hyanggyo* (scuole locali confuciane sponsorizzate dal governo), erano considerati i futuri leader intellettuali e morali del paese.
Uno dei motivi per cui gli studenti godevano di uno status elevato era il Sistema degli Esami Gwageo
Per avanzare nella gerarchia politica, si dovevano superare gli esami *gwageo*, un sistema di esami imperiali basato sul modello cinese, che richiedeva uno studio approfondito delle opere confuciane, della poesia e della filosofia. Gli studenti che eccellevano in questi studi avevano la possibilità di entrare nella burocrazia di Joseon, diventando ufficiali e funzionari rispettati. Questa possibilità rendeva l'istruzione altamente ambita, e gli studenti godevano di grande stima sociale per il loro impegno
In Dearest, la rigidità e l'idealismo degli studenti, insieme all'ostinazione del re, portano a sacrifici enormi e spesso inutili, che pesano soprattutto sulla popolazione comune. La loro intransigenza, sebbene fondata su principi elevati e sull'orgoglio nazionale, finisce per rivelarsi un'arma a doppio taglio, con conseguenze devastanti per il popolo. L'idealismo degli studenti, spinto dal desiderio di mantenere l'onore e di resistere all'invasione, porta a decisioni che , purtroppo, ignorano il costo umano e le condizioni reali. Gli studenti idealisti, pur con buone intenzioni, mancano a volte della flessibilità necessaria per adattarsi alla realtà della guerra. Il loro atteggiamento rigido, dalle lontano esigenze pratiche, finisce per chiedere sacrificio alla popolazione, che subisce direttamente il peso della guerra, della carestia e della perdita di libertà
Il suicidio di molte donne, presentato nel dramma, riflette la devastazione che una società confuciana estremamente patriarcale poteva infliggere. In tempi di invasione e di disonore, queste donne non avevano via di fuga: pur essendo vittime, erano condannate a portare il peso di un'umiliazione che la società non perdonava. Questo codice morale così duro costringeva molte di loro a scegliere la morte piuttosto che vivere in un mondo che le avrebbe rifiutate e condannate ingiustamente.
Il dramma, nel mostrare queste storie, offre una critica potente alla rigidità di una morale che, pur basata su principi di purezza e onore, finisce per trasformarsi in un sistema che punisce proprio i più vulnerabili. La rappresentazione del dramma e del suicidio di queste donne costrette a scegliere tra l'onore e la vita fa riflettere su quanto possa essere disumanizzante una società che antepone il codice morale alla compassione e alla giustizia.
Dearest lascia, quindi, un messaggio struggente: non basta combattere il nemico esterno se si ignorano le battaglie interne e le sofferenze imposte dai propri valori. È un invito a costruire una società dove l'onore non sia una prigione, ma un valore che protegge e rispetta ogni vita, senza eccezioni.
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Let's Start the Argument
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Drama avvincete
e con un ritmo molto serrato che tiene tesi e svegli fino alla fine.Impeccabile interpretazione dell'attrice che rappresenta il principale personaggio femminile, ma buoni anche tutti gli altri attori.
Nella parte finale, là dove la sceneggiatura deve sciogliere tutti i nodi, io mi sono un po' persa ... non ho capito bene alcuni personaggi che cosa hanno veramente fatto o subito dall'inizio alla fine, né perché il personaggio principale maschile, si sia attribuito un'identità diversa dalla sua e che legami familiari avesse con la "nonnina" che lo cura e lo chiama Simba ...
Magari più avanti lo riguarderò, comunque l'ho visto volentieri e senza noia.
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