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Although I Am Not a Hero
0 persone hanno trovato utile questa recensione
giu 13, 2024
12 di 12 episodi visti
Completo 0
Generale 6.0
Storia 8.0
Acting/Cast 8.0
Musica 5.0
Valutazione del Rewatch 3.0
Inizialmente l'ho guardato perchè mi teneva tanta compagnia e perchè alcuni personaggi all'interno della storia mi parevano interessanti. Alla fine salvo solo Bok Ina e la sorella di ML: entrambe hanno dei traumi e delle paure da affrontare che vengono ben approfondite e ho apprezzato come sono state portate alla conclusione. Gli altri personaggi sono molto dimenticabili. Il padre di ML non ha nemmeno un vero spazio poichè la sua funzione gira sempre intorno alla moglie e madre di ML. Lei poteva essere bella ma viene incasellata nel ruolo di suocera fastidiosa e altezzosa. FL inizialmente mi aveva convinta ma con l'andare avanti mi sono resa conto che gli unici momenti che rendeva rilevanti erano quelli che passava con la figlia di ML. Per quanto riguarda lei, la sua storia mi è piaciuta, il suo trauma che non le permette di guardare con sincerità gli altri.. Boccio però la sua storia d'amore perchè davvero troppo abbozzata: si poteva fare di più. ML penso sia il peggiore di tutti. Va bene il trauma, la depressione, l'alcolismo.. Ma non puoi rimanere uguale per tutta la storia! Oke, sorride, ma non vedo un vero cambiamento in lui. Non mi ha convinta.
La storia parte come sempre bene per poi avere alti e bassi ma nulla di tutto ciò mi ha fatta innamorare. Carino ma nulla più. Stendiamo un velo pietoso sull'ultimo episodio e soprattutto sulla chiusura del drama. Tutto potevano fare, tutto. Ma così tagliato proprio no.

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The Untamed
0 persone hanno trovato utile questa recensione
ott 12, 2023
50 di 50 episodi visti
Completo 0
Generale 10
Storia 9.5
Acting/Cast 10
Musica 10
Valutazione del Rewatch 10
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La bellezza di the Untamed è ciò in che ha creato

The Untamed si posiziona al secondo posto nella classifica dei miei drammi preferiti. Cosa ha di particolare questo dramma? Tanto. La serie ti crea uno sconvolgimento emotivo fortissimo e ti lascia quella consapevolezza che a breve non troverai qualcosa del medesimo livello. Non per nulla è uscito nel 2019 ed ancora oggi è uno dei dramma cinesi più famosi e in testa alle classfiche di tutto il mondo. E' un Xianxia ben costruito, c'è un caso da risolvere, drammaticità, approfondimento di se stessi, amicizia e amore. L'amore tra Lan Zhan e wei Wuxian. Vi è una frase che viene ripetuta spesso nella serie: "nessuno conosce fino in fondo il cuore di qualcun altro". Questo non è vero per i due protagonisti, perchè il loro spirito è lo stesso. Nel loro essere agli antipodi, vi è un affinità e complementarità unica. Nella novella da cui è tratto, Mo Dao Zhu Shi è un amore palese.
Nel drama, per scelta e contro la censura, è un amore di sguardi. Se uno non ha letto il libro, e non conosce il mondo di the Untamed potrebbe pensare ad un' affinità di spiriti estrema. Ma sicuramente non amicizia. Che sia amore, è fuori di dubbio. Il tipo di amore, sinceramente mi interessa e non mi interessa perchè è bello così come ci viene mostrato.
C’è da dire che tra i due lead vi è una chimica unica. Ho visto vari drammi con loro come protagonisti e per quanto cresciuti, migliorati e bravi, rimane la loro performance migliore. Ed è quella che copre ogni magagna della trama e lo ha reso così popolare. Se Xiao Zhan e Wang Yibo a distanza di anni non possono neppure incrociarsi con lo sguardo in pubblico, per il caos che ne è uscito, un motivo ci sarà. O questo drama era nel loro destino e li ha fatti veramente innamorare, o c’è dietro qualcuno di così geniale da aver capito che mantenere la fiamma fra i due, farà sempre presa sul pubblico e scatenerà una reazione incredibile.
Per quanto riguarda la trama, dopo la prima puntata, vi è un lungo antefatto (ben 32 puntate). Ammetto che quando è finito, mi ricordavo poco e nulla di quello che era successo nella prima puntata e sono dovuta tornare a rivederla. Questa parte precedente è comunque la più bella, drammatica e avvincente dal punto di vista narrativo. Ci fa conoscere, capire i personaggi e mette le basi per lo sviluppo di tutta la seconda parte. La seconda parte è incentrata sul lato investigativo poi intrigante e lo spettatore viene catturato nel mistero che i due protagonisti devono risolvere. Ma il tema centrale, l'accettazione di se stessi e dell'altro è il messaggio più importante. E l'evoluzione di Lan Zhan ne è la testimonianza più forte. L'uomo retto,il cuore più puro, l'esempio per tutti, la persona maggiormente ligia ad ogni regola, decide di seguire la sua strada, allargarla più che può e il suo cuore perchè a dispetto di tutto, il grigio può essere bello come il bianco e il nero. Se agli altri va bene che lo seguano pure, se non gli va bene pace, vivrà sereno lo stesso.

