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Bellissima e divertente storia d'amore
Su cui si innesta la vicenda di un re che è il padre del protagonista.Questo re mi ha ricordato il "Don Giovanni" di Mozart, che come lui, fino alla fine, ha tutte le possibilità per correggere la sua brama/ossessione per il possesso del trono (potere massimo e indiscusso su tutti e su tutto), che potrebbe condurlo all'Inferno e dare valore alle persone che ha intorno, dal figlio ritrovato, agli amici che gliel'hanno preservato, alla moglie che era annichilita dalla persona del figlio.
E invece NO, come il don Giovanni, alla fine, anche lui, sprofonderà nell'inferno che ha creato con le sue scelte e le sue azioni malvage.
In parallelo c'è la vicenda del figlio, che avrebbe dovuto essere eliminato, e della di lui morosa che procede con gag e tempi comici molto belli: l'attore principale è veramente divertente e carismatico, riesce a far ridere e a dare un senso di leggerezza a una storia d'amore in cui si gioca fino in fondo.
E' supportato dall'attrice principale, che con la sua faccina tonda, ma molto espressiva, è un'ottima spalla.
Tutti gli altri interpreti sono simpatici e bravi. Il cattivo di turno, innamorato della stessa donna del protagonista, è un attore bellissimo, più del ML, ma le ragioni del cuore sono misteriose e la FL sceglie quello meno bello, ma decisamente più simpatico.
A me è piaciuta e certo è tra quelle che vorrei rivedere, perché, alla fine, la storia racconta che chi fa il bene si salva e chi fa il male si danna. E nella realtà è proprio così.
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questo k-drama mi ha lasciato una cicatrice nel cuore, ed è diventato uno dei miei preferiti molto probabilmente, perchè purtroppo mi piacciono le serie con un finale del genere ( come "more than blue: la serie" ). La consiglio nonostante il finale che stranamente mi è piaciuto anche se giustamente ne volevo uno felice, ma sinceramente penso sia meglio così, mi è piaciuta dall'inizio fino alla fine questa serie, è difficile trovare persone ""strane"" come me a cui piacciono anche finali così, ma molto spesso sono quelle che mi rimangono nel cuore. infatti questa è diventata una delle mie serie preferite. Con questo auguro una buona visione a tutti <3 ^^ Questa recensione ti è stata utile?
Inverosimile, macchiettistico, deludente
Completamente inverosimile, l'ambientazione nel mondo delle corse è quasi peggio di quella di Love in the air. Stiamo parlando di posti dove dovrebbero essere abbondanti unto, sporco assortito in generale, ma le officine sembrano sale operatorie e questa gente se ne va in giro con delle tute e magliette bianche e mai una macchia, mai una strisciata che so, un grumo di grasso, niente: puliti come appena usciti dalla lavanderia. Quest'ammucchiata di maschi Alfa testosteronenici pronti a sfidarsi l'un l'altro alla minima provocazione è al limite della macchietta, forse oltre.Mi pare di capire che si tratti comunque di un qualcosa da guardare col cervello rigorosamente scollegato, con l'intento di farsi titillare da qualche situazione leggermente osé, ma proprio leggermente. Tanti bei ragazzi, questo lo riconosco, ma il copione lascia alquanto a desiderare.
Occorre poi purtroppo rimarcare la sgradevole interpretazione, almeno della coppia principale, che non mi piace per nulla: tra uno e l'altro hanno spesso un sorriso ebete stampato in faccia e uno sguardo fisso e melenso mentre si guardano negli occhi e la musica scorre su un gran totale di niente...
Senza contare che, per qualche misterioso motivo, i momenti di intimità più che suscitare pruriginoso interesse mi destano un certo imbarazzo. E il personaggio di Charlie l'ho trovato particolarmente appiccicoso e respingente.
L'ho guardato finire ma è proprio, boh, insoddisfacente. A metà dell'episodio 6 non ricordo di aver visto una sola donna, neanche di striscio. Ah no c'è la signora che serve al ristorante, ecco.
