Konin Todoke Nihan wo Oshita Dakedesuga
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Un drama non riuscito, al di là delle buone idee di partenza.
Alla ricerca di un drama simile ma all'altezza di "In house marriage honey" sono approdata a questa serie... Purtroppo. Storia senza spessore, il tema - forse all'inizio anche interessante - dell'amore impossibile di lui per la cognata si trascina troppo e troppo a lungo, togliendo spazio all'evoluzione della coppia principale e penalizzandola. Akiha un po' incoerente, lui eternamente smarrito come un pianeta disperso che tornerà in orbita giusto alla fine, la chimica tra i due è pari a zero, il background e i personaggi secondari al pare di un contorno di verdure insipido. Una serie che manca di sprint e spina dorsale, che mette sul piatto una tematica ma non sa gestirla, sfruttarla o portarla avanti, quindi viene accantonata e ripresa all'occorrenza mescolandola ad altri temi trattati nella stessa maniera. Le buone idee possono ispirare una serie, ma è la loro concretizzazione che ne fa un bel drama. Strappa la sufficienza per compassione, ma di sicuro non la rivedrei.Questa recensione ti è stata utile?
Nee Sensei, Shiranai No?
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Drama piatto e noioso
Una serie che convince poco in partenza e si conferma una perdita di tempo a fine visione. Trama inconsistente su basi inesistenti. Sceneggiatura banale, lei monotona nel suo essere assorbita dal lavoro, lui ancora più fastidioso nella modalità di eterno zerbino in attesa della "ricompensa". Da saltare a piedi pari.Questa recensione ti è stata utile?
PS: se non amate gli splatter, ma soprattutto la violenza non vedetelo perché é pieno.
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ho abbandonato la serie al quinto episodio
la serie inizia male con diversi clichè fastidiosi, tra cui il clichè dell'ubriaco tirato molto per le lunghe; poi si riprende abbastanza con alcune metafore letterarie interessanti; l'episodio 4 è pessimo: Liu Li è infantile in maniera esasperante e inverosimile e Gu sembra un padre che si prende cura del proprio bambino e non un uomo che sta corteggiando romanticamente qualcuno; nel quinto episodio ancora peggio, Liu chiede a Gu di iniziare una finta relazione in modo che Gu gli faccia da modello-ispiratore per il personaggio principale del suo nuovo libro: è chiaro che entrambi provano qualcosa nei confronti dell'altro (anche se messo in scena molto male nell'episodio 4), quindi perchè iniziare una finta relazione e non una vera? ...ovviamente a causa del solito clichè del pensare di non essere corrisposti nonostante ogni evidenza contraria. Poi Gu bacia forzatamente Liu senza motivo (dei baci tra l'altro veramente imbarazzanti per quanto sono finti e realizzati male). A quel punto ho abbandonato la serie, davvero pessima: clichè estremamente scontati; ritmo molto lento; dinamica tossica seme-uke; caratterizzazione dei personaggi ridicola, in particolare di Liu, che dovrebbe avere circa 25 anni, ma per come si comporta ne dimostra 12; baci forzati non condannati ma romanticizzati.Tra l'altro ho letto dei commenti che parlano di un peggioramento della serie a partire dall'episodio 7, con l'aggiunta di personaggi e complicazioni di trama incongruenti, quindi sono contento di essermi fermato prima, perchè per me la serie è diventata inguardabile già dal quinto episodio (probabilmente anche prima, ma ho voluto provare ad andare avanti per qualche episodio).
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L'ULTIMO BICCHIERE E ME NE ANDRÒ
Diciamolo: se togliamo l'alcool a questi romantic drama resta ben poco della trama perché, se non si ubriacano, difficilmente accade qualcosa. Detto ció, però, è stata una visione adorabile.Tolta qualche volgarità, il racconto scorre senza intoppi con tanti episodi esileranti. Il principio base mi ha ricordato un libro letto decenni fa di Gary Chapman, "i 5 linguaggi dell'amore", in cui sostanzialmente si afferma che ognuno di noi ha un modo diverso di esprimere l'amore e occorre conoscerli per poter riuscire a portare avanti una relazione. Lo dice chiaramente verso la fine della serie anche FL parlando con una amica di ML: "E se fosse questo il suo modo di amare?".