Ho scritto magagne. The Untamed non è esente da pecche. Il metallo Xin e i suoi pezzi hanno poi una storia poco chiara. E vi anticipo che sia nella novella, che nell'anime non viene neppure nominato. Le scenografie degli ambienti interni a volte non sono il massimo. Il cane nero, la tartaruga Xuan Wu, le rocce di gomma piuma ne sono l'esempio. Ma su queste cose si può sorvolare. Anche perchè le ambientazioni esterne sono invece spettacolari.
Un avvertenza: The Untamed è comunque un mondo che ti cattura. Avrai voglia di leggere il libro, avrai voglia di vedere l'anime e sfogliare il mandua perchè ogni elemento ti aiuterà ad amarlo di più.

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King2Hearts
0 persone hanno trovato utile questa recensione
da Lynnea
ago 24, 2024
20 di 20 episodi visti
Completo 0
Generale 10
Storia 10
Acting/Cast 10
Musica 9.5
Valutazione del Rewatch 10
Questa recensione può contenere spoiler

Tra i migliori drama mai visti, una serie che davvero merita.

Questo drama entra di diritto tra le pochissime serie - si possono davvero contare sulle dita di una mano - a cui ho dato la massima valutazione, 10 stelline.
L'avevo in lista da molto tempo - suggerito come consiglio per chi aveva apprezzato come me serie quali "Descendants of the sun" e "Crash landing on you" - ma data la difficile reperibilità (assurdo che tra tante serie-immondizia propinate su Viki una perla come questa non sia invece disponibile) l'avevo lasciato nella lista e quasi dimenticata lì. L'aver visto recentemente serie quali Law Cafè e Korean Odyssey mi hanno fatto apprezzare così tanto Lee Seung Gi da aver riscoperto questo titolo nella sua filmografia e aver trovato la voglia di faticare un po' per vederlo (sottotitolato in italiano e in inglese, ma posso dirmi non pienamente soddisfatta della qualità di entrambe).
Che dire...è stata una full immersione di 20 episodi da un'ora l'uno, che mi hanno fatta sorridere, divertire, commuovere, piangere come una fontana ed emozionare come pochi altre serie hanno saputo fare.

Passiamo però ora alla recensione vera e propria. Si tratta di un drama abbastanza datato: siamo nel 2012 e a livello di qualità delle riprese, montaggio, annessi e connessi la differenza con gli standard attuali si nota. Del resto la tecnologia fa passi da gigante a ritmi vertiginosi, per cui anche solo una manciata d'anni si fanno notare. Per essere comunque di oltre una decade fa, la qualità è decisamente superiore ad altre serie prodotte negli stessi anni.
Quanto al genere, lo definirei un drama romantico che si sviluppa tra intrighi politici e giochi di potere, con un' ambientazione a tratti militare che gli garantisce un buon livello di azione e dinamicità. Tema fondamentale che vuole andare di pari passo con la love story è quello del difficile rapporto tra la Corea del Nord e quella del Sud, pur rivisitate rispetto alla situazione reale (la Corea del Nord è uno stato democratico popolare a stampo comunista, la Corea del Sud una repubblica monarchica e quindi con tanto di famiglia reale).

