Hotel King (2014)

Buon drama, un po' troppo in stile soap-opera

Avevo Hotel King in lista già da tempo, praticamente da quando ho visto King the Land - primo kdrama per me e da allora nella mia top five - ed ero andata alla ricerca di qualcosa di simile. Dopo varie peripezie finalmente sono riuscita a vederlo e...un po' ci siamo, ma un po' anche no. Il setting è simile, abbiamo a che fare con un grande hotel, il protagonista è il direttore generale e la protagonista è inserita nel contesto (qui è l'erede del proprietario, nell'altro drama una dipendente). I toni di Hotel King sono decisamente più cupi, ho apprezzato in modo particolare l'inizio e lo spaccato dell'infanzia del protagonista. Tra l'altro è stata una bella sorpresa scoprirlo interpretato da Lee Dong Wook, attore che all'epoca non conoscevo ma che nel frattempo ho imparato ad apprezzare grazie ad altri suoi lavori. Qui lo troviamo giovane, determinato, brillante e affascinante. La protagonista strappa una valutazione positiva, ma non eccellente. Come coppia non li ho però trovati altrettanto apprezzabili, non so se per mancanza di chimica tra i due o se per colpa di una sceneggiatura che misurava le scene romantiche col contagocce (il primo bacio arriva dopo ben 11 episodi, e ce ne vogliono praticamente altrettanti prima del secondo). Ci vuole una buona dose di pazienza, insomma. Perchè il principale difetto di questo drama è la sua durata: 32 episodi sono tanti, troppi. Soprattutto se non c'è così tanto da dire e con il rischio di tirare per le lunghe quanto messo sul piatto. Questo ci porta al secondo errore, che ne è una diretta conseguenza: messe le basi iniziali del tema della vendetta, come li riempiamo 32 episodi? Rispolverando lo stile delle soap opera occidentali degli anni '90, ovviamente! Quindi una sfilza di bugie dalle gambe lunghe che fanno scorrere gli episodi quasi a rallentatore, dove nessuno è chi crede o dice di essere e tutti credono a turno a ciò che viene loro propinato. Indi per cui il protagonista pensa di essere il figlio di un altro, e quindi il fratello dell'ereditiera, salvo poi scoprire di non avere legami di sangue con lei e non sapere di chi essere figlio, per poi scoprire nuovamente di essere biologicamente legato al mostro che l'ha cresciuto, incontrare il "fratello" che aveva perduto da bambino e non riconoscerlo, crederlo figlio di una donna che in realtà è la propria madre, a sua volta creduta morta praticamente da tutti. Un melodramma infinito, puramente di carattere riempitivo. Avrei gradito la metà degli episodi e la metà delle menzogne, magari con un ritmo in generale più accattivante, come lo era all'inizio. Una menzione per il cattivo di turno, il vero padre biologico del protagonista, interpretato da un attore che ho visto anche in altri drama e che ho sempre apprezzato (vedasi Suspicious Partner). Resta comunque una serie che si lascia tranquillamente vedere, vuoi per il cast, vuoi per le riprese e il montaggio, tutti elementi di notevole qualità.

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If I could only use 2 words to review Hotel King those words would be EPIC DAEBAK! (yes, in all caps!) I honestly loved this drama. If you are looking for a romantic story about an ambitious hotel manager who falls in love with an heiress, you've picked the wrong show. If you are looking for an over the top, borderline campy, drama filled with secrets, betrayals, tragedy, passion, murder, revenge, star-crossed lovers, super villains, and some witty banter for balance, that just happens to take place in a hotel, then this drama is perfect for you!

What I loved most about this drama is that the story just kept getting more and more extreme as it went on, and I just kept getting more and more sucked in! For 32 episodes I couldn't wait to see what crazy thing would happen next so, unlike other viewers, I was never really bored. I also liked that all of the major characters had a dark side, or were flawed, which made them a lot more interesting.

Lee Dong Wook's Jae Wan was a fun character to watch unfold, even though he was damn near robotic. This drama is basically his tragic story, and it's a doozy! At first I was turned off by how cold he was, but I liked him more and more as more of his story was revealed. Eventually his need to keep his composure seemed haunting.

Lee Da Hae as Ah Mo Nae was extremely annoying, even as she started to mature, but I thinks she was a great character. Kudos to the actress for making me want to smack her through the screen several times. I also really loved the forbidden romance between Jae Wan and Ah Mo Nae, especially early on when it was technically "very" forbidden. I think they had great chemistry, although they do much more crying than flirting.

Lee Duk Hwa as Lee Joong Goo had not a single ounce of redeeming quality in him, so It was fun to watch where his extreme evil would lead. Just when I thought he couldn't get more cutthroat he would surpass his last action tenfold. I thought he was excellent.

My favorite character by far was Kim Hae Sook as Baek Mi Nyeo. It took a lot of range to pull that character off. She was manipulative, mentoring, backstabbing, sympathetic, ruthless... she'd make me drop my jaw one minute and boo-hoo cry the next. Very few actresses can pull off a role that crazy, but she definitely did. It's not the most realistic character, but again, that's why this drama was so much fun.

There is nothing subtle about this drama, it is melodrama at it's finest. I loved the cast. I loved the music. The writing may not be perfect, but considering all this story tried to take on, I was impressed.

32 episodes is a huge commitment, but I didn't mind because I didn't want it to end. I would also watch all 32 episodes again, which should tell you how much I enjoyed it the first time. I definitely recommend this to any one who likes their dramas to be filled with DRAMA in ALL CAPS.

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