Le coppie in scena sono 4:
➡️ i protagonisti, che meglio di tutti esprimono questo concetto: la donna che ha bisogno di essee rassicurata anche a parole e l'uomo che fatica a dire "ti amo" ma te lo dimostra in mille cose "da nulla". In questo senso ML è meraviglioso! Di una grandissima dolcezza dietro un'apparenza rigida. Anche se esteticamente non mi piacciono granché, ho trovato la loro recitazione fantastica: le scene della disperazione di FL quando scopre il tradimento...beh...molto brava.
➡️ la tenerissima giovane coppia, Me ne sono innamorara persino io! 🤣
➡️ la coppia di amici sposati: adoro come si corteggiano con ironia per quasi tutta la serie! Poi, verso la fine, improvvisamente scoppia un piccolo dramma che, sinceramente, mi sembra poco in linea con la relazione precedente ma...vabbè.
➡️ il capo divorziato +quantenne, con la giovane stagista di vent'anni più giovane. Lei tenera e solare, lui involtariamente comico e che cerca di proteggere se stesso e lei da quei sentimenti così poco "ortodossi".
Insomma, dopo settimane che non riuscivo a trovare un drama convincente e che non finisse nel dimenticatoio alla seconda o terza puntata, mi ci voleva proprio.
Da vedere per stare un po' in serenità.
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Serie meravigliosa, consigliatissima!
Mi è piaciuto tutto. L'ambientazione, le atmosfere delicate, l'intreccio narrativo. Si finisce con il provare grande empatia per i personaggi, parteggiando per l'uno e per l'altro e finendo emotivamente coinvolti nelle loro vicissitudini. E' stata buona l'interpretazione di tutti gli attori (ma una menzione a Kou Shibasaki va assolutamente fatta per la sua convincente interpretazione della silenziosa protagonista), la qualità visiva della fotografia, la ricercatezza delle inquadrature della regia, la delicatezza della colonna sonora, dolce ed avvolgente, a tratti toccante. Mi limito a consigliare a tutti coloro che leggeranno queste righe di provare a dare un'occhiata a questa serie, semplice e riuscita alchimia di personaggi, storia, ambientazioni, in grado di restituire un drama giovanile vivo, vibrante e coinvolgente ... a cui è davvero facile lasciarsi abbandonare ...Questa recensione ti è stata utile?
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film parecchio noioso sulle dinamiche scuola-allievi-insegnanti-genitori
Personalmente l'ho trovato palloso fin dalla scelta dei personaggi chiave, in particolare.Tra i professori.
La coordinatrice scolastica Jung In Jae (Jang Na Ra attrice che dice pochino anche in altri film, con il suo visetto da bambolina, inadatto sia a ruoli forti che sentimentali) è un personaggio incolore e senza spessore almeno fino al 4 episodio e nella parte del 16esimo che ho provato a guardare, fa venir voglia di scappare dall'aula che le è affidata, è l'incarnazione di un buonismo inutile e perdente, come le dice chiaramente uno dei bulli della classe. Il suo co-coordinatore Kang Se Chan (Choi Daniel) è meno peggio di lei, tecnicamente ha qualcosa da dire e più carisma, ma non si mette in gioco fino in fondo, non guarda al bene degli alunni, rimane un passo indietro, non si sporca le mani. Poi c'è finalmente un professore con la P maiuscola: Jo Bong Soo (Yoon Joo Sang) che senza artificiosità arriva direttamente al punto sia con i colleghi che con gli allievi.
Tra gli allievi.
Go Nam Soon (Lee Jong Suk) fa il duro con chi vorrebbe aiutarlo, è uno sfigato con i compagni prepotenti di cui diventa lo zerbino ... non si capisce che personaggio sia e perché abbia questo ruolo.
Gli altri, bulli, deboli, arrivisti, diretti hanno una loro funzione, ma lui non capisco che significato abbia.
Alla fine, ho provato a guardare l'episodio 16, ma il film non affonda mai in modo deciso su una ipotesi o su una possibilità ... rimane sempre sul vago, trasmettendo un senso di impotenza e di sconfitta da parte degli adulti ... boh ... triste e inutile riflessione per quanto mi riguarda, e quindi l'ho lasciato perdere.
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Viste le recensioni, mi aspettavo di più
Nonostante la storiella non sia malvagia dopotutto, mi sono chiesta più e più volte del perché non ci sia una risoluzione anche pera seconda coppia. Tra l'altro era molto più interessante della principale ma ahimè è stata abbandonata così, con le mani in mano.Per il resto il drama si fa vedere.
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Kimi to Nara Koi wo Shite Mite mo
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questa serie ti fa riconciliare con i drama bl
Finalmente una serie in cui non ci sono relazioni tossiche, complicazioni di trama insensate, incongruenze assurde, malintesi inverosimili dovuti a una inspiegabile mancanza di comunicazione, non ci sono personaggi che diventano gay dalla sera alla mattina, non ci sono "gay per te" (Ryuji non è un "gay per te", ma un adolescente che sta scoprendo la propria identità). I protagonisti sono belli, teneri e adorabili, comunicano tra di loro e vivono in un mondo realistico, e curano l'uno le ferite dell'altro. Ci sono scene toccanti e anche scene divertenti, l'unica pecca è la durata breve della serie, sarebbe stato bello vedere più scene di loro due insieme in una relazione.Questa recensione ti è stata utile?
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è tutto così cute e bello per essere vero
Mi sono innamorata di questa serie sin da quando uscii il primo trailer, era una di quelle che aspettavo più di tutte e sapevo che mi sarebbe sicuramente piaciuta.Inutile dire che quando poi è uscito il trailer ufficiale mi sono sentita morire dalla felicità e non vedevo l’ora.
Only Boo ha tutto: una buona trama, ottima chimica e pure le ost erano davvero belle.
La trama è veramente carina e mi piaceva l’idea di portare sullo schermo una storia che rappresenti una realtà che non sempre viene vista come normale e per questo sentivo che sarebbe stato veramente difficile arrivati a un certo punto della storia. Purtroppo una delle cose che succedono spesso è questo pensare che cantanti e attori siano delle bambole che devono agire come il pubblico vuole, ma non è così e mi fa pena che le persone non possano voler esprimere la loro vena artistica e il loro talento come vogliono perché devono rinunciare a tanto per poterlo finalmente fare, e anche una volta raggiunto il traguardo (o appunto a tema della serie, il loro “Everest”) hanno inevitabilmente dei problemi perché spesso sono costretti a seguire la volontà del pubblico pure in merito al loro lavoro e a quello che offrono.
Si comprende che questo è un campo veramente difficile e una delle cose più controverse per gli artisti è proprio quella della vita privata e amorosa; tutti i fan pretendono di vedere l’artista come un angioletto che mo è nato e nel contempo pretendono che l’artista in questione debba stare solo con loro, è puro egoismo e mostra la vera natura dei fatti, ossia che ai fan non importa veramente di quello che l’artista offre in ambito lavorativo, ma solo di poterlo controllare a piacimento.
È assurdo pensare come non si riesca a sradicare questa abitudine e “tradizione”, e non ho molta fiducia nel fatto che si possano fare passi avanti in materia.
Partendo dall’inizio posso dire che Kang e Moo mi hanno fatto uscire pazza sin da subito: mi piaceva molto come Kang abbia aiutato Moo in tutto e per tutto senza pretendere nulla ed è questo che più mi è piaciuto di lui, era inevitabile che con tale trattamento e personalità Moo non si innamorasse di lui.
Da un lato all’inizio mi rompeva che la madre di Moo pareva non vedesse l’impegno che lui metteva nel suo sogno ma è anche vero che lei stessa capiva che Moo non poteva sacrificare lo studio per il suo sogno, o metteva impegno in entrambi o vedeva di cambiare; nonostante ciò è anche vero che è stato brutto da parte sua mandarlo lontano da casa, in ogni caso menomale che così è stato perchè non solo Moo ha potuto incontrare Kang, ma è anche cambiato molto, non tanto di personalità ma è maturato sicuramente.
In realtà penso che sin dall’inizio lui sia stato sempre molto più maturo di quanto sembrasse, nonostante fosse sempre così attivo, giocoso e diretto, comunque nei momenti seri era più che maturo. Per esempio quando è successo che Moo e Kang hanno litigato per il tablet, perchè Moo non sapeva che il padre di Kang fosse morto proprio quando stava tornando a casa dopo averglielo comprato, dopo quel litigio mi ha fatto morire come Moo prima abbia detto con se stesso che non gli avrebbe più parlato, poi nel bel mezzo della notte si è appostato fuori dal ristorante per parlargli. Questa cosa l’ho amata molto in primis perchè Moo in quel momento non sapeva neanche le motivazioni della rabbia di Kang ma ci ha tenuto lo stesso a chiedere scusa per essere stato insistente, questa cosa può sembrare una cosa proprio di base ma non sempre è così e non tutti sono abbastanza maturi da accettare e comprendere che, se non tutta, almeno una minima parte di colpa ce l’hanno, per questo Moo è stato decisamente maturo. Allo stesso modo ho amato pure come Kang ci abbia pensato su e abbia capito che non era giusto arrabbiarsi con Moo dato che lui non sapeva nulla delle sue motivazioni e che in ogni caso la sua reazione era esagerata. Posso dire che è stato da quel momento che li ho incominciati ad amare con tutto il cuore.
Se devo dire la verità Moo mi è sempre piaciuto e in generale ho amato come non gli ci sia voluto molto per capire che era innamorato di Kang, ma cosa più importante ho amato come abbiano rappresentato un personaggio che non si sia fatto mezzo problema sul fatto di essere innamorato di un ragazzo. Non ci è stata quella solita crisi alla tipo “Mi piacciono i ragazzi? È giusto o non è giusto?....”etc….non che non sia normale, è lecito chiedersi e farsi problemi in queste situazioni (io stessa sono la prima ad avermi fatto queste domande e a piangere come una disperata l’anno scorso quando mi sono inspiegabilmente innamorata di una ragazza ma non ero proprio capace di capire me stessa), solo che in generale la figura di una persona che non si fa problemi e non ha fatica a capire se stessa non è un tipo di figura che viene spesso mostrata, solitamente si pensa a mettere in mezzo queste tipo di domande e in effetti ci sono pure qui, ma nella seconda coppia.
Quindi penso si sia capito che intendo proprio che amo il modo in cui abbiano deciso di rappresentare un tipo di sentimento che non vedo spesso.
A Moo proprio non interessava nulla se non infastidire carinamente Kang, stare con lui e conquistarlo; ho amato anche come non abbia esitato a dire a sua madre che ci stava provando con lui mostrandoglielo pure in chiamata. Amo i tipi così diretti.
D’altra parte Kang è stato un pò più complicato da leggere; è iniziato tutto con una delle sue gentilezze ma ben presto si è capito che pur essendo una persona gentile, con Moo era un tipo di attenzione differente, era qualcosa di più.
In effetti Kang è veramente altruista e gentile e mi ha scioccato come questa sua caratteristica abbia fatto innamorare Moo, solitamente questa caratteristica porta a litigi perchè non si capisce se il personaggio tratti in quel modo una persona per gentilezza o per amore, ma qui è stato tutto diverso e amo sta cosa; Moo si è innamorato della sua gentilezza e non si è mai posto domande, giuro che lo amo. BASTA NON NE POSSO PIÙ, REGALATEMI UN MOO NELLA VITA.
A differenza di Moo, per Kang l’innamoramento è stato un pò più complicato: si è visto che Kang fosse innamorato già da tanto di Moo ma se n’è reso conto tanto dopo, si vede che lui diciamo negasse questo suo amore e in generale capisco molto come non volesse che la madre fosse preoccupata o delusa da questa cosa, infatti il suo coming out è stato di fondamentale importanza non tanto per noi spettatori, ma per lui come personaggio è stato un vero e proprio segnale per poter iniziare ad essere totalmente se stesso dopo tanti anni passati a nascondere parti di sé, non dal punto di vista amoroso ma parlo proprio del suo “Everest” e di quello che poi ha scoperto di nuovo in sé stesso.
Da lì tutto in salita, erano così dannatamente carini, li ho amati con tutta me stessa.
Il regalo di Moo mi ha ricordato tanto 2gether per quel codice segreto e si vedeva che loro due erano così affiatati. Devo dire che tutti gli episodi fino al nono sono stati un vero e proprio sogno per il loro amore così vivo che mai, il modo in cui Moo abbia dedicato due canzoni a Kang e di come sia stato iconico il fatto che pur di fargliela sentire, Moo si sia intrufolato nella stanza di registrazione dichiarando così il suo amore per Kang a tutta la scuola, si è sempre visto che i suoi sentimenti erano così seri, vivi e brillanti, ma soprattutto sinceri. Si sono pure dati tanto coraggio per il raggiungimento del proprio “Everest”, con un primato alla comunicazione e al rimanere costanti e con i piedi a terra, sottolineo questo perché, per esempio, per il fatto della Nuova Zelanda, se Moo non l’avesse detto a Kang ci sarebbe stato uno stress generale + litigi, e non meno importante, una volta detto, se Kang avesse reagito in maniera assurda non sarebbero stati in pace con sé stessi e con l’altro; ho amato proprio il modo in cui hanno dato priorità alla comunicazione e al loro amore, perché anche quando sta per venire la fine del mondo l’importante è godersi gli ultimi momenti vicini, come se fossero la cosa più preziosa al mondo, una cosa da proteggere con tutto il loro cuore.
LA RECENSIONE NON CI ENTRA TUTTA QUINDI LA DIVIDO IN DUE PARTI
link recensione: https://docs.google.com/document/d/1DVMdpqk32xnaHGjenvpbXvlE1iMIi-8t-5FxfXug7nY/edit?usp=sharing
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Drama piacevolmente sfizioso
Una serie scoperta quasi per caso, 7 episodi - il giusto - per una storia che non sarà il capolavoro dell'anno ma che sa farsi sicuramente apprezzare per diversi motivi. Il tema del finto matrimonio è abbastanza diffuso, ma di solito genera un tira e molla del detto e non detto che occupa quasi tutta la durata della storia per arrivare al dunque. In questo caso ho apprezzato il fatto che la storia entra subito nel vivo: le scene intime si sviluppano già a partire dal secondo episodio e sono una presenza costante di tutti gli episodi successivi. Emergono via via piccoli fraintendimenti o incomprensioni tra i due semi-sconosciuti novelli sposi, ma la cosa piacevole è che nulla viene tirato per le lunghe e ogni piccolo ostacolo viene risolto in breve tempo. Con questo meccanismo step-by-step si va a costruire il rapporto tra i due, lo sviluppo della relazione è quindi piacevole e per nulla noioso. Rispetto ai protagonisti, ho decisamente preferito Miura: attore bravo e bello che ha portato in scena un personaggio maschile per certi versi davvero originale: ormai abituata a vedere nei drama due sole tipologie di protagonisti maschili (l'iceberg freddo e distaccato, apparentemente insensibile e con una corazza da scalfire e quello glicemico che si aggira con il cuoricino in mano), Miura rappresenta un'interessante novità. Diretto nell'approccio, ma soprattutto intrigante nel suo modo di essere provocatorio e prendersi gioco di Haruta con dispetti vari. Lei, al contrario, mi è piaciuta un po' meno: l'attrice non suscita grande simpatia a pelle e il lato "carino" del personaggio è rappresentato da una sfilza di moine che più che graziose definire eccessive e fastidiose, alla lunga. Rispetto alla scene d'amore, sono più frequenti e meno censurate del solito (niente di eccessivamente esplicito, ma per una volta tanto qualcosa di più realistico del bacetto a stampo). Detto questo, a fronte di molte serie che faticano a catturare l'attenzione o che dopo un primo episodio interessante portano a saltare poi scene intere con l'impressione di andare alla deriva, questo drama rappresenta un prodotto capace di agganciare l'interesse fin dall'inizio e mantenerlo costante per tutta la durata. Personalmente, almeno, ho apprezzato davvero ogni singolo episodio. Sicuramente una delle migliori serie viste nell'ultimo mese, e quindi consigliata (anche per un rewatch).Questa recensione ti è stata utile?
La chimica tra i due protagonisti invece è invidiabile, sono troppo bellini insieme ♡
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Huang Shu Da Ren Jie Yuan Ba
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First Love for the Third Time
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