Pensiero completamente fuori contesto, e forse di scarsa importanza, ma i casi sono due: o l'estetica maschile in Thailandia non si cura troppo di queste cose, o gli attori, specialmente gli attori di BL che a inizio carriera probabilmente non sono pagati molto, non si curano troppo o non hanno i mezzi per curarsi della loro bellezza. Visto da vicino l'attore che interpreta Babe sembra avere una fioritura di punti neri alle tempie che io neanche quando avevo 15 anni. Il mio non è disprezzo, è una semplice constatazione, una circostanza che tra l'altro non mi dispiace, perché rende questi attori più "persone" rispetto ai patinatissimi colleghi cinesi e coreani, i quali sono invece tenuti a standard inverosimili da manichini.
È un omegaverse, e voglio rimarcare che la cosa non mi disturba affatto: forse è il primo drama del genere che vedo, ma in precedenza ho letto con gusto un'infinità di fanfiction di vari fandom.
Visto fino alla fine, la mia opinione non è migliorata: da vedere per curiosità se sei un fan dei BL, specie se Thai, ma senza aspettarsi nulla: i personaggi macchiettistici e l'assurdità di molte situazioni costringono a strenui esercizi di elasticità mentale per dimenticarsi di avere dei neuroni tra le due orecchie.
Capisco che ne sia uscito un commento particolarmente astioso, ma avevo grandi aspettative per questo titolo, che sono state tradite praticamente su tutta la linea.
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Let Free the Curse of Taekwondo
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chemestry on spot
Cinematografia molto bella, soprattutto quella ambientata nella campagna coreana. Gli attori impeccabili, hanno saputo trasmettere molto accuratamente le emozioni dei personaggi. Con il salto temporale di 12 anni sono arrivati anche i problemi e un'atmosfera in generale più malinconica, ma che si è conclusa con quella iniziale. In conclusione penso che sia un capolavoro e che i coreani stiano sempre migliorando.Questa recensione ti è stata utile?
Dramma scolastico dolcissimo.
Un dramma scolastico con tutti i vari cliché del genere ma che però piace sempre proprio per quelle dinamiche. Storia di ragazzini alle prese con il primo amore che manco riconoscono ma che si trasformerà nel amore quello grande del per sempre. Tra esami verifiche e sport si formerà una bella coppia di amici che però dovranno anche affrontare un po' di problemi più grandi di loro che metterà alla prova il loro rapporto,ma per fortuna avrà il finale giusto.Si dovrà aspettare tanto per il lieto fine e un bacio ma ci sta.
Una visione scorrevole e piacevole.
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River Where the Moon Rises
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A me è piaciuta molto, alcuni personaggi (come la nutrice del Generale che si acceca da sola e non capisco perché) e passaggi (il Generale e la Principessa di lasciano per 4-5 anni nonostante il loro amore immenso ... boh ...) non mi hanno convinto, ma in complesso è scritta e realizzata bene con attori bravissimi e bellissimi.
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One Thousand Dollar Lawyer
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Una serie a tutto tondo, originale e con un protagonista spettacolare
"One thousand dollars Lawyer" è una serie che offre davvero tanto. Al centro della scena un protagonista che non può che distinguersi, sia grazie alla bravura dell'attore che alla caratterizzazione del personaggio interpretato. Namgoong Min, brillante e formidabile come sempre, regala allo spettatore un protagonista del tutto originale e anticonformista: dagli abiti di un'eleganza a dir poco eccentrica - in special modo la fissazione per il tessuto a quadri, più o meno grandi, e l'abbinamento di colori non propriamente convenzionali - agli occhiali da sole (diverse paia, alcune abbastanza vistose), sfoggiati anche in ambienti e contesti dove sembrano davvero non c'entrare nulla, alla chioma ondulata ottenuta con l'arricciacapelli. Singolare nell'aspetto, quindi, ma anche nel carattere e nelle modalità relazionali, dove l'approccio sembra farsi spesso beffe dei convenevoli, talvolta anche del buonsenso, dando l'idea di un avvocato a dir poco sopra le righe - per certi versi un po' pazzo - che viene facilmente preso per tale ma che cela in realtà un'intelligenza, capacita e arguzia non indifferenti. Un finto tonto che sa mettere sotto scacco l'avversario, insomma. I momenti seri si stemperano in quelli divertenti, con chicche di comicità apprezzabili, mentre musica, riprese e sceneggiatura sembrano dare il loro valore aggiunto con delle sottolineature che ulteriormente caratterizzano l'originalità del personaggio (non sono poche le scene in cui tra inquadratura e colonna sonora, sembra di avere a che fare con l'eroe di un film western degli anni '80, ad esempio). Apprezzata anche la chicca presente in uno dei primi episodi, dove quando la tirocinante Baek cerca di depistarlo dall'associarla all'omonimo studio legale affermando che è un cognome molto diffuso, cita una serie di persone e, tra queste, nomina "Baek Seung Soo", protagonista di una serie tv