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serie bella e tenera ma anche realistica
non si tratta di un semplice bl, ma di una serie lgbtq+: i personaggi vivono in un mondo realistico dove l'essere gay ha delle conseguenze e comporta un percorso di accettazione di sè e di affermazione della propria identità. Mancano inoltre i tipici clichè che vengono utilizzati nelle classiche serie bl per avvicinare i protagonisti. Questo è dovuto anche alla peculiare messa in scena: la serie è ambientata ai tempi del lockdown, e lo spettatore vede quasi l'intera serie come se fosse dietro ad uno schermo di computer o cellulare con cui i personaggi comunicano tra di loro.Rivedere tutto ciò che ha comportato il covid, compresa la morte di persone care, è stato davvero triste e pesante.
Per quanto riguarda i protagonisti, sono sicuramente adorabili, e la loro storia è tenera e bella da vedere.
Mi piacciono anche le semplici serie d'amore bl, ma ritengo che una serie come questa che affronta realisticamente delle tematiche lgbtq+ sia di una categoria superiore.
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peccato per il finale
classica storia da amici a innamorati, belle atmosfere, bei protagonisti. Purtroppo ho un problema con i finali aperti e quindi non riesco ad apprezzare in pieno questa mini serie brevissima (3 episodi da 7 minuti). Credo che sia compito e dovere di sceneggiatore e regista dare un finale e non lasciarlo svogliatamente a carico dello spettatore. Non assegno un voto più basso solo perchè la serie è davvero molto breve e si può guardare molto velocemente. Se ci fosse stato un finale del genere con una serie più lunga il voto sarebbe stato gravemente insufficiente.Questa recensione ti è stata utile?
ma che immensa noia e tristezza ...
(il blue, ovvero la depressione, la stava facendo venire a me) !!La storia si dipana tra gli abitanti di un'isola in cui tutti sanno tutto degli altri. Il collante che tiene insieme le persone è guadagnare denaro, sopravvivere lavorando come muli per denaro, il denaro è la fissa di tutti, pura sopravvivenza fisica.
I rapporti tra le persone sono di una povertà allucinante, stanno insieme bevendo, spettegolando, maledicendo le sfortune della propria vita, coltivando rancori e frustrazioni senza un orizzonte di perdono. Non hanno certezze morali di nessun genere. Ad esempio, davanti alla gravidanza di una coppia di liceali, l'unica soluzione che i genitori dei ragazzi propongono a figlia e moroso è l'aborto ... fanno il diavolo a quattro per far abortire il figlio di due ragazzini che si stanno impegnando a riscrivere la propria vita tenendo conto del proprio bambino. Loro, i nonni, continuano a definire il loro nipotino un "inutile fardello", sono talmente patetici e inconsistenti che solo la misericordia e determinazione dei loro figli li farà rinsavire.
Il primo personaggio che ho incontrato, il bancario con la figlia e la moglie negli USA, è di uno sfigato allucinante, inguardabile, passa buona parte della sua vicenda piangendo e tentando di turlupinare una sua vecchia fiamma, tanto che avrei voluto droppare subito, ma i meravigliosi ed entusiasti giudizi mi hanno trattenuta dal farlo. Lo ha salvato l'intervento dell'unico personaggio interessante e recitato benissimo da Lee Jung Eun, è la pescivendola Jung Eun Hee, che salva dalla banalità e inconsistenza buona parte della narrazione.
Alla fine ho fatto caso che tutte le coppie fino all'11esimo episodio sono raccontate con una lentezza, ma una lentezza e prolissità di particolari inutili che mi han fatto premere continuamente il tasto avanti ... lenti, piagnucolosi, inconsistenti ... la storia di una coppia che scoppia per la depressione di lei, ma la lei in questione è una sorta di "gatta morta" che vive la sua vita con sé stessa e le sue fisime al centro del cosmo, con un patetico spasimante che continua a inseguirla .... noooo tristezza e basta, attori bravissimi, ma sprecati ... paesaggi meravigliosi ma a corredo del "nulla" ... non la consiglio e il punteggio alto non me lo spiego per nulla.
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I Told Sunset About You Part 2
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la serie non mi è piaciuta, ma Krit è sempre meraviglioso
La serie purtroppo, come già la prima stagione, continua a non piacermi. Quest soprattutto a causa della recitazione e del personaggio di Putthipong.Per quanto riguarda la recitazione, non mi piacciono la sua gestualità e le sue espressioni facciali, quando sorride, quando piange, sembra sempre tutto forzato.
Come personaggio ancora peggio: nella prima stagione è stato veramente stressante e snervante seguire la sua indecisione per tutta la serie in merito ai suoi sentimenti per Oh Aew, in questa stagione Teh è di nuovo confuso e di nuovo fa e dice cose senza senso per la maggior parte del tempo.
Teh è un personaggio egoista, immaturo, incapace di capire e controllare le proprie emozioni e le proprie azioni.
E' grave che abbia tradito e ferito Oh, ed è grave il come e il perchè lo abbia fatto. Il come: facendo pochissimi sforzi per passare del tempo con Oh, umiliandolo davanti ai suoi amici dicendo frasi del tutto inopportune e anche cattive, nascondendogli il diario, e infine e soprattutto arrivando addirittura a flirtare apertamente con Jai davanti ad Oh Aew e davanti a tutti. Il perchè: perchè gli altri, Oh ma anche Khim, non possono e non devono cambiare e prendere proprie decisioni che non siano quelle che vuole lui, perchè questo lo destabilizza, perchè questo evidentemente fa venire meno la sua folle prospettiva che il mondo giri tutto intorno a lui.
Come già nella prima stagione, dove avevo tifato spudoratamente per la coppia Oh Aew - Bas, pur sapendo ovviamente che non sarebbe andata a finire cosi, anche in questa stagione, pur sapendo che ci sarebbe stata la riconciliazione a causa delle regole non scritte dei bl, ho tifato fino all'ultimo che non andasse così, per il bene di Oh, che può trovare sicuramente di molto meglio (ad esempio Bas nella prima stagione e Q in questa). Inutile dire che se in una serie BL si tifa affinchè i protagonisti si lascino, è chiaro che la serie decisamente non ha raggiunto il suo scopo.
Devo dire che nonostante la riconciliazione, che comunque era scontata, l'episodio che mi è piaciuto di più è stato proprio il quinto. Il quinto episodio è quello che ha avuto le situazioni e i dialoghi migliori, realistici, coinvolgenti, emozionanti, con il ritmo giusto e le giuste atmosfere.
In definitiva la serie è sicuramente realizzata bene e di qualità, le musiche sono ottime, Krit è stupendo, il quinto episodio è davvero ben fatto, ma di contro non mi piace nè l'attore e nè il personaggio di Teh, e per la maggior parte del tempo mi sono sentito a disagio nell'assistere ai suoi comportamenti tossici, immaturi e al limite dell'inverosimile, e come già alla fine della prima stagione, sono sempre e ancora più convinto che Oh meriti decisamente di meglio.
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Payback: denaro e potere
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Bellissimo drama, tiene incollati fino alla fine ... geniale e recitato da un cast superlativo!!
Payback non i soliti 16 episodi, ma 12.Questa “riduzione” ha avuto il merito di mantenere l’attenzione sul drama sempre vigile, senza inutili lungaggini e riempimenti inutili. Eun Yong, un titano del denaro e un ricco capitalista finanziario, ha vissuto una vita da recluso nei pascoli della Mongolia. Eun torna in Corea quando suo nipote Tae-chun e la figlia del suo defunto benefattore, Joon-gyeong, chiedono il suo aiuto. Si prepara alla guerra contro poteri corrotti per proteggere la sua amata famiglia e vendicare la morte di un caro vecchio amico.
Tutti gli attori sono di spessore e hanno dato al drama quel tocco in più.
Lee Sun Kyun, tra i miei attori preferiti, in questo che è il suo ultimo lavoro (purtroppo) emerge sempre per la sua bravura, che traspare e dà valore a tutto il drama. Kang Yoo Seok, si conferma come giovane attore con grandi capacità. Infine Park Hoon, che qui interpreta il lato oscuro della procura, e lo fa tanto bene che lo detesti immediatamente. Ma ne ho citati solo alcuni ... in realtà sono tutti strepitosi!!
Drama consigliato a chi ama il genere con continui colpi di scena e con incastri intelligentissimi. Sceneggiatura TOP!!
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Una buona partenza...e nient'altro.
L'inzio è stato buono. Il protagonista maschile non è solo freddo, ma ossessivo/possessivo ai limiti del patologico. Il modo in cui tratta la propria segretaria/amante è indubbiamente ingiusto, a tratti eccessivo, ma ci sta nell'ottica di come è stato appunto caratterizzato il personaggio. Lei mostra una fedeltà ossequiosa, accetta e subisce tutto senza quasi fiatare, mentre rivela un carattere già più forte quando il confronto è con le altre persone.Arriva quindi il punto di rottura, servito sul vassoio dal fidanzamento combinato tra due potenti famiglie. La prima reazione di Yi, ovvero quella di rabbia, al punto da diventare quasi uno stalker, non è un tratto di pregio in generale ma sicuramente in linea con il personaggio. Lei, per una volta tanto, è ferma sulla propria posizione. La rottura resta quindi tale fino a quando lui non fa il fatidico passo indietro: si ribella alla famiglia e manda a monte il fidanzamento con l'amica pianista.
Fino a qui, ci può stare. Poi però accade qualcosa, i protagonisti vengono snaturati, quindi stravolti e porti all'estremo opposto: da lì fino alla fine del drama avremo uno Yi dalla lacrima facile in grembiulino rosa e una Jing super esigente, assurdo se si pensa che fino a poco prima le bastava mezzo sorriso per sentirsi considerata.
La trama via via si arricchisce di cliché che avrei evitato: non basta il triangolo con il cugino della pianista, occorre rispolverare anche un amore passato, che per pura coincidenza è stato il donatore di cuore di Yi e qui tutta la tiritera sulla provenienza dei sentimenti, se arrivano dal cuore o da altri organi, e quelli di lei se nei confronti di Yi come persona o del muscolo cardiaco che gli è stato donato. Tema già visto in almeno altri due drama, sempre uguale e ridondante, così come le amnesie (qui fortunatamente risolta in modo indolore, senza tirarla come spesso accade per le lunghe). Non contenti, aggiungiamoci anche un figlio illegittimo, accuse varie, tradimenti e complotti, per arrivare a un finale abbastanza prevedibile e piatto.
Due le considerazioni: le scene intime più avvincenti sono nel primo episodio, dopo di che tutti gli altri - pochi - momenti disseminati tra gli episodi sembrano essere stati immersi in un barattolo di miele; inoltre, come già detto, si poteva far evolvere il rapporto tra i due senza un cambiamento così estremo, lasciare che il distaccato e freddo Yi rimanesse tale, solo rendendolo più umano nei suoi confronti dopo aver compreso la natura dei propri sentimenti. Idem lei, perchè fare la preziosa per 20 episodi è davvero un po' troppo. Consigliato? Solo un assaggio dei primi episodi...
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commedia leggera, briosa, storia sentimentale di due opposti che si attraggono ... buona visione!
L'ho rivisto e mi è piaciuto di nuovo molto, quindi ho cercato di capire che cosa funziona in questa serie, rispetto ad altre che viste una seconda volta, non mi hanno poi convinto così tanto.A mio parere, il grande punto di forza di questa commedia sono i tempi comici perfetti, soprattutto grazie alla interpretazione di Kim Min Jae e della sua spalla di Park Gyu Young. Entrambi hanno funzionato benissimo insieme.
Ho apprezzato molto il personaggio della segretaria di Jin Moo Hak, la signorina interpretata da Hwang Bo Ra, veramente ben reso dalla sua recitazione, come pure i cuochi che passano da "malavitosi" a simpatici amici del protagonista. Il cattivo è davvero "Machiavellico", ben recitato, senza gigioneria.
La musica e la fotografia sono meravigliose, anche la sceneggiatura che oscilla tra una presa in giro del concetto di arte contemporanea e una benevola presa per i fondelli per i nuovi ricchi self-made-man è davvero ben scritta e ogni tanto ci sono perle si saggezza che possono essere colte; la difesa di un territorio/sito in nome di un ideale/visione e non per potere e denaro; il tener conto che il primo vero impegno è perché cresca l'umanità di chi sia ha intorno, a prescindere dal male che possono aver fatto, dare una chance per ricominciare a chi incontri è il vero primo valore; l'amore non per forza nasce da essere simili, ma spesso dalla capacità di vedere con umorismo e quindi con bontà, la realtà dell'altro.
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Dramma meraviglioso!
Dramma liceale e fantasy. Un mondo ambientato in un fumetto con i vari personaggi e la trama già decisa praticamente, ma poi la protagonista diventa consapevole di essere in un fumetto e da lì prenderanno vita altre storie. L'ambientazione scolastica del fumetto e molto carina e anche la storia di una lei malata di cuore innamorata di un lui che non la corrisponde che però da consapevole poi si innamora di un personaggio extra. Da qui nasce la vera storia d'amore del dramma che meravigliosamente dolce e tenera come i primi amori.Ci sono momenti di ogni genere anche se di base è un dramma romantico, si ride si piange e soffre con i personaggi . Finale soddisfacente come si deve.
Gli attori bravissimi
Merita sicuramente la visione.
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The Smile Has Left Your Eyes
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Un dramma wow!
Questo dramma è uno di quelli che difficilmente riesci a catalogare. Trama intricata e complicata che pian piano prende forma con un cast fantastico.Una bella storia ma anche triste con un finale poco soddisfacente.Un misto tra griallo thriller e romanticismo con tanta tragedia e commozione.
Lui e lei due fantastici interpreti .Lui è meravigliosamente intrigante ma anche inquietante,sul limite della follia ma sotto è un meraviglioso ragazzo.
Lei sembra fragile ma è una tosta e proteggerà con i denti quel amore. Anche il fratello di lei una grande interpretazione.
In complesso un capolavoro come dramma nonostante il finale poco convincente ma la storia e gli attori meritano tantissimo.
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Trama fantastica e intrigante!
Non propriamente il genere che preferisco ma dovevo vederlo e ho fatto bene perché davvero è un fantastico dramma.La trama è un misto tra giallo e thriller ma ha anche qualche momento un po' leggero come tanti momenti intensi tristi ed emozionanti.
La storia è intrigante e ben scritta ma il massimo lo rende l'interpretazione degli attori davvero fantastici. Il protagonista è strepitoso in tutte le versioni da ingenuo a galeotto terrorizzato a finto big mouse a vero big mouse...un interpretazione fantastica.
Non sono da meno nemmeno gli altri attori sopratutto i cattivi.
Se siete amanti del genere vi piacerà da matti ma anche ai più scettici questo dramma offre un capolavoro!
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So I Married an Anti-Fan
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POTEVA ESSERE...MA NO
Mi duole dirlo perché gli attori principali mi sarebbero pure simpatici...ma no, proprio non ci siamo. Innanzitutto ML nel ruolo di popstar è credibile quanto un gatto in bicicletta. Purtroppo per lui.La storia del reality, poi, avrebbe potuto essere più divertente e invece sembrava mancare di coraggio: una antifan avrebbe fatto peggio.
L'amora scocca senza alcun preavviso, non c'è una crescita; sai che accadrà perché così deve essere ma non te lo aspetti perché nelle scene precedenti non c'è alcuna "magia", sopratutto da parte di ML.
Infine gli antagonisti sono - nell'ordine - una piagnucolona e un patetico.
Stranamente questo kdrama si riprende un po' nelle ultime tre puntate, ma che fatica seguirlo fino a quel punto...
In sostanza senza infamia e senza lode.
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Incredibile! manca il finale! uno scandalo!
Un bellissimo drama buttato alle ortiche per essere stato troncato di netto, dopo ben 58 episodi!Quando pensi che le cose inizino a risolversi e ad avere risposte a tanti fatti ancora irrisolti, si interrompe brutalmente!
Una vergogna vera e propria nei confronti degli utenti soprattutto ma anche del cast nella sua interezza che tanto ha dato per questa storia cosi complessa.
E a quanto pare non c'è speranza che vi sia un secondo drama, sono passati troppi anni e non ho letto nessuna notizia a tal proposito.
Se uno vuol sapere come andrà a finire non rimane che leggere la novel in lingua inglese (se lo conosce) fin dal principio, dal momento che il drama ricalca la storia a grandi linee ma non è esattamente uguale al libro.
Assurdo.
Per ciò che riguarda quanto visto, che dire.. la storia è affascinante e fin dal primo episodio molto intrigante, Più volte è un drama a tinte forti, basti pensare alla caccia all'uomo. Si concede poco romanticismo, anche se aleggia dietro le quinte per tutto il tempo.
Qui abbiamo ben tre protagonisti, ognuno ben caratterizzato e molto ben interpretato dagli attori principali che ho ammirato tutto il tempo.
Il drama improvvisamente si illumina quando compare il principe ereditario interpretato da Deng Lung, un cameo stupendo.
Sono state utilizzate molte comparse, molti cavalli, belle locations e costumi apprezzabili, la ost mediocre. Si presume quindi un drama con un buon budget, e non capisco perchè buttarlo via cosi con un finale tronco il quale non si può neanche definire "aperto".
Non ho voglia di dilungarmi oltre perché sono arrabbiata.
Quindi NON lo consiglio, Senza una fine è inutile guardarlo.
Peccato.
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Un mini-drama grazioso e ben fatto
Questa mini-serie è stata davvero una chicca inaspettata. Nonostante il tempo esiguo - tre ore complessive suddivise in sei episodi - ha saputo regalare una storia graziosa e ben confezionata. Sarò onesta, inizialmente ero un po' prevenuta, vuoi appunto per il numero esiguo di episodi vuoi per il protagonista maschile, che esteticamente non mi convinceva molto (dal naso troppo a punta alla forma un po' strana del lobo delle orecchie). Mi sono però ricreduta quasi subito, scoprendo un personaggio con un forte tratto caratteriale, espressivo e che non passa inosservato, complice anche la stazza non indifferente, benché poco loquace (ma anche qui, il tono di voce e il modo in cui si esprime rendono quelle poche parole più incisive di mille discorsi). Promosso, quindi. E promossa anche la protagonista femminile: attrice brava e bella che veste i panni di una singolare ragazza, per quello che è l'universo coreano: autonoma, decisa, spavalda. Sa quello che vuole e non ha paura di diro. Un personaggio davvero affascinante, che con il partner forma davvero una coppia vincente e interessante.Nella storia trova spazio anche le vicissitudini che hanno condizionato - e condizionano - la vita di Gun: dalla sorella malata, al padre problematico, a Gun stesso, combattuto tra la necessità economica e i propri principi rispetto al gioco in cui, paradossalmente, eccelle. Ho apprezzato l'aver dedicato un tempo non eccessivo alla competizione, perchè non era di fatto l'obiettivo vero e proprio, semplicemente la conseguenza di una sua difficile scelta. Concludendo: una serie davvero breve ma di qualità. Consigliato? Direi proprio di sì.
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Di una pesantezza estrema...
Molto interessante l'idea di partenza: gemello apparentemente diligente ma sotto sotto un po' subdolo, gemello scapestrato apparentemente senza speranza ma in realtà ferito da questioni di famiglia. Uno giudice, l'altro ex carcerato. Il primo scompare improvvisamente, il gemello appena uscito di prigione si spaccia per lui. Ben due le partner femminili, quella storica che aveva già avuto una relazione col gemello momentaneamente irreperibile e la nuova storia che nasce tra la tirocinante e il "finto" giudice. Ripeto, l'idea è anche graziosa. Peccato che gli episodi - tanti, troppi, innumerevoli - si dilunghino per oltre tre quarti del tempo a seguire dinamiche legate sì a processi, indagini e sentenze, ma che appesantiscono tremendamente la vicenda, raramente arrivando a qualche momento cruciale. A farne le spese è la parte più interessante della storia, ovvero le relazioni tra i protagonisti: avrei apprezzato una romance sviluppata meglio - soprattutto nel finale, che è davvero buttato lì come pochi - ma anche rispetto al rapporto tra i gemelli, che avrebbe meritato più momenti dedicati e uno sviluppo maggiore, così come il rapporto di ciascuno con la madre e in generale il contesto famiglia. I flashback mostrano uscite davvero forti e pesanti, che hanno condizionato in maniera più che palese il loro vissuto. Eppure sembra che non ci sia mai una scena dove sviluppare a dovere la questione. L'impressione che ho avuto è quella di molti pezzi di un puzzle, belli e colorati, ma che non si sa bene come incastrare tra loro e si passa il tempo a spostarli in modo disarticolato senza mai avere chiara l'idea di qual'è l'immagine che si andrà a delineare. Questa serie, per me, è sostanzialmente così. Evitabilissima.Questa recensione ti è stata utile?
Gli effetti deleteri della censura...
Francamente non comprendo il perchè di tanti drama made in Cina che traggono spunto da novel BL. Perchè il meccanismo che ne deriva, è quasi sempre lo stesso: il tema dell'omosessualità viene eliminato, e con esso tutte le scene previste, mantenendo però tutto il resto e connotando la serie come una Bromance (anche perchè, di fatto, abbiamo per forza due protagonisti maschili). E' quasi sempre una scelta che penalizza, riadattare una BL a una Bromance non è automatico e pur non avendo letto la storia originale lo spettatore avverte che qualcosa non va: una bella storia, ma qualcosa che manca c'è.Anche mantenere il resto delle scene fedeli al testo originale può diventare un problema, perchè in certi passaggi ci si ritrova un po' disorientati, e ciò che nell'originale ha pienamente senso qui va un po' interpretato, quasi sforzandosi di capire il riadattamento.
E' un vero peccato, perchè molti drama cinesi hanno un cast, una sceneggiatura, regia e riprese di alta qualità. Con un passo indietro rispetto alla scelta di censurare il tema, si otterrebbero prodotti di gran lunga superiore alla miriade di BL commerciali made in Tailandia, dove spesso le storie, i dialoghi e le sceneggiature rasentano il ridicolo (non vale per tutte, ovviamente, ma per buona parte sì). La Cina offre queste Bromance di classe, ma che partono zoppe e che cercano di ricucire offrendo appunto una visione qualitativamente superiore rispetto a molte altre. E' una situazione di stasi, un limite che tiene sotto scacco la questione e che non può risolversi se non con due alternative: smettere di produrre drama basati su storie BL oppure accettare che siamo nel ventunesimo secolo e abbandonare la chiusura mentale.
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