Una delusione
Avevo alte aspettative da questo drama perché di GL ce ne sono già pochi in rapporto ai BL e, in linea di massima, le FreenBecky mi hanno sempre dato vibes super positive.Avevo già guardato GAP e ho rischiato, ahimè, di dropparlo a pochi episodi dalla fine, ma spinta dallo stesso sentimento mi ero sforzata di completarlo.
Purtroppo non sono riuscita neanche a finire il primo episodio, troppe cose che stonavano e che mi hanno fatta addormentare letteralmente durante la visione. Onestamente non so se la trama migliorerà col proseguire della serie, ma dal primo episodio ho sentito puzza di drammi inutili che ci sarebbero stati e la recitazione mi stava facendo cascare le braccia.
GAP non è stata eccezionale e non ho apprezzato al 100% i personaggi, ma con The Loyal Pin ho avuto il dubbio che il problema non fossero le trame, le sceneggiature, ma sarà forse la recitazione delle FreenBecky il problema?
Non riescono a mantenere la mia attenzione, per quel poco che ho visto mi è sembrato tutto fin troppo lento e superfluo già dal primo espisodio.
Deciderò in futuro se provare a dare una seconda occasione alla serie, ma per adesso non riesco proprio.
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Le paure, le ansie e l'inesperienza dei tirocinanti sono trattate (per fortuna) in modo abbastanza realistico e sarà proprio colpa dell'età dei personaggi se alcuni comportamenti sono a tratti dubbi.Di seguito il mio parere sui personaggi, potrebbe cambiare nel corso della serie:
- Bamhee: non mi ha mai detto granché come personaggio e, per quanto stia crescendo con l'avanzare degli episodi, continuo a non riuscire a farmela andare giù. Il fatto che abbia deciso di far ruotare la sua intera esistenza intorno a Tae, non l'autorizza a dare il 100% delle colpe a lui per l'evolversi della loro relazione.
- Jane: non sono ancora certa al 100% su di lui. Sicuramente apprezzo di lui il fatto che riesca a tenere (più o meno) separti vita sentimentale/privata e vita lavorativa. Può star sulle scatole quando "tratta male" Ryan, ma in realtà penso sia dettato dalla professionalità del ruolo (e chissà, magari a qualche trauma del passato).
- Judy: mi piaceva molto nei primi episodi, ma mi è un po' caduta negli episodi 7-8. È stato sempre molto evidente che a Baimhee mancassero le attenzioni e ha sfruttato l'assenza di Tae per avvicinarsi a lei, nulla da dire (più o meno) a riguardo, ma il fingere di non avere responsabilità e che sia tutto ok... non è un comportamento da persona quasi 30enne ed il suo essere saffica, purtroppo, non mi porterà a difenderla.
- Pah: mi sta piacendo molto. L'evoluzione del personaggio, l'attenzione ai dettagli e l'affetto che nutre nei confronti di tutti indistintamente penso siano ciò che più di tutto lo abbiano portato a difendere Tae senza pensarci due volte. Ovviamente condizionato dall'aver assistito al bacio tra Judy e Bamhee con Tae, ma anche dal come lei riesca ad ignorare del tutto i problemi e concentrarsi sulla sua nuova cotta mentre lui si colpevolizza di tutto e difende Bamhee anche quando non dovrebbe. Penso che entrambi abbiano le loro colpe nella relazione, altrimenti non sarebbe una relazione, ma di sicuro non si può far ricadere il motivo della rottura sul carattere di Tae che è SEMPRE stato così, fin da quando i due si son conosciuti.
- Pie: lei patatina. Adoro View, quindi potrei essere condizionata. Sto apprezzando la sua continua evoluzione, il fatto che si stia aprendo agli altri e che sia sempre schietta nelle cose che dice.
- Ryan: anche alcuni dei suoi comportamenti sono un po' dubbi, ma mi ricorda molto Third in "theory of love".
- Tae: Sea biased, difenderò Tae fino alla morte senza pensarci due volte.
- Baimon e Jo: i miei phi preferiti. Non sempre di molte parole, ma attentissimi osservatori.
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Business Kon: Suki ni Nattara Rikonshimasu
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Come molte altre commedie in tema "fake marriage", due sconosciuti decidono di fingere una relazione per benefici che nulla hanno a che fare con l'amore, salvo poi - nel corso della convivenza forzata - sviluppare un vero sentimento. Ripeto, niente di nuovo, ma è un genere che - se fatto bene - trovo sempre piacevole.
Pur essendo breve - 9 episodi in tutto - ha il pregio di sfruttare bene il tempo ed entrare subito nel vivo del rapporto. Poi, però, finisce alla deriva. Entrano in gioco gli amici storici di lui, dove uno s'innamora- ovviamente - della protagonista mentre l'altra viene vista dalla stessa come una potenziale rivale più che come una conoscenza di vecchia data.
Rispetto agli attori protagonisti, non mi hanno affatto convinta: lei sembrava un pulcino perennemente spaurito, lui davvero poco incisivo e dalla bellezza discutibile: lineamenti dolci, forse anche troppo, ma fascino e carisma proprio zero. La chimica tra i due si è notata solo nelle scene d'amore - punto a favore perchè sono un po' più accentuate rispetto ad altri drama simili - ma per il resto sembravano semplicemente coesistere nello stesso spazio (va bene il tema del disagio, imbarazzo, del non detto, del credere che all'altro non interessi, ecc... ma qui mancava proprio la connessione a livello di recitazione). Non ci sono grandi ostacoli alla storia tranne arrivare al punto in cui si confessano con chiarezza l'un l'altra. Punto che, dato lo sviluppo della trama, poteva essere piazzato in un episodio a caso dal quarto in avanti e si sarebbe ottenuto lo stesso, deludente, effetto finale. Questo perchè manca sostanzialmente uno sviluppo vero e proprio, formata la coppia e mostrata la quotidianità, oltre alle già citate vecchie amicizie, non c'è un ritmo che incalza, non c'è un filo conduttore che determina una direzione precisa. Sembra esserci solo il timer dei minuti complessivi che costituiscono gli episodi mancanti, l'onere di doverli riempire e arrivati all'ultima manciata infilarci l'happy ending, ovviamente scontato e insipido come ormai il tenore dell'intera serie.
Una delle pochissime note positive, la colonna sonora, in particolar modo la canzone con tutti i "La la la la...", abbastanza orecchiabile e simpatica.
Raramente seguo serie che non siano già concluse, aspettare l'episodio settimanale m'infastidisce, sia in caso il drama sia così valido da non vedere l'ora della nuova puntata, sia in casi come questo dove per coerenza ci si trascina fino alla fine, ma col desiderio di chiuderla nel più breve tempo possibile. E' stato quasi un sollievo poterla depennare dalla lista di quelle seguite.
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Versione un po' poco all'altezza del manga originale e degli altri suoi adattamenti
Adattamento coreano del manga "Itazura Na Kiss": sarà perchè piuttosto datato (2010), sarà perchè la versione giapponese "Love in Tokyo" e il suo sequel difficilmente potranno essere superati, ma devo dire che ho proprio faticato a finirlo e ad apprezzarlo. La storia è quella, ma la sceneggiatura è debole, la recitazione non convince, benché apprezzi gli attori che interpretano i protagonisti in questa serie li ho trovati poco performanti, calzanti e incisivi, in particolare modo lui. Altra cosa che mi disturba - questo più che altro è un mio limite - sono i tagli di capelli maschili delle serie pre 2010, e questo drama non fa purtroppo eccezione. Ho adorato il manga e se proponessero mille adattamenti diversi li vedrei tutti volentieri, perchè alla coppia Naoki/Kotoko (o con altri nomi se la versione non è giapponese) mi sono un po' affezionata. Questa però è una versione che davvero funziona poco, una sorta brutta copia dell'originale. Non mi resta che sperare in un futuro remake made in Corea fatto come si deve...Questa recensione ti è stata utile?
Un buon drama, con una trama realistica e senza risvolti inverosimili
La credibilità è il punto di forza di questa serie. Non ci sono drammi spettacolari, eventi eclatanti, la pretesa di stupire con colpi di scena importanti e, spesso, anche altrettanto assurdi. Non ci sono triangoli banali o altri quadrilateri che calano come una poco perspicace benda sugli occhi dei protagonisti per tre quarti della serie.Ci sono le relazioni umane, nei loro limiti e difetti, ma anche nella loro bellezza intrinseca. Ci sono sentimenti di vita quotidiana, scogli personali, speranze future, sogni e rimpianti e desideri. E non solo rispetto ai protagonisti. In questa serie, tutti i personaggi sono, a turno, un po' protagonisti. C'è spazio per la famiglia, più quella di lei che di lui, entrambe con un passato/presente difficile: il rapporto con i rispettivi genitori - e nel caso di lei anche col patrigno - costituisce una sequenza di passaggi e momenti fondamentali per la caratterizzazione dei protagonisti e della serie stessa. C'è il rapporto di lei con il fratello gemello, che - unitamente alla sua migliore amica - va a costituire un secondo pairing interessante e diverso dal principale, arricchendo la trama invece di sembrare il doppione della love story principale. Curiosa la caratterizzazione dei protagonisti, così diversi da loro ma pur complementari, complice la stitichezza verbale di lui come in pochi altri ML ho visto e la capacità di lei di gestire il particolare carattere di lui, comprendendolo e animando il rapporto con un tocco deciso di brio. Forse l'aspetto che ho apprezzato di meno è stato il portare avanti la storia su tre diversi assi temporali, che si intersecano di frequente e che personalmente mi confondono un po'. Singolare la scelta di mostrare la situazione finale subito nei primi attimi: inizialmente ne sono stata infastidita, mi sembrava l'effetto spoiler sgradito, al pari di leggere l'ultima pagina di un giallo prima ancora di aver iniziato la lettura. Devo però dire che la storia che accompagna via via a quel punto finale mostrato all'inizio si arricchisce di senso, tant'è che quando sono tornata poi indietro a rivedere quelle scene iniziali avevano acquisito un peso e di un significato che all'inizio non c'era modo di percepire. Scelta discutibili, forse non la mia preferita, insomma, ma che ha comunque funzionato.
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Descendants of the Sun
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Un drama che mette in rilievo i valori morali e i ruoli di uomo e donna in comunione fra di loro
Un bellissimo drama , che racconta come l'uomo e la donna, ricoprendo ognuno di loro i propri ruoli, si completano e possono portare bene all'umanità.L'uomo, l'eroe di cui tutti avremmo bisogno e la donna, coraggiosa che sa stare al suo fianco malgrado le incertezze e le paure -
La brutalità del mondo non ferma i protagonisti che lo affrontano con determinazione, malgrado incertezze e sentimenti.
Il soldato e la dottoressa, ruoli che si equivalgono, indispensabili nella società ma solo se portati avanti con onestà e amor del prossimo.
I due attori protagonisti sono stati assolutamente credibili nei loro ruoli, Bravissimi! Lui atletico e performante, si direbbe nato soldato, in certi momenti mi ha fatto ricordare Tom Cruise in Mission impossible! Ha agito con naturalezza, non ho visto mai titubanze. Questo attore ha un grande vantaggio, ha uno sguardo che parla! comunica più di tante parole, e oltre ad essere molto bello, sa essere simpatico e non è cosa da poco.
Lei, la dottoressa, mostra tutti i lati della femminilità, l'audacia e la paura, il senso di protezione e la determinazione, ma anche la paura di affrontare un sentimento che potrebbe portarla ad affrontare una perdita. L'amore però va oltre e non importa il futuro, lei vive l'adesso.
Anche la storia della seconda coppia è stata interessante e ben recitata.
Tutto il cast è stato all'altezza, i cattivi sono stati cattivi quanto era necessario e non è cosa cosi semplice.
Un elogio alla fotografia, ci sono riprese degne di nota.
Un bravo al regista. E ovviamente a tutta la troupe.
L'unica cosa un pò fastidiosa, sono state le musiche, troppo invadenti e con testi che in certi momenti non erano opportuni. Ma ci si passa sopra perché il drama è davvero godibile.
Come vorrei che anche in Italia fossero all'altezza di fare serie tv simili, senza cadere in volgarità e nelle solite storie all inclusive che hanno proprio stufato
Un grazie come sempre ai traduttori
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serie dolce e carina senza drammi inutili
serie dolce e carina senza drammi inutili. Purtroppo i bl giapponesi non prescindono mai dalla dinamica seme-uke. Kazuhito è il seme, ma comunque non ha nessuna delle caratteristiche negative di questa caratterizzazione (es. possessività, controllo, manipolazione). Il suo comportamento nei confronti di Ryota è rispettoso e sano. Ryota è l'uke, sia nell'aspetto fisico (più basso di statura e più mingherlino), sia negli atteggiamenti (es. bassa autostima, timidezza, goffaggine), tuttavia non è totalmente in balia degli eventi e dipendente dal seme come altri uke in altre serie giapponesi. Questo è apprezzabile: perlomeno con l'attenuazione degli elementi più estremi, inverosimili e tossici di questa dinamica, la serie risulta comunque gradevole da guardare, ed emoziona nei momenti di tenerezza. Vengono anche (solo) accennate alcune tematiche lgbt: omofobia interiorizzata, difficoltà di una relazione gay nei confronti della famiglia e delle aspettative sul futuro.Questa recensione ti è stata utile?
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Io ho trovato tutto fatto così bene! Sì, il drama va a rilento: ci sono tante scene di lavoro di lei che non sembrano servire al fine della storia e forse è così ma servono a sviluppare il personaggio e a dargli una base solida. La storia in sè è pazzesca e vi giuro che mai nella vita avrei pensato al risvolto che ha avuto, cioè prima sembra una cosa poi un'altra poi invece...Spolier XD A distanza di tanti mesi, lo reputo uno dei migliori drama che ho visto nel 2024. Stupendo.