reale (Hot Stove League") interpretata proprio da Namgoong Min, ed è quasi esilarante il commento di lui rispetto al fatto che era un ottimo drama e che meriterebbe di avere una seconda stagione. Nella prima parte la trama si sviluppa sul susseguirsi di casi che l'avvocato Cheon accetta per una parcella di 1.000 won (all'incirca 1 euro) e che vince anche se in modi tutt'altro che comuni, ricorrendo a strategie strambe ma che al contempo denotano l'arguzia celata dietro alla maschera di avvocato con qualche rotella fuori posto e facile da mettere nel sacco. I casi rappresentano un'escalation: si parte con quelli più semplici, volti più che altro a introdurre il protagonista che ad affascinare con la vicenda legale in sé - per poi passare a situazioni sempre più impegnative. Ho apprezzato che i casi non andassero di pari passo con gli episodi, spesso la loro risoluzione avviene nel bel mezzo di un episodio e già nelle scene successive s'inserisce il caso seguente. Altra cosa che ho apprezzato è che, a differenza di molte serie investigative con un caso a episodio ma che alla lunga vengono a noia, questa serie prima di incappare nella ripetitività del meccanismo vira abilmente, aprendo uno spaccato sulla vicenda personale del protagonista. E' a questo punto che si inserisce un lungo flashback, indispensabile per comprendere a meglio il presente e che spiega come Cheon sia passato dal essere il distinto, elegante e composto procuratore all'avvocato con uno studio abbastanza squallido e che gira su uno sgangherato furgoncino delle consegne del lavasecco. Due sono i personaggi chiave del suo passato: il padre, con il quale già di base c'è un rapporto particolare e che lo pone davanti alla difficile scelta tra affetto e senso della giustizia, trovando poi un tragico epilogo; l'avvocato della parte avversaria ma che, paradossalmente, fa il tifo per lui in nome del valore della giustizia. Una donna che lo affascina, che lo sostiene, che gli indica una direzione per una nuova vita, che crede in lui e in ciò che può diventare anche a livello di essere umano (l'invito a sorridere più spesso, a ridere e a mostrare quel lato divertito, piacevole e cordiale che lui cerca evidentemente di sopprimere). L'attrice che interpreta il personaggio non è tra le mie preferite: ha già lavorato con l'attore protagonista e il duo funziona anche, ma mi ha sempre ispirato una innata antipatia, per cui la sopporto meglio quando interpreta personaggi della schiera dei cattivi (o quasi) come in "My dearest". Qui invece è la perfezione fatta a donna: dolce, gentile, retta, fedele a lui e portata a credere alla possibilità di un mondo migliore e più giusto, pronta a lasciare il cinico studio legale per il quale lavora e avviare un'attività in proprio (sarà lei a decretare la famosa parcella da 1000 won), oltre a portare l'inflessibile procuratore a farle una proposta di matrimonio. Ripeto, figura senza difetti che con la sua tragica e prematura dipartita diventa praticamente una santa, lasciando Cheon straziato dal dolore e segretamente desideroso di vendetta. L'ultima parte della serie torna al presente, i casi incominciano a intrecciarsi a questioni legate al passato (del resto misteri e segreti lasciati in sospeso debbono trovare una ripresa - e una degna conclusione - nel presente, altrimenti non avrebbero senso),ma lui appare cambiato: l'aspetto resta singolare, ma più contenuto, quasi una via di mezzo. Idem a livello caratteriale, dove sembrano sovrapporsi le due diverse personalità, il procuratore che era e l'avvocato che si è lasciato il passato alle spalle, per delineare finalmente un personaggio completo di tutte le sue parti. Bello il rapporto con la tirocinante, di carattere e fatto di punzecchiamenti vari, non come quello un po' troppo morbido che c'era con l'ex fidanzata. Peccato non sia sfociato in una nuova relazione, ma il drama è talmente bello di suo che posso anche perdonargli la mancanza di un romance. Simpaticissimo il capo ufficio Sa, elemento sano e divertente, che bilancia spesso il clima della situazione. Più sterili invece i personaggi secondari della procura. Tra gli attori, ho apprezzato in particolare modo quello che interpreta il sig. Baek, nonno della tirocinante e presidente dell'omonimo studio legale: attore che ho già visto in altre serie e che da sempre un valore aggiunto come personaggio secondario (data l'età è sempre il nonno/padre di qualche protagonista). Concludendo, quindi, una serie davvero bella e davvero meritevole, dove regia, sceneggiatura e riprese davvero hanno svolto un ottimo lavoro e si vede, anche se il vero punto forte è l'attore principale che, oltre che bravissimo come sempre, ci regala un personaggio unico nel suo genere ma che a tratti ricorda tanto altri personaggi ben riusciti da lui interpretati (Doctor Prisoner, per l'astuzia e il lato stratega, Chief Kim per la stravaganza ed eccentricità, My dearest e Hot Stove League per i difficili rapporti familiari, Beautiful Gong Shim per la ricerca di sé stesso...e potrei citarne altri: nell'avvocato da 1000 won c'è un po' - forse il meglio - di ognuno di loro.Questa recensione ti è stata utile?