Molte sono le tematiche che vengono trattate: proprio perchè sono molteplici, e la durata della serie per quanto apprezzabile ha comunque un suo limite, va da sé che singolarmente non vengono approfondite con la serietà di un film d'essai. Nessuna grande riflessione esistenziale, ma una serie di tematiche - anche importanti -trattate e sviluppate nella misura giusta per un buon drama. Troviamo in primis il tema della famiglia, delle responsabilità legate al ruolo (nella prima parte della serie sottolineate sia dal precedente Re, modello virtuoso, che dal giovane Principe, così desideroso di sfuggire al pesante onere al quale la vita lo ha destinato); c'è il rapporto tra i fratelli, quello figli-genitori, l'amore verso il proprio Paese e la lealtà verso i compagni d'armi. Ma non solo, trovano spazio anche temi più delicati, quali l'aborto, la disabilità. Si parla poi di fiducia, di tradimento, di sacrificio, sensi di colpa, forza di volontà e determinazione. C'è davvero molto, insomma, sul piatto.

L'aspetto forse migliore della serie è che mi ha dato davvero la possibilità di provare una vasta gamma di emozioni, anche estremamente contrastanti: se nella prima parte prevalgono i momenti più spensierati, a tratti divertenti, dove qualche questione e problematica già c'è ma sembra non risentire di toni troppo cupi, a un certo punto arrivano anche le lacrime e la commozione, le situazioni maturano e si fanno via via più pesanti e importanti.
Non è una serie dove il contesto resta in disparte e osserva l'evoluzione del rapporto tra lui e lei, ma, al contrario, il loro rapporto si trova a fronteggiare, episodio dopo episodio, una fitta serie di ostacoli complessi che coinvolge aspetti politici e militari sempre più di maggior rilievo.

Rispetto ai protagonisti, buona parte delle 10 stelle di questo drama sono dovute alla presenza di Lee Seung Gi, attore versatile e talentuoso, che qui riveste i panni di un personaggio dalle tante sfaccettature e in perenne evoluzione. Conosciamo un Lee Jae Ah solare e immaturo, a tratti superficiale ed egoista, che non aspira a diventare Re e che al quale anche il titolo di Principe sembra andare stretto. Osserviamo la sua crescita, lenta e credibile, gli errori, la frustrazione, la vergogna, il modo di reagire che va via via responsabilizzandosi e maturando, lo vediamo sfoggiare un'arroganza di facciata, che poi diventa scudo e poi ancora non basta più, fino alla presa di consapevolezza della necessità di cambiare, di diventare più forte, di farsi carico del pesante fardello che non ha mai chiesto ma che a un certo punto deve scegliere di portare. Il tutto senza mai snaturare la sua natura, lasciando in lui quei tratti caratteriali che lo contraddistinguono sin dall'inizio. Tutto questo portato in scena da un bravissimo attore, espressivo e carismatico ma al tempo stesso incredibilmente profondo. Non è la prima volta che apprezzo i ruoli interpretati da Lee Seung Gi, a cui riconosco la rara capacità di rendere un protagonista affascinante e carismatico pur arricchendolo di sfaccettature che striderebbero con lo stereotipo dell'eroe maschile forte-freddo-autorevole-coraggioso-distaccato. I suoi personaggi - Re Lee Jae Ah compreso - sanno esserlo al momento opportuno, ma sanno anche ritagliarsi dei momenti buffi e divertenti, con spaccati quasi da sit-com, a volte infantili e capricciosi, ma senza mai minare la credibilità o il fascino complessivo del personaggio (mi viene ad esempio in mente l'abbigliamento a dir poco eccentrico in Korean Odyssey o la sfilata delle mille tute dai colori improponibili in Law Cafè... ci fosse stato un altro attore, il protagonista sarebbe probabilmente caduto nel ridicolo). Tanto di cappello quindi a questo attore che riesce ad essere credibile, apprezzabile e soprattutto intenso a 360 gradi (e mi auguro di rivederlo presto in qualche nuova produzione, già che dal 2022 sembra un po' sparito).
La protagonista femminile... Sicuramente è stata caratteristica, sicuramente aveva un taglio insolito e modalità relazionali poco comuni ad altre serie, probabilmente per evidenziare la differenza culturale tra le due parti. C'è qualcosa che però non mi ha convinta fino in fondo: a volte il modo di parlare e l'atteggiamento - più che qualcosa di voluto per sottolineare l'appartenenza a un contesto diverso - mi hanno portata a pensare di avere a che fare con una protagonista parecchio tonta. Certe reazioni ed espressioni erano davvero poco credibili per una delle migliori spie/agenti speciali nordcoreane. Tanto impavida e letale in campo, quanto davvero poco astuta e arguta. La definizione di "ingenua", anche a livello delle relazioni sentimentali, trabocca un po': senza esperienza è una cosa, facile da ingannare al pari di una bimba è un'altro. Nella prima parte sono svariati i momenti in cui la scaltrezza le manca in modo assoluto, ed è davvero stridente vista la caratterizzazione del personaggio.