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I Don't Want To Do Anything
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Cercavo qualcos'altro..
Ho iniziato il drama convinta e volendo vedere uno di quei slice of life in cui il/la protagonista di turno scappano dalla città o cmq dal posto in cui stanno per rifugiarsi nel tipico paesino in cui tutti si conoscono e dove possono trovare la pace e una nuova famiglia, un posto in cui possono rinascere. Questo drama ci riesce a metà. Da una parte ringrazio che sia stato breve, ma dall'altra ho trovato alcune cose abbozzate e sinceramente non ho capito perchè ci hanno voluto infilare la situazione tossica, annullando in gran parte l'intento iniziale di dare una nuova vita alla protagonista. Parte davvero alla grande e non è nemmeno malvagio nel complesso, ma ahimè quella nota stonata... Inoltre non si avverte un vero proprio senso di gruppo, di grande famiglia. Ci sono molte scene dolci e gestite in maniera tale da creare un ambiente di conforto ma il tutto non è abbastanza forte, abbastanza d'impatto. Non penso di aver perso il mio tempo dietro a questi personaggi perchè si fanno vedere con piacere ma potevano dare molto di più.Questa recensione ti è stata utile?
Inutile dire che lo consiglio, soprattutto a chi non è mai stufo degli intrighi ma di quelli fatti bene!
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Quando si dice che la memoria è selettiva...
Prima di scrivere queste righe ho dovuto spulciare l'archivio delle stories di ig per ricordarmi qualcosa del drama. L'ho finito appena la settimana scorsa, eppure il mio cervello ne ha fatto tabula rasa, escludendo solo due personaggi: Guardiano Zhan e il principe il cui nome al momento mi sfugge. Per il primo ho avuto proprio una crush fortissima, tanto che su qualche social ne ho sto usando l'immagine per il profilo mentre il secondo è stato quel tipo di personaggio capace di farmi sbellicare dalle risate, di darmi quel sollievo di cui avevo bisogno. Il resto sta a galla per una certa. Mi ricordo che fino all'ep 19 lo trovavo molto carino, da comfort zone, ma dal 20 in poi si è completamente rovinato: un collage di scene senza un filo conduttore ed ho controllato, non erano ep special ma proprio facenti parte della storia. Quindi la domanda è istintiva: perchè? Che motivo c'era di rovinarlo? Visto l'andazzo, non vi nascondo che dall'ep 21 sono saltata direttamente all'ultimo, il 24, ma la situazione pareva pure peggio! Non so se lo consiglierei..Questa recensione ti è stata utile?
Se nel suo primo drama parlava di temi come la donna nel mondo lavorativo, gli ostacoli che devono superare gli orfani e la differenza d’età nelle storie d’amore, qui si denunciano altri argomenti non meno importanti.
Infatti, il protagonista della storia è Ji-ho, un padre single, che affronta tutti i giorni i pregiudizi e le difficoltà per crescere il piccolo Eun-woo. Tutte le persone che lo conoscono pensano che sia un ragazzo favoloso, ma ancora nessuna è riuscita a farlo innamorare di nuovo. Sarà Jung-in ad avvicinarsi piano piano a lui, proprio lei che è ad un passo dal matrimonio, ma che non si vuole sposare perché ritiene che non ci sia più amore nella loro relazione, ma interessi economici e familiari.
Anche con le storie secondarie si mettono a fuoco alcuni difetti presenti in questa società. Un esempio lampante è la sorella della protagonista che subisce violenze domestiche: all’inizio le viene quasi fatto capire che deve sopportare perché ogni matrimonio ha il suo lato negativo.
Perché, dopotutto, in questo drama ciò che tiene incollati allo schermo, non è tanto la trama delicata e lenta (da non confondersi con noiosa), ma è proprio le reazioni che hanno i personaggi alle varie difficoltà.
Se state cercando azione e dinamismo, questo drama non fa per voi! Se invece cercate una piccola coccola che vi scaldi il cuore, questo è il drama giusto.
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La storia ricalca fedelmente il manga da cui è tratto, anche se per ragioni di tempistiche, la narrazione risulta più frettolosa, incentrandosi quasi interamente sulla coppia principale. Le parti fondamentali sono state però riportate con molta cura.
Gli attori sono riusciti a calarsi benissimo nei propri personaggi. Quello che mi ha convinto meno è stato Sanari, nel ruolo di Mafuyu, ma non è una cosa così negativa, anzi: sono riuscita a concentrarmi di più nel personaggio di Uenoyama, cogliendo così tutte le sfaccettature del suo carattere.
In definitiva un buon live-action, da non farsi sfuggire, soprattutto se si adora l'opera originale!
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