CHE CARINO!
Volevo dare un punteggio generale di 8.5 ma l'ho innalzato a 9 per una singola scena della terza puntata: quando FL, intuendo che ML si sta per dichiarare, vira il discorso sulla loro grande amicizia e lui, capendo l'antifona, finge che la "grande notizia" che doveva darle era un'altra. Ho sentito il cuore di lui spezzarsi dietro il sorriso, e pure quello di lei, che solo in quel momento realizza cosa davvero ML rappresenta per lei...e si é spezzato anche il mio.Per il resto la musica, che dovrebbe essere la protagonista, l'ho trovata scialba. L'escamotage dei tarocchi é assurda: quei consigli te li posso dare anche senza scomodare la magia. La seconda puntata ricorda molto il film con Drew Barrymore e Hugh Grant "Parole e musica" ma in maniera meno soddisfacente. Il filo conduttore (un'amicizia che si porta avanti dall'infanzia e si trasforma in altro) non è una novità.
4 puntate per me sono sufficienti; il mio problema é che nelle serie più lunghe sull'ottava-decima puntata comincio ad annoiarmi, tranne in rare occasioni.
Comunque carino da vedere.
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Da rivedere
Mi è piaciuta così tanto che ho fatto il rewatch due mesi dopo. Il protagonista è veramente bravo oltre che bello, la regia è curata. Una delle migliori produzioni tailandesi che ho visto finora. La storia è ben scritta e coinvolgente. Sono sicura che lo riguarderò presto. Unica pecca, come in tutti i BL thai, la recitazione degli over 50.Questa recensione ti è stata utile?
Dear Military Uniform
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LA SOLITA CINESATA...
...dove il Paese è forte, grande, meraviglioso; e noi siamo forti, grandi e meravigliosi e non abbiamo altro scopo nella vita che far diventare sempre piú grande, forte e glorioso il nostro Paese, il migliore al mondo. La sigla iniziale, dopotutto, ne è il compendio perfetto.Peccato, perché l'incipit mi pareva interessante.
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The Story of Ming Lan
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Un drama perfetto, da guardare ed assaporare capitolo dopo capitolo. Non rimarrete delusi, anzi!
Guardare questo drama è stato come assistere ad una partita a scacchi di altissimo livello.La trama è un intreccio ottimamente congegnato di azioni, parole e pensieri.. ognuno legato strettamente all'altro, Non ci sono sbavature, non ci sono lacune nè momenti inutili,
Non ci sono sputi di sangue nè ricordi noiosi che servono per allungare i tempi.
Gli attori, tutti, sono stati eccezionali, Sembrava di assistere ad una vita reale, quelli non sono attori che stanno recitando, quelle sono persone che stanno veramente vivendo quella storia.
Ogni mimica, atteggiamento, gesto, sguardo.. è perfetto, è giusto e adatto al momento in cui avviene.
E questo vale tanto per le figure positive quanto per quelle negative.
I dialoghi sono curati e persino istruttivi, soprattutto quelli fra la nonna e Ming Lan. Stupendi!
Non ci sono grandi scene d'amore e passione, ma non servono, anzi sarebbero stonate. C'è in ballo un amore più profondo, fatto di complicità e amicizia, di rispetto e affiatamento. D'altra parte la storia va molto oltre una storia d'amore, qui si parla di cospirazioni tanto in famiglia cosi come a corte, Il grande ed il piccolo si rispecchiano.
I due attori protagonisti, danno vita a due personaggi diversi fra loro ma complementari, hanno creato un osmosi tangibile. Cosi come lei dice.. tu sei la voce ed io il tuo respiro..
Le musiche non sono state fastidiose, hanno accompagnato le scene con leggerezza e senza prevalere come spesso avviene in altri drama.
I vestiti soprattutto femminili, sono stupendi, le acconciature molto eleganti . Si sono serviti di numerose comparse e cavalli. La traduzione è stata perfetta! molto accurata. I traduttori sono sempre da ringraziare senza i quali come potremmo goderci di perle come questo drama?
Bravi, bravi bravi a tutti! bravissimi!
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Light on Series: The Bad Kids
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The bad kids, il thriller pedagogico
Dopo aver visto diverse serie televisive cinesi con l’intento principale di studiare la lingua in maniera piacevole, nonchè comprendere meglio la società di questo affascinante Paese/Continente, mi sono imbattuto in una serie tv di una certa qualità cinematografica.“The Bad Kids”, titolo originale della serie: 隐蔽的角落 - Yǐnbì de jiǎo luò (tradotto: L’angolo nascosto), narra attraverso la cifra stilistica del thriller la storia di due ragazzini fuggiti da un orfanatrofio che tornano nel paesino natale di uno dei due con un misterioso intento, prendere in prestito una ingente somma di denaro per un nobile scopo (la motivazione si scoprirà durante lo sviluppo della serie).
Qui incontrano un vecchio amico che li aiuterà nelle prime necessità da fuggiaschi e, durante una gita in un sito turistico della cittadina, i tre registreranno accidentalmente un omicidio.
Questo sarà l’evento scatenante della narrazione, seguiranno poi: omicidi, morti accidentali, bugie e depistaggi a scandire lo scorrere degli eventi narrati in “solo” 12 puntate (i fan delle serie cinesi sanno bene che lo standard è solitamente intorno ai 40 episodi).
In questa serie tratta dal romanzo《坏小孩》Huài xiǎo hái (tradotto "I cattivi ragazzi", a cui fa riferimento dunque la traduzione inglese del titolo della serie) male e bene sono inesorabilmente intrecciati, si susseguono ciclicamente e ininterrottamente durante tutto lo sviluppo degli eventi. Qui non siamo in un western o in un qualunque film di supereroi con i buoni da una parte e cattivi dall’altra. L’influenza del taoismo sommersa nell’anima della cultura cinese, emerge in questa serie in maniera dirompente.
Qui, dunque, non ci sono buoni e cattivi ma è il vissuto di ognuno, l’ambiente circostante e, soprattutto, le storie familiari, che disegnano i destini di ciascuno e li guidano nelle loro azioni.
Non è tutto, chi viene guidato dal destino nel percorso del cattivo non si sottrarrà a nobili azioni anche nei confronti dei propri rivali, mentre i tre ragazzini, veri protagonisti della serie e vittime di genitori egoisti, famiglie divise o assenti, per sopravvivere ed “educare” i propri genitori dovranno mentire, nascondere e depistare.
E dunque dietro la ruvida corteccia del thriller si nasconde una certa morale o critica sociale se vogliamo, un esortamento ad aver cura dei propri figli!
La mia modesta esperienza in Cina mi porta a pensare che la morale provenga tanto dalla società stessa che si trova ad affrontare tumultuosi cambiamenti legati al rapido sviluppo economico sociale, quanto dalle istituzioni e al loro tentativo di guidare i cambiamenti.
E in effetti la serie mi ha ricordato una scritta vista alla stazione dei treni di Xi’an, al ritorno da un viaggio nel Deserto dei Gobi.
孩子是您的一面镜子
文明是您最美的样子
I figli sono il vostro specchio
L’educazione la vostra migliore espressione
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INTERESSANTE
Trama interessante, fantasiosa anche se a volte un po' confusionari e troppo sincretistica (ma ci siamo abituati, lo sono un po' tutti i drama), temi delicati, alcuni episodi più riusciti, ottima recitazione. Poi, vabbè, incongruenze parecchie...tipo che a volte appaiono e scompaiono ma altre volte utilizzano l'automobile.Questa recensione ti è stata utile?