Un piccolo capolavoro!
Guardare Chicago typewriter è stato come un bellissimo viaggio da cui ritorno con un bagaglio pieno di emozioni.Parto col dire che è da Goblin che non vedevo un drama fantasy così meravigliosamente perfetto, e per me vuol dire davvero tanto se prendo in considerazione il mio drama del cuore come termine di paragone!!
Punto forte di Chicago sono stati sicuramente due elementi: il cast e la trama. Per quanto riguarda la trama, l'ho trovata innovativa, intrigante e davvero ben sviluppata, con una magnifica alternanza tra passato e presente che non confonde lo spettatore. Ho amato tantissimo l'ambientazione storica, tra l'altro curata alla perfezione.
Poi c'è il cast che in un'unica parola lo potrei definire formidabile: ogni attore ha interpretato alla perfezione il proprio personaggio rendendolo assolutamente indimenticabile. Ma, semplicemente favolosi, sono stati i tre attori protagonisti. Han Se Joo: l'ho amato per il cambiamento che subisce lentamente: da scrittore cinico e diffidente a ragazzo più fiducioso nel prossimo e affettuoso. E ciò sarà possibile grazie all'amore e all'amicizia, i due grandi valori che spiccano in questo drama (anche se di valori che spiccano ce ne sono tanti). Jeon Seol: dolcissima ma anche forte e determinata nel passato come nel presente. E infine, il mio preferito, Yoo Jin Ho: il suo personaggio è riuscito a commuovermi profondamente (in questo caso non posso dire di più perché rischio di fare spoiler).
Poi ci sono le ost, tutte ma proprio tutte meravigliose, anche se una in particolare brilla per la sua bellezza: Satellite di Saltnpaper, che si piazza al primo posto( insieme a Beautiful di Goblin) tra le ost del mio cuore.
Anzi devo dire che impresso nel mio cuore c'è ogni dettaglio di questa storia che mi ha fatto ridere tanto, piangere tanto, ma soprattutto sognare...mi ha fatto sognare di un amore che può sconfiggere qualsiasi barriera che il cuore di una persona si impone...mi ha fatto sognare di un'amicizia che può durare anni, secoli e mai spezzarsi... mi ha fatto sognare di una libertà che può costare tanto ma che vale la pena raggiungere.
Quindi, per me, questo drama è un vero CAPOLAVORO e merita di essere visto e vissuto almeno una volta nella vita. Anche ora sono travolta da mille emozioni e vorrei scrivere molto di più perché ciò che ho scritto non basta per descrivere quello che ho provato guardando questo drama unico e perfetto.
Voto 10+
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My Personal Weatherman
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My Personal Weatherman, sinceramente, è iniziato col botto e poi si è perso.I primi episodi mi hanno fatto impazzire; nonostante gli evidenti problemi tra di loro, c’era comunque una certa intesa mista alla freddezza e al nascondere i veri sentimenti. Infatti le parti che ho amato di più sono state Yoh ubriaco e Yoh depresso proprio perché sembravano entrambi più chiari e aperti all’esprimersi, mentre il resto delle volte erano decisamente più freddi. Il declino per me è stato dopo il sesto episodio (o settimo, adesso non ricordo) perchè mi è sembrato che abbiano completamente annullato i loro problemi per raccontare la loro conoscenza all’università.
Dato i pochi episodi di una ventina di minuti ciascuno (che quindi finiscono subitissimo), mi ha dato fastidio che con tutte le cose da risolvere si concentrassero sulla loro storia passata.
Però devo dire che è anche vero che è servita, all’università mi sono piaciuti un botto perché parlavano con tranquillità e non c’erano problemi tra loro, sembravano più loro stessi e rilassati con l’altro, il che è decisamente positivo. Il vero problema è che mi è stra dispiaciuto che prima fossero così e poi, dopo essere andati a vivere assieme, sono diventati freddissimi e problematici.
Quindi per me è stato utile far vedere come tutto è iniziato ma data la quantità minima di tempo a disposizione, avrebbero dovuto aggiungere più episodi o almeno farli durare di più perchè veramente mi ha rotto come abbiano preteso di aggiustare tutto all’ultimo episodio.
Il loro amore per me è decisamente particolare, molto forte a modo loro ma decisamente tossico. Hanno evidenti problemi di comunicazione e di capacità a comprendersi, per non parlare degli atteggiamenti maniaci e ossessivi. Tutto too much per essere la parte esteriore di sentimenti così belli e puri, di sta cosa mi dispiace proprio anche perchè sono molto più favorevole alle storie meno tossiche e più pure.
Penso che sia stato fatto tutto in modo troppo eccessivo e alla fine veramente mi so detta “così sia” perchè ho capito che tanto Yoh è scemo, non capisce proprio, mi sale il nervoso.
Ho notato che nei bl giapponesi i problemi di comunicazione, la stupidità, il non sapersi relazionare, relazioni tossiche e veramente particolari e strane secondo tutti i punti di vista, e tanto altro, è tutto così diffuso; solo nei bl giapponesi vedo succedere sempre ste cose, non c’è una relazione completamente sana! (adesso uddio questa è una generalizzazione perchè non ho mica visto tutti i bl giapponesi esistenti e io in primis ne ho visti alcuni con relazioni di base decisamente sana, ma ripeto questa è una generalizzazione, dico solo che queste caratteristiche saltano fuori molto più spesso di quanto succeda nei bl di altri paesi).
Quindi quel che voglio dire con tutto ciò è che anche se la relazione è tossica, è iniziato molto bene e promettente ma poi, secondo me, si è perso un pò; speravo che si potesse fare qualcosa per aggiustare la loro comunicazione e il loro modo di approcciarsi all’altro ma così non è stato. Alla fine capisco pure il perchè non sia successa questo tipo di evoluzione, la loro relazione è nata così e così rimane, loro sono così e sono abituati a trattarsi in questa maniera. È tutto loro abitudine quindi a sto punto meglio che la cosa rimane in questa maniera, perciò mi sono arresa.
Inutile dire che tutto sto negativo non significa che la serie non mi sia piaciuta, anzi, l’ho amata lo stesso. Mi hanno fatto scazzare ma allo stesso tempo ci tengo al loro amore così particolarmente red (red flag). Contenti loro, contenti tutti.
+ pensandoci è probabile che la mia rabbia per alcune cose sia dovuta dal fatto che l'ho visto metà in onda e sti stronzi non solo fanno episodi di una ventina di minuti che pubblicano una volta a settimana, ma si so permessi pure di saltare una settimana facendomi aspettare due settimane per 20 fottuti minuti che erano pure indecenti. Dovrebbero cambiare il modo in cui mandano in onda queste serie perchè non è normale dover aspettare una settimana per 20 minuti dai.
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Quando l'ho consigliato in passato, avevo il prosciutto sugli occhi
In passato l'ho consigliato davvero. Anzi, lo ritenevo addirittura molto bello. Poi mi sono "acculturata" guardando diversi altri drama e il mio metro di giudizio è radicalmente cambiato. Recentemente, l'ho riguardato. Per quanto continuo a condividere nella mia impressione di allora che la storia possa somigliare ad manga letto in passato, l'argomento della leucemia viene davvero trattato di m*rda. La storia di per sè fa acqua da tutte le parti. Non capisco se è un'opera volutamente trash o spazzatura da quattro soldi non voluta. La recitazione è pessima. Poi quello che succede attorno ai protagonisti? Mah.In realtà ammetto che se la storia avesse parlato di una love story iniziata un po' così (ovviamente senza la leucemia) e avesse trattato in modo molto sweet, della serie mi escono gli arcobaleni dalle orecchie, le problematiche di una coppia sposata tramite contratto, io l'avrei accettato. Anzi, l'avrei amato. Perchè a volte ci vogliono anche questo tipo di storie e non solo strappacuore alla "Mr. Sunshine".
Ma questo drama è veramente brutto.
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It's Okay to Not Be Okay
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Un colpo al cuore!
La prima parola che mi viene in mente per descrivere questo drama è INTENSO. Intenso in ogni sua scena, da quella drammatica a quella divertente a quella romantica.Ho amato tutto di "It's Okay To Not Be Okay”, dagli attori bravissimi e pieni di talento alla storia struggente ma al contempo piena di positività, dalle musiche stupende e perfette alla scenografia straordinaria. Ci sono molte scene che mi hanno emozionato in tanti modi differenti. Ho pianto ed esultato con i protagonisti tanto sembravano reali.
Seo Ye Ji, la protagonista che avevo già visto in altri drama, in questo dal il meglio di sé. La sua recitazione è pura passione e il suo personaggio è cinico all’ennesima potenza ma al contempo pieno di forza.
Kim Soo Hyun, il protagonista, mi è piaciuto moltissimo. Il suo personaggio ha una crescita pazzesca e alla fine riesce ad avere una consapevolezza di sé stesso tutta nuova. Il rapporto con il fratello è qualcosa di veramente toccante, un’altalena di emozioni.
Oh Jung Se (che interpreta il fratello autistico del protagonista) è un attore stratosferico. Impersonare un uomo affetto da autismo credo sia difficilissimo ma lui lo fa sembrare semplice e rende ogni scena perfetta e commovente.
Non vi parlo degli altri attori, che come ho già detto prima, sono tutti bravissimi. Ognuno dà alla storia il suo tocco rendendola migliore.
Una delle cose che ho amato di più di questo drama sono le fiabe incorporate alla narrazione di ogni episodio. Sono tutte meravigliose, toccanti e vere.
Grazie a Netflix che ha sfornato una serie originale di altissimo livello, che mi ha emozionata dall’inizio alla fine.
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Il più bel BL dell’ultimo anno, senza ombra di dubbio.
Non ci sono parole per descrivere l’alchimia che Ohm e Nanon sono riusciti a portare sullo schermo tramite i loro personaggi.Pat e Parn rimarranno sempre nel mio cuore.
Trama avvincente, personaggi che ti fanno innamorare per quanto sono umani, attori superbi.
Carinissime anche le coppie secondarie, uno dei pochi BL che contiene una storia GL (a proposito, quanto è carina la sorella di pat?).
Non smetterò mai di consigliarlo a chiunque sia un appassionat* del genere.
Credete a me e correte a vederlo.
Piccolo “spoiler” che non posso evitare di riportare:
La frase finale di Pat
“Ma questo è Parn o Nanon?”
Detta mentre Parn salta addosso a Pat mi ha lasciato una bellissima sensazione, esprime il rapporto che i due sono riusciti a creare e grazie al quale hanno dato tanta umanità ai loro personaggi
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Dramma bellissimo una storia d'amore struggente in tempi davvero difficili e violenti
Carissimo" è davvero un dramma bellissimo. Nonostante le immagini crude nei momenti difficili, il racconto è di un'intensità struggente. La storia d'amore tra i protagonisti, pur iniziando quasi per gioco, si trasforma gradualmente in un legame profondo e incrollabile, capace di sfidare le numerose prove che la guerra e la società impongono loro.Al cuore della narrazione non c'è solo l'amore romantico, ma anche un affascinante legame fraterno tra i due protagonisti maschili, che cresce tra momenti di conflitto e solidarietà. Il loro rapporto diventa un faro di lealtà e rispetto reciproco, che si rafforza mentre lottano per i propri valori e per il benessere delle persone amate. Entrambi si trovano immersi in una realtà più grande di loro, ma la loro determinazione a proteggere chi ama li porta a una crescita personale che è sia dolorosa sia profonda
"Carissimo" offre un ritratto unico di un'epoca storica, in cui idealismo e sacrificio vanno di pari passo, e ci ricorda quanto possono essere complessi i legami umani, specialmente in tempi di crisi. È una storia che tocca l'anima, mostrando come amore, amicizia e onore possano intrecciarsi in modi inaspettati, rendendo ogni momento di questo dramma una lezione di vita e coraggio.*
La storia si svolge durante il periodo Joseon nel 17° secolo segnato dalla Seconda Invasione Manciù della Corea nel 1636. Quando la guerra inizia a travolgere il paese, entrambi i protagonisti si ritrovano a dover mettere da parte le loro idee romantiche e le certezze del passato per confrontarsi con le dure realtà della sopravvivenza.
In mezzo a battaglie, fughe e devastazioni, Gil-chae e Jang-hyun sviluppano un legame profondo che li porterà a crescere e a cambiare. Gil-chae, inizialmente inesperta e ingenua, matura affrontando le difficoltà, scoprendo il coraggio e la forza necessari per proteggere coloro che ama. Allo stesso tempo, Jang-hyun, che ha sempre vissuto con distacco e cinismo, si lascia lentamente trasformare dal calore e dalla dedizione di Gil-chae, trovando in lei un motivo per aprirsi e per affrontare le sue sofferenze passate.
La loro storia d'amore è però continuamente messa alla prova dalla guerra, dalle convenzioni sociali e dai segreti che entrambi si portano dietro. Tra separazioni dolorose, incontri imprevisti e ostacoli quasi insormontabili, i due si trovano a combattere non solo per sopravvivere ma anche per proteggere il loro amore.
il drama esplora il potere trasformativo dell'amore e della resilienza in tempi di crisi, mettendo in evidenza le lotte interiori e sociali che accompagnano sia l'amore sia l' identità. La serie riflette sul sacrificio, sulla ricerca della propria voce in una società rigida e sull'importanza di rimanere fedeli a sé stessi anche quando il mondo intorno è in rovina.
La storia d'amore tra Gil-chae e Jang-hyun è al centro del drama, ma non è solo una storia romantica idealizzata. È un amore che richiede sacrificio, che mette entrambi i protagonisti davanti alle loro paure e li spinge a crescere, abbandonando pregiudizi e illusioni infantili. La loro relazione è una critica ai sentimenti superficiali e idealizzati, invitando a riflettere sul fatto che l'amore autentico nasce dalle difficoltà e dalla reciproca trasformazione
La parte storica di *Dearest* è stata ricostruita con grande attenzione, e il dramma cerca di mantenere una certa fedeltà al contesto dell'invasione della dinastia Qing, che avvenne durante il periodo Joseon nel 17° secolo. Questo periodo fu segnato dalla Seconda Invasione Manciù della Corea nel 1636, un evento traumatico che ebbe un impatto devastante sulla popolazione e sulla politica del tempo. Ecco alcuni aspetti storici che il dramma cerca di rappresentare in modo accurato: La dinastia Qing, originaria della Manciuria, era una minaccia concreta per Joseon, e durante l'invasione, molti nobili e civili furono presi in ostaggio o uccisi. La popolazione coreana fu costretta a piegarsi al dominio Qing per garantire la sopravvivenza del paese. Il dramma rappresenta bene le tensioni e l'angoscia vissuta dalla popolazione e dall'aristocrazia coreana, così come il senso di onore e vergogna che accompagnava questo conflitto.
Nel periodo Joseon, la cultura confuciana e il codice d'onore attribuivano grande importanza alla purezza e alla castità delle donne, soprattutto per quelle di origine nobile. Secondo la mentalità dell'epoca, una donna era considerata "disonorata" anche solo se veniva sfiorata contro la sua volontà o subiva violenze, in particolare da parte di un nemico o di un invasore. Questo era dovuto a una visione molto rigida e patriarcale della moralità e della purezza femminile, che si rifletteva in un'idea di "onore familiare" basata sulla reputazione della donna.
Durante le invasioni, molte donne di famiglie nobili preferivano il suicidio piuttosto che rischiare di essere catturate, poiché pensavano che la loro "perdita di purezza" avrebbe gettato disonore non solo su di loro, ma anche su tutta la loro famiglia. Una donna che fosse stata anche solo sfiorata dall'invasore infatti poteva essere rifiutata dalla sua famiglia e dalla società, anche se ciò fosse avvenuto senza il suo consenso. Questo stigmatizzava ancora di più le vittime, contribuendo a una cultura di colpa e vergogna in cui le donne erano tenute a uno standard moralistico ingiusto
Nel periodo Joseon gli studenti avevano un ruolo molto importante e rispettato nella società, soprattutto quelli che studiavano per diventare funzionari governativi. Durante questa dinastia, la cultura confuciana promossa dal governo coreano enfatizzava il valore dell'istruzione e l'importanza dello studio dei classici confuciani per raggiungere posizioni di potere e rispettabilità. Gli studenti, in particolare quelli delle *seowon* (accademie confuciane) o delle *hyanggyo* (scuole locali confuciane sponsorizzate dal governo), erano considerati i futuri leader intellettuali e morali del paese.
Uno dei motivi per cui gli studenti godevano di uno status elevato era il Sistema degli Esami Gwageo
Per avanzare nella gerarchia politica, si dovevano superare gli esami *gwageo*, un sistema di esami imperiali basato sul modello cinese, che richiedeva uno studio approfondito delle opere confuciane, della poesia e della filosofia. Gli studenti che eccellevano in questi studi avevano la possibilità di entrare nella burocrazia di Joseon, diventando ufficiali e funzionari rispettati. Questa possibilità rendeva l'istruzione altamente ambita, e gli studenti godevano di grande stima sociale per il loro impegno
In Dearest, la rigidità e l'idealismo degli studenti, insieme all'ostinazione del re, portano a sacrifici enormi e spesso inutili, che pesano soprattutto sulla popolazione comune. La loro intransigenza, sebbene fondata su principi elevati e sull'orgoglio nazionale, finisce per rivelarsi un'arma a doppio taglio, con conseguenze devastanti per il popolo. L'idealismo degli studenti, spinto dal desiderio di mantenere l'onore e di resistere all'invasione, porta a decisioni che , purtroppo, ignorano il costo umano e le condizioni reali. Gli studenti idealisti, pur con buone intenzioni, mancano a volte della flessibilità necessaria per adattarsi alla realtà della guerra. Il loro atteggiamento rigido, dalle lontano esigenze pratiche, finisce per chiedere sacrificio alla popolazione, che subisce direttamente il peso della guerra, della carestia e della perdita di libertà
Il suicidio di molte donne, presentato nel dramma, riflette la devastazione che una società confuciana estremamente patriarcale poteva infliggere. In tempi di invasione e di disonore, queste donne non avevano via di fuga: pur essendo vittime, erano condannate a portare il peso di un'umiliazione che la società non perdonava. Questo codice morale così duro costringeva molte di loro a scegliere la morte piuttosto che vivere in un mondo che le avrebbe rifiutate e condannate ingiustamente.
Il dramma, nel mostrare queste storie, offre una critica potente alla rigidità di una morale che, pur basata su principi di purezza e onore, finisce per trasformarsi in un sistema che punisce proprio i più vulnerabili. La rappresentazione del dramma e del suicidio di queste donne costrette a scegliere tra l'onore e la vita fa riflettere su quanto possa essere disumanizzante una società che antepone il codice morale alla compassione e alla giustizia.
Dearest lascia, quindi, un messaggio struggente: non basta combattere il nemico esterno se si ignorano le battaglie interne e le sofferenze imposte dai propri valori. È un invito a costruire una società dove l'onore non sia una prigione, ma un valore che protegge e rispetta ogni vita, senza eccezioni.
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Benvenuti a Samdal-ri
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Un cast sprecato per un drama piatto e superfluo
Quando ho letto di questo drama poco prima che iniziasse ad andare in onda, qualche perplessità già ce l'avevo. La trama sembrava già mancare di sostanza. Però c'era Ji Chang Wook, attore che apprezzo moltissimo, e speravo davvero di ricredermi, magari già dopo i primi episodi. E invece...Invece no.
Qualche nota positiva c'è, e a volte è contemporaneamente negativa. Se da una parte l'ambientazione è diversa dai soliti drama, alla lunga stufa. E 16 episodio sono lunghi da trascorrere tra immersioni subacquee, previsioni meteo e i cortili di un piccolo paesino. Se Seul rappresenta la frenesia, Samdal-ri è un luogo placido e tranquillo, molto placido e molto tranquillo. Senza pretese, con il suo piccolo, ripetitivo e ordinario quieto vivere.
La trama ruota attorno al ritorno di Sam dal, autoesiliatasi per anni a Seul, e ora pronta a partire alla riscoperta di sé stessa. In realtà, il suo personaggio non mostra una particolare evoluzione e ciò che costituisce l'ostacolo che la coppia protagonista deve fronteggiare sono sostanzialmente il padre di lui, ostile alla relazione e in balia di un lutto che non riesce a superare, e la madre di lei, che con la sua boa a fiori tiene sostanzialmente ancorato Cho Yong-pil all'isola. Tutto qua.
Tasto dolente è proprio lui Yong pil: un personaggio inconsistente, un bravo ragazzo così esagerato da risultare tonto, più che sincero e genuino. Ed è stato davvero un colpo basso vedere un attore con il potenziale di Ji Chang Wook sprecato - e sottolineo sprecato - in un ruolo/drama che offre davvero così poco. Un attore tra i miei preferiti, ma i cui capolavori come Healer, K2 e Suspicious Partner sembrano ormai vecchi ricordi se paragonati agli ultimi lavori, dove finisce a rivestire i panni di protagonisti poco performanti in drama costruiti su sceneggiature che sembrano fin da subito non voler lasciare il minimo segno. Al contrario, ho apprezzato l'attore che interpretava il padre di Yong-pil, e anche la madre di Sam-dal (la mitica e indimenticabile Ahjumma di Healer).
La serie, dicevo, procede con quelli che vorrebbero essere dei piccoli colpi di scena ma che in realtà trasmettono ben poco, e si avvia verso un finale che lascia ancora qualche flebile speranza di veder decollare qualcosa, per poter dire che tutto sommato ne è valsa la pena di vederlo, tra alti e bassi. E invece no, nemmeno quello. L'ultimo episodio, se possibile, riesce solo a peggiorare la situazione: la tanto attesa mostra di Sam-dal si risolve in modo quasi frettoloso, certo i soggetti delle foto erano scontati, ma confidavo almeno in qualcosa di più toccante - mi sono chiesta per molte puntate che fine avrebbe fatto quel filo rosso, e invece è tornato ad essere una banale sciarpa inquadrata quasi per caso per una manciata di secondi - e gli stessi protagonisti e personaggi secondari sembrano non averla vissuta, figuriamoci chi sta dall'altra parte dello schermo e dovrebbe emozionarsi per riflesso. La puntata finale si consuma, minuto dopo minuto, nell'attesa di qualcosa che non ci sarà: le varie coppie si ritagliano una fetta dell'episodio per concludere le singole vicende, e ai protagonisti non resta che una breve, brevissima scena a dir poco insulsa. E sembra uno scherzo di cattivo gusto, ma lo spettatore a una certa non può che rassegnarsi al fatto che no, non c'è davvero nient'altro. E' tutto lì. Insipido e sbrigativo.
Qualcosa di apprezzabile, qua e là, c'è. Qualche spunto, qualche riflessione, qualcosa c'è. Ma è un qualcosa che doveva fare da perno centrale, mentre invece restano piccoli momenti che emergono da una trama spesso soporifera. Un drama superfluo, del quale non si sentiva la mancanza.
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Noia per 14 puntate
Anche i 2 soli neuroni impegnati a vedere questo drama alla fine mi hanno chiesto, perché ? Avrei dovuto droppare fin dall'inizio ma causa le ottime recensioni ho sempre rinunciato, ero io che forse non vedevo, oppure il meglio doveva arrivare. Si le ultime 2 puntate. Ma non si possono vedere 20 ore di programmazione per sole 2 ore buone e le restanti 18 ore mediocri, soprattutto stante le aspettative.Peccato per gli attori tutti bravi, la storia inesistente, regia idem. Ho visto altri drama con storie banali ma da intese emozioni, qui quasi niente.
Le Ost buone
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Blossoms in Adversity
2 persone hanno trovato utile questa recensione
UNA STORIA DI RISCATTO E DI EMANCIPAZIONE (NON UNA STORIA D'AMORE)
Avrei potuto dare un 9 ma ci sono degli aspetti che hanno penalizzato e non mi hanno proprio convinto.La storia è molto bella, ben scritta, qualcosa di nuovo che illustra la condizione della donna, con un cast , quasi esclusivamente femminile, nell'antica cina imperiale, e i tentativi di sopravvivenza di queste donne che compiono un percorso di profonda evoluzione personale guidati dalla protagonista, un personaggio coraggioso, propositivo, audace, anticonvenzionale e progressista. La storia ruota intorno alle sue azioni e alle conseguenze delle stesse sulla famiglia che si riscatta non solo da una situazione tragica ma riesce a risollevarsi; queste donne tutte diverse e succubi, come delle fenici, risorgono dalle ceneri della distruzioni e vincono la battaglia in primis con loro stesse. Solo per questo aspetto il drama meriterebbe la visione , l'idea è da 10.
Costumi e colonna sonora personalmente non mi hanno stregata, ho visto serie più accurate e precise.
Quello che penalizza la valutazione è senz'altro la scelta dei protagonisti e delle loro prestazioni recitative, la protagonista è poco espressiva e ci voleva più complessità dato che si porta in scena un lavoro molto sfaccettato , pieno di vicissitudini, avventure, personaggi, la sua gestione facciale è quasi sempre la medesima. Stessa cosa devo dire per il ML, perfetto fisicamente sia per il ruolo che per le scene di azione ma emotivamente inaccessibile lungo tutto il percorso delle 40 puntate.
Questo ha tolto molta intensità e intenzione alla storia d'amore che in definitiva non mi sembra credibile, e l'amore dei personaggi secondari mi ha quasi emozionata di più (non sono l'unica che lo scrive). Peccato!
Chi parla di chimica tra i due personaggi forse ha visto un'altra serie o ci ha proiettato dentro il proprio film mentale perché vi assicuro che le interazioni sono fredde, cordiali e distaccate senza commozione o coinvolgimento visibile, c'è palesemente finzione che qualsiasi spettatore può vedere (e l'attore bravo deve ingannare lo spettatore altrimenti non si entra emotivamente nella storia). A me sono sembrati due amici , lui è tra gli uomini più freddi e meno convinti e decisi mai visti in 50 drama finora seguiti.
A livello di recitazioni salvo solo mezza dozzina di personaggi, tra cui la terza signora, la sorella del protagonista, il sesto principe ... . La protagonista assolutamente non all'altezza.
Non dare peso alla storia d'amore, sebbene possa essere una scelta voluta dalla regia risaltare maggiormente le storie e le evoluzioni personali dei personaggi ha tolto molta emozione romantica, sebbene ne resti comunque tanta legata tutta al riscatto e alle vicissitudini di queste donne meravigliose, prima nemiche poi amiche e con senso di famiglia, prima distanti, poi unite... ho pianto sì nel corso della visione, diverse volte ma mai per quello che riguardava la coppia dei protagonisti, le loro interazioni hanno finito per lasciarmi sempre più indifferente, sicché sul finale mi importava davvero poco che finissero insieme. Con altri attori e con un'emotività più variegata questo lavoro avrebbe avuto l'intensità tale da diventare il lavoro migliore di questo 2024.
Lo consiglio? Sì ma non a chi cerca drama per le storie d'amore. Leggi di più
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Deludente su tutti i fronti, una serie da dimenticare...
Credo di poterlo definire un drama che non puntava in alto, ma che - a conti fatti - poco ci mancava precipitasse.Niente di nuovo e il già visto è riproposto pure male. Manca la trama, ma con un buon romance posso farne anche a meno. Il problema è che manca anche una buona storia d'amore. Mancano attori validi, l'attrice protagonista in particolare non mi ha convinta, mi irritava anche solo vederla. Manca tutto, insomma.
Non c'è una scena - e dico una che sia una - che potrei salvare. Quando assegno valutazioni negative spesso lo faccio parlando di spreco di potenziale, di opportunità non colte, ecc. Ma qui, la materia prima scarseggiava già in partenza, su tutti i fronti (dalla scelta degli attori, alla sceneggiatura, alla trama, all'idea di base).
Da dimenticare, se si è visto. Da non vedere, se si è ancora in tempo.
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fuori dai schemi
Ho iniziato la visione senza saper bene che aspettarmi, sicuramente non è un Drama convenzionale. Ero tutta un : cosa sto guardando? nella parte inziale della visione non ne trovavo bene il senso di questa trama, sicuramente è un titolo che va visto senza troppe pretese ma comunque alla fine, un suo senso l'ho trovato così ed infondo non è del tutto così superficiale se si va oltre.Consiglio la visione a chi vuole veder qualcosa fuori dai standard, ai maggiorenni ed soprattutto consiglio di non guardarlo se vi è qualcuno in casa o sono da utilizzare le cuffie, perchè le vibes uditive sono quelle di un video vietato ai minori.
Gli attori mi sono piaciuti, non mi hanno colpito particolarmente ma hanno dato una buona interpretazioni
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Questa recensione può contenere spoiler
Mi è piaciuta l’interpretazione dell’attore protagonista, un po’ meno quello dell’attrice protagonista, totalmente oscurata dal protagonista. La storia di Woo Ma Wang è davvero molto romantica e molto bella, tanto quanto quella dei protagonisti. Anche il personaggio dello zombie è molto carino. Gli effetti speciali lasciano un po’ a desiderare, mentre i luoghi scelti per girare, tipo la libreria e la grotta sono belli e romantici. Si perde un po’ nel finale ma quando, negli ultimi 5 minuti, Son Oh Gong gli regala il suo occhio rosso per ritrovarla, ovunque sia, scusatemi ma è stato top!!!! Questa recensione ti è stata utile?
Io non sono un amante dell'elemento fantasy nei kdrama, ma a volte sono riusciti a farmelo piacere. Qui purtroppo non è così, perchè se parte bene con anche dei personaggi un po' fuori dalla classica comfort zone dei "bonazzi/e" di turno (cosa che ho apprezzato), nell'adare avanti sorgono delle dinamiche non poco credibili, peggio. Averci poi voluto infilare un super cattivo manco fossimo in un drama thriller dall'oggi al domani non è che sia stata sta genialata. A volte vorrei davvero capire come i creatori di drama possano sparare cazz*te simili. Mi dispiace proprio tanto per quest'opera, perchè tolto questo e altre cavolate sul finale poteva risultare un buon prodotto.
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It's Okay to Not Be Okay
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Questo è quello che definisco un 10 pieno.Un drama mai scontato, che ti fa rimanere incollato fino alla fine e in cui si mischiano elementi di diverso genere.
Partiamo dalla recitazione.
E' stata la prima volta che ho visto recitare Seo Ye‑ji, una sola parola: meravigliosa. Lei bellissima, con degli outfit pazzeschi che mi hanno fatto ricordare Jang Man‑wol di Hotel del Luna. Il suo personaggio è quello che vorrei vedere più spesso, non una di quelle bamboline addormentate che aspetta il CEO a cavallo di una bella macchina.
Kim Soo‑hyun lo conoscevo per il ruolo dell'alieno Min in My love from the star e mi è piaciuto ma nessuna nota di merito per lui, si poteva fare di più.
Oh Jeong‑se nel ruolo di Moon Sang‑tae è stato fantastico, mi ha rapita dal primo episodio. Tante note di merito per lui.
La storia è una storia di amicizia, rapporti familiari difficili, abbandono, rapporti complicati e accettazione di se. Una storia che ti colpisce e ti fa provare affetto per tutti loro.
Le ost sono meravigliose e rispecchiano le tinte del drama.
Se non lo avete visto, non aspettate oltre. Non ve ne pentirete.
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Assolutamente si
Ho iniziato Itaewon per ben due volte, la prima ero arrivata alla fine del primo episodio ma non ero proprio riuscita a farmelo piacere. Lo avevo lasciato lì, con la speranza di riprenderlo, perché non mi piace lasciare le cose all'inizio.Allora ci ho riprovato e quello che ho capito è che non era il momento giusto, perché Itaewon non è il solito drama stucchevole, è una rappresentazione perfetta di come funziona la nostra società.
La verità è che dovremmo essere tutti Park Sae‑ro‑yi. Dovremmo essere tutti delle castagne ostinate per far realizzare il nostro sogno e per riprenderci quello che ci hanno tolto. La verità è che questa storia potrebbe essere un po' di tutti. Io ho un debole per Park Seo-joon, mi è piaciuto in tutti i suoi ruoli ma credo che questo sia stato quello che mi ha colpito di più.
Kim Da-mi non la conoscevo ed è stata una rivelazione, ma bravissimo anche tutto il cast secondario.
Guardatelo e se trovate che i primi episodi non vi colpiscano, continuate. Vi assicuro che ne vale la pena.
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