Nascosto nel cuore del vivace centro di Seoul si trova un curioso hotel, simile a nessun hotel mai visto prima. Vecchio oltre misura, l'edificio ha resistito per millenni, testimonianza onnipresente del fatto che le cose non sono sempre quello che sembrano. A gestire l'hotel è Jang Man Wol (IU), un'anima avida e sospettosa che ha passato gli ultimi mille anni nel ruolo di direttore della struttura. Maledetta per un peccato che non ricorda più di aver commesso, Man Wol è condannata a trascorrere l'eternità a gestire questa strana struttura, soddisfacendo i bisogni di una clientela molto particolare. La sua unica speranza di fuga è quella di trovare qualcuno che abbia commesso un peccato più grave del suo ma, dopo mille anni, comincia a perdere le speranze. Tuttavia, le cose prendono una svolta interessante quando si presenta Goo Chan Sung (Yeo Jin Goo). Dopo essere stato il più giovane assistente manager a lavorare in una multinazionale alberghiera, Chan Sung si ritrova costretto a gestire l'Hotel del Luna a causa di un accordo stipulato da suo padre con Man Wol anni fa. Un maniaco delle norme e dei regolamenti, è un perfezionista all'estremo, il che potrebbe essere esattamente ciò di cui questa strana struttura e il suo direttore maledetto hanno bisogno. (Fonte: Viki) Modifica la Traduzione
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- Titolo Originale: 호텔 델루나
- Conosciuto Anche Come: Hotel Delluna
- Regista: Oh Choong Hwan
- Sceneggiatore: Hong Jung Eun, Hong Mi Ran
- Generi: Horror, Commedia, Romantico, Fantasy
Dove Guardare Hotel del Luna
Cast & Ringraziamenti
- IU Ruolo Principale
- Yeo Jin Goo Ruolo Principale
- Shin Jung Keun Ruolo di Supporto
- Bae Hae Seon Ruolo di Supporto
- Pyo Ji Hoon Ruolo di Supporto
- Jo Hyun Chul Ruolo di Supporto
Recensioni
Un dramma sorprendente, un fantasy intenso ed emozionante.
Da amante dei fantasy ho apprezzato questo dramma e mi è piaciuto quasi tutto un po' meno il finale che però era comprensibile che non poteva essere tanto diverso.Molto apprezzato il racconto delle vite passate dei personaggi principali e i vari racconti tra passato e presente. Molto emozionante il racconto del passato della protagonista.
I protagonisti sono favolosi insieme anche se non c'è molto trasporto emotivo con baci etc non se ne sente la mancanza. Gli attori sono stati bravissimi.
Da apprezzare l'ost che è meravigliosa e una nota di merito anche per gli abiti usati dalla protagonista.
Molto apprezzato l'aceno ad una eventuale seconda stagione con un protagonista davvero speciale.
Concludendo questo dramma anche se abbastanza tragico vale la visione di sicuro.
Molta gente getta via i suoi tesori e rischia la vita per proteggere ciò che vuole nascondere…
Per la sceneggiatura delle Hong Sisters (Hong Jung Eun e Hong Mi Ran), autrici tra l’altro di Alchemy of Souls, e per la regia di Oh Choong Hwan, che ha diretto While You Were Sleeping e Big Mouth, solo per citarne un paio, questa serie si apre con una scelta musicale piuttosto particolare, per un drama coreano: Sonata al chiaro di luna, di Ludwig Van Beethoven. Capiremo presto che, nell’economia della storia, la luna ha un posto rilevante.
Protagonista indiscussa di Hotel del Luna è Jang Man Wol, la proprietaria dell’albergo, interpretata da una splendida IU. Ma non dobbiamo pensare a questo hotel come ad un normale esercizio commerciale: normalmente è nascosto ai vivi e i suoi clienti, tutti fantasmi, vengono da lei per abbandonare le preoccupazioni terrene, risolvere situazioni lasciate in sospeso, liberarsi di vecchi rancori e così via, allo scopo di poter serenamente lasciare questo mondo e passare nell’aldilà. Anche tutti i dipendenti dell’hotel sono fantasmi, ognuno con la propria storia, la propria motivazione a rimanere lì, a volte per centinaia di anni. Tutti fantasmi, dicevamo, tranne uno: il manager, che si occupa delle questioni finanziarie, è sempre una persona viva.
A ricoprire questa carica, che trova ben poco attraente, viene chiamato Goo Chan Sung (Yeo Jin Goo), un giovane e brillantissimo vicedirettore in una catena multinazionale di hotel, che viene costretto ad abbandonare una promettente carriera e obbligato ad occuparsi del Del Luna, perché suo padre fece un patto con Man Wol quando lui era bambino: avrebbe salvato il padre, a condizione che le cedesse il figlio dopo 20 anni. Da qui si comprende come, almeno all’apparenza, la proprietaria dell’albergo non sia una persona pietosa e gentile. Con questi echi alla ‘Il Bello e la Bestia’, le prime interazioni fra i due non saranno molto pacifiche.
Le vicende dell’hotel si svolgono sostanzialmente in due direzioni: da una parte, abbiamo il millennio e fischia della storia di Man Wol, che veniamo scoprendo a poco a poco mentre, inevitabilmente, finisce per innamorarsi, ricambiata, del suo manager. Dall’altra parte, abbiamo tutta una serie di accadimenti che riguardano un nutrito numero di personaggi, più o meno secondari, che formano sostanzialmente l’ossatura del drama, perché in realtà ‘rubano’ la maggior parte della scena. Tutto non è sempre come sembra: rapinando il motto a Labyrinth, molte delle storie delle anime in transito si riveleranno essere diverse da come apparisse in principio. E sono storie spesso molto commoventi, che mettono a dura prova la nostra riserva di empatia, aiutate da un commento musicale azzeccato e da una cinematografia spesso geniale, anche se, per contro, a volte ci sono scene in cui la telecamera balla. Il tutto è sempre così curato che sarei portata a credere che questo effetto, a volte anche un po’ fastidioso, possa essere voluto.
Ma vogliamo parlare della CGI? Per una volta, non la nominiamo per riderne o lamentarcene: nei primi episodi ci sono delle scene in cui si vede un credibilissimo serpente e, addirittura, una splendida tigre. Ma splendida davvero, altro che il gatto di ‘I m a Pet At Dali Temple’, che mi ha segnato a vita…
Hotel del Luna è un drama in cui non si è badato a spese. Ambientazioni, effetti speciali, trucco, parrucco e costumi sono di prima qualità. Anzi, incredibilmente IU cambia più abiti di Zhang Zi Yi in ‘The Rebel Princess’ e forse non saranno altrettanto sontuosi, ma sono comunque bellissimi, e le stanno da dio. Credo sia la prima volta in cui sono rimasta affascinata dalla protagonista invece che dalla controparte maschile. IU è un’attrice che sa costringerti a guardarla e, una volta ottenuta la tua attenzione, sa comunicarti il messaggio. Una grande, anche considerato che il suo personaggio non è, per molto tempo, dei più simpatici. Per contro, il protagonista maschile non è altrettanto affascinante. Complici una caratterizzazione meno interessante e forse anche un’interpretazione un pelino meno magistrale, il manager di Yeo Jin Goo non appare così avvincente. In aggiunta, non incontra del tutto nemmeno i miei canoni estetici, ma siamo proprio nel reame delle preferenze personali.
In realtà, in linea generale, il cast ha fatto un lavoro egregio. Praticamente tutti e sì, anche Yeo Jin Goo, hanno interpretato alla grande i vari personaggi, spesso dolenti, che popolano la serie: è solo che IU, qui, sta un palmo sopra. La sua Man Wol, bloccata da molti secoli nell’hotel perché non sa liberarsi del rancore per un tradimento subito, riesce nel tempo a conquistare la nostra simpatia. Le sue abitudini spendaccione, che Chan Sung è costretto ad arginare per rimediare alle catastrofiche finanze dell’hotel, hanno delle motivazioni e contribuiscono a renderla più umana, nonostante la sua lunghissima esistenza e i suoi poteri soprannaturali.
Devo confessare che inizialmente ero piuttosto risentita di come fossero presentate le vicende: che diamine, in un periodo in cui pullulavano soldati sanguinari e banditi assassini, perché la sola punita con l’essere incatenata all’Hotel del Luna per espiare doveva essere l’unica donna così abile da battere gli uomini? Ma tale destino non è solo una punizione: anche Man Wol ha molto risentimento da abbandonare prima di poter passare all’aldilà e, se alcuni fantasmi ci mettono poco, altri impiegano anche secoli. Solo che lei li batte tutti! La sua esistenza terrena è legata ad un albero spoglio che la trattiene all’hotel e, quando sarà fiorito e i fiori saranno appassiti, la libererà e le permetterà di trapassare. Inutile specificare chi sarà a far fiorire quell’albero, mettendo in fibrillazione lo staff dell’albergo.
A mente un po’ più fredda, si potrebbe argomentare che fin troppo tempo, nell’economia del drama, sia dedicato alle vicende dei personaggi secondari, alle anime dolenti che devono riuscire a liberarsi di ciò che le trattiene in terra per poter serenamente trapassare e, chissà, magari reincarnarsi. A volte ci si scopre ad aspettare con impazienza il ritorno in scena della coppia principale o, almeno, di uno dei due. Però, in compenso, la narrazione di queste storie è molto avvincente e commovente, regalando spesso perle di saggezza e momenti di lirismo. Non secondariamente, molti personaggi vengono caratterialmente approfonditi. La serie è strutturata in modo da non offrire molte occasioni di allegria: quando finalmente un’anima risolve i suoi problemi e si avvia in auto lungo il tunnel che porta all’aldilà, salutata dallo staff dell’albergo, quello che prova lo spettatore non è gioia per il successo del fantasma, ma dolore per la separazione e la perdita definitiva del personaggio ai fini del racconto, sentimenti tanto più accentuati quanto più è stata importante la sua presenza all’interno del drama.
Nonostante ci siano comunque molte situazioni divertenti, l’aria che si respira è cupa, drammatica: le storie dei defunti sono spesso tragiche, e lo stesso destino di Man Wol è dolceamaro: il suo scopo è lasciare l’albergo, trapassare, ma ora è innamorata di Chan Sung, come andrà a finire? E lo stesso Chan Sung, che fine farà?
L’ultimo episodio è una lunga agonia. Preparate i fazzoletti e non siate avari. Ci sono, come già visto in altri drama (uno fra tutti: Legend of Yun Xi) delle scene post crediti che lascerebbero intendere in qualche modo un epilogo diverso da quello appena presentato, ma sono posticce, oscure e, a mio personalissimo parere, non spiegano nulla. Per me il drama termina senza incomprensibili contentini. Se poi dovessero mai fare una seconda serie, con un altro padrone di casa, gli darò certamente una possibilità.