Ho poi apprezzato molto i personaggi secondari, dal defunto re al segretario capo - figura davvero complessa e di spessore, una di quelle che ho sentito più "vere", - dalla Regina Vedova alla Principessa, al vice comandante delle guardie (Eun Shi Kyung, nonché figlio del segretario capo e che, con la principessa, imbastisce un apprezzatissimo pairing secondario), al cattivo di turno, l'assurdo ma credibilissimo John Meyer.

Rispetto al romance, le scene davvero dedicate sono esigue: pochi i baci, totale censura sulle scene intime - si deduce che ci sono, ma non vengono minimamente accennate - eppure mi sento di dire che la love story è comunque molto emozionante, perchè tra dichiarazioni, battute e battibecchi, giochi di sguardi e sorrisi la chimica tra i due protagonisti sembra riuscire a compensare l'assenza di scene più esplicite.

INIZIO SPOILER!!
Ci sono due cose che non mi aspettavo, una che ho apprezzato e l'altra no: temevo che il tema della fiducia/tradimento sarebbe rimasto come un'ombra tra la coppia per buona parte del drama, invece ho apprezzato che la questione non viene tirata per le lunghe e i dubbi dissipati relativamente alla svelta: ci sono ostacoli sempre maggiori sul loro cammino, ma la fiducia reciproca non vacillerà praticamente mai.
Ciò che invece avrei preferito non ci fosse, è stata la dipartita di Eun Shi Kyung: inizialmente il personaggio mi sembrava un pesce fuor d'acqua, ma con l'entrata in scena della principessa e il delinearsi del secondo pairing l'avevo davvero preso a cuore, anche perchè la coppia era nettamente diversa da quella principale ma altrettanto interessante. Se la morte del precedente re e relativa consorte l'avevo un po' messa in conto fin dai primi episodi (del resto drama si intitola "The King", per cui un protagonista eternamente Principe non avrebbe avuto senso), la triste fine di Shi Kyung sinceramente non me l'aspettavo, per via del pairing secondario che si frantumava e perchè erano state poste le basi anche per lo sviluppo di una sincera amicizia con il Re. Sarò sincera, dopo esserci rimasta di stucco, per un po' ho anche sperato fosse stata una messinscena, fatto spacciare per morto con qualche motivazione e poi fatto ricomparire più avanti. Ci ho sperato fino all'ultimo, quando la principessa accenna all'imminente appuntamento al buio... salvo poi dover accettare la triste realtà e cercare di dare comunque un senso alla scelta di toglierlo dai giochi, sicuramente molto sentita e toccante.
FINE SPOILER!!!

Si poteva sperare in qualcosa di più indimenticabile per quanto riguarda la musica, non ho trovato la colonna sonora che terrò di ricordo nella playlist, ma sinceramente non è poi un problema.

In conclusione, un drama che davvero merita di essere visto, apprezzato e - sicuramente, per quanto mi riguarda - rivisto. Consiglierei la visione anche agli sceneggiatori/registi delle serie attuali, perchè una bella rispolverata di questo gioiello del 2012 li stimoli a riproporre qualcosa dello stesso calibro negli anni a venire, già che la qualità di molte serie proposte ultimamente lascia davvero a desiderare.

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Kingyo Tsuma
0 persone hanno trovato utile questa recensione
feb 22, 2022
8 di 8 episodi visti
Completo 0
Generale 10
Storia 10
Acting/Cast 10
Musica 7.5
Valutazione del Rewatch 10
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I pesci rossi non possono andarsene da soli

Un edit prima di iniziare: oggi ho visto "An Affair" del 1998 di E J-yong, con Lee Jung-jae. Ha moltissime somiglianze con questa serie giapponese, non è possibile che siano mere coincidenze: anche lo stile, il carattere dei personaggi, il finale, la vasca dei pesci… Secondo me l'autrice del manga e la sceneggiatrice si sono ispirate proprio a questo film, ampliando la storia per una serie. Me ne sono accorta verso la metà del film.

È una storia di corna. Tutti tradiscono tutti ed è la più tragica rappresentazione di quanto possa essere disfunzionale il matrimonio inteso come convenzione sociale, come ancora in parte succede in Giappone, quando è una sistemazione economica e sociale per entrambi, spesso combinato dalle famiglie, in una cultura in cui il cittadino deve lavorare e procreare per l’equilibrio della società.

Le mogli sono pesci rossi in bocce di vetro, considerate dai mariti un mero ornamento e semplicemente trascurate, intrappolate socialmente in una situazione da cui non è accettabile scappare. Come spiega la similitudine dei pesci rossi, “non possono andarsene da soli, hanno bisogno di essere aiutati… prima di tutto bisogna osservarli… quando appaiono i sintomi di una malattia, spesso è già troppo tardi…”. In una società in cui il nubilato e il divorzio sono entrambi malvisti, paradossalmente il tradimento è dato quasi per scontato e il protagonista, che accoglie nella sua casa e nel suo letto la donna in fuga dal marito, si considera quasi un benefattore. Anche gli altri uomini, a pensarci.

Tutto il dolore di queste donne può essere riassunto dalla frase che una di loro, depressa, dice al marito, che lavora come un pazzo per garantirle un alto tenore di vita: “Non ti ho sposato per diventare ricca, ma per passare più tempo con te”. Come cantava Mia Martini, “gli uomini ti danno tutto quello che non vuoi”.

A questa miseria relazionale la storia intreccia l’altra grande sofferenza della posizione sociale, simboleggiata dal piano del condominio dove tutti abitano. Il primo episodio inizia con la festa di compleanno della coppia “migliore”, che abita al 43° piano e ha invitato solo quelli dal 30° piano in su. Relazionalmente invece sono la coppia peggiore: lui è un traditore seriale, la maltratta e addirittura le mette le mani addosso.

La serie è quasi perfettamente suddivisa tra trama orizzontale e trame verticali. Ogni episodio porta avanti la storia insensata tra una 49enne sposata scappata di casa e un 33enne che la ospita nella sua mansarda sopra al negozio di pesci rossi, e nel contempo racconta l’infelicità di una delle altre coppie, mostrando la crudezza bestiale di rapporti sessuali infedeli, colpevoli e prepotenti. Ognuna delle mogli subisce un diverso tipo di costrizione: il marito la obbliga ad avere rapporti con un altro, oppure la tiene come terzo incomodo nella convivenza con la madre/suocera, oppure la rifiuta perché non vuole figli… Tutte sono ugualmente invisibili e trascurate, tenute lì come un pesce rosso in una boccia, appunto. E tutte si vendicano e si realizzano andando a letto con un altro, spesso anche lui sposato.

Come in questo dialogo tra due amanti, entrambi sposati:
LUI: La propria moglie è la creatura meno desiderabile.
LEI: E quale sarebbe la più desiderabile?
LUI: La moglie di un altro.

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Mr. Sunshine
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da Sku
ott 15, 2024
24 di 24 episodi visti
Completo 0
Generale 9.5
Storia 10
Acting/Cast 9.0
Musica 9.0
Valutazione del Rewatch 8.0

Imponente affresco storico

Imponente drama storico sulla perdita dell’indipendenza coreana e conseguente annessione giapponese nei primi anni del secolo scorso. Nello sfondo storico si intrecciano le vicende dei vari personaggi principali dei quali seguiremo l’evolversi nel tempo.
Un ragazzino fugge negli Stati Uniti dopo lo Shinmiyangyo del 1871, Farà ritorno in Corea qualche anno più tardi come ufficiale dei marines. Durante la sua permanenza conoscerà la nobile Go Ae-shin che fa parte di un movimento ribelle.
Nel frattempo i giapponesi inizieranno dapprima a considerare la Corea come loro protettorato per poi infine annetterla nel 1910.
Serie bellissima ma non semplice, ventiquattro episodi di oltre settanta minuti ciascuno (sostanzialmente dei piccoli film) possono davvero mettere alla prova. Sarà facile passare dalla risata alla lacrima in pochi minuti.
Tuttavia la bellezza dei costumi, della fotografia e delle scenografie la rendono davvero notevole. Così come la caratterizzazione dei personaggi tra cui lo strepitoso Goo Dong Mae uno dei migliori personaggi mai scritti in un drama.
Serie che consiglio decisamente anche se alla fine l’unica cosa chiara sará che coreani e giapponesi non si amano (non è vero sará chiarissimo anche il resto)

“Gun, glory, sad ending”

Voto 9,5

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Vincenzo
0 persone hanno trovato utile questa recensione
ott 27, 2024
20 di 20 episodi visti
Completo 0
Generale 8.5
Storia 8.0
Acting/Cast 10
Musica 8.0
Valutazione del Rewatch 8.0
Nella serie coreana VINCENZO, un consigliere della mafia (nato in Corea e poi adottato da un boss italiano) torna a Seul per recuperare un tesoro nascosto nel sotterraneo di un palazzo. A sbarrargli la strada c’è un’azienda coreana che definire criminale è poco… e un gruppo di condomini molto originali.  Volevo capire perché i coreani avessero scelto come protagonista proprio un mafioso italiano, se avessero qualcosa di intelligente da dire in materia.
Il risultato è che mi sono divertita a guardare questo kdrama fino alla fine.
Ma ho dovuto prendere atto del fatto che gli autori abbiano chiamato in causa la mafia senza avere la minima idea di che cosa stessero parlando.
L’immaginario di riferimento è più che altro il film Il padrino. La mafia è evocata come un’entità tra il mitologico e il fiabesco. Il consigliere mafioso protagonista è un uomo intelligente, affascinante, divertente, che da un lato persegue i suoi interessi, anche spargendo sangue a volontà; ma dall’altro, chissà come, riesce a conservare intatto il suo buon cuore e il suo senso di giustizia. Il risultato è surreale.

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My Calorie Boy
0 persone hanno trovato utile questa recensione
nov 10, 2024
30 di 30 episodi visti
Completo 0
Generale 9.0
Storia 8.5
Acting/Cast 9.0
Musica 7.0
Valutazione del Rewatch 7.5

Dramma scolastico dolcissimo.


Un dramma scolastico con tutti i vari cliché del genere ma che però piace sempre proprio per quelle dinamiche. Storia di ragazzini alle prese con il primo amore che manco riconoscono ma che si trasformerà nel amore quello grande del per sempre. Tra esami verifiche e sport si formerà una bella coppia di amici che però dovranno anche affrontare un po' di problemi più grandi di loro che metterà alla prova il loro rapporto,ma per fortuna avrà il finale giusto.Si dovrà aspettare tanto per il lieto fine e un bacio ma ci sta.
Una visione scorrevole e piacevole.

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Jang Ok Jung
0 persone hanno trovato utile questa recensione
mar 20, 2020
24 di 24 episodi visti
Completo 0
Generale 8.0
Storia 8.5
Acting/Cast 9.0
Musica 8.0
Valutazione del Rewatch 4.5
Volevo scrivere una recensione su questo drama perché non mi pare ve ne siano altre in italiano su My Drama List e perché, secondo me, non ha ricevuto un meritato riconoscimento dagli spettatori.
Io ho trovato la serie avvincente, emozionante e capace di far prendere vita egregiamente a questi personaggi storici. La storia, quella vera, quasi sicuramente potrà essere stata diversa rispetto a quella raccontata nel drama ma la bellezza di una serie, secondo me, risiede nel riuscire a presentare una trama credibile e, grazie ad attori talentuosi, dei personaggi altrettanto verosimili.
Da questo punto di vista con Jang Ok Jung è stato fatto un egregio lavoro. Tutti i componenti del cast sono stati magnifici e sono visibilmente cresciuti nel mentre che il drama andava avanti. Kim Tae Hee, dopo i primi episodi in cui la trovavo incerta, è riuscita a catturarmi come in nessun altro suo drama e Yoo Ah In non ha bisogno nemmeno delle mie parole di lode siccome anche i muri sanno quanto sia bravo. Ma le vere protagoniste in questo drama sono le donne: la regina vedova, la regina madre, la regina In Kyung, la regina In Hyun, la concubina Choi Suk Bin, la madre di Jang Ok Jung e tutte le dame di corte. Donne forti, donne vissute in un epoca in cui forse eri costretta ad esserlo forte, donne non cattive, non buone, semplicemente umane, con i loro valori, le loro convinzioni e i loro sentimenti.
Un messaggio del drama è che a volte la vita ci mette di fronte a scelte e noi dobbiamo intraprendere una strada che non sarà mai completamente giusta o sbagliata; a fare la differenza sono le nostre motivazioni. Sono quelle che fanno la persona.
Qui la motivazione che muove le azioni della protagonista è solo una: l'amore. Un'amore indissolubile, di quello che noi donne siamo in grado di donare in maniera incondizionata.
Non voglio stare qui a dire che questo è un drama perfetto e adatto a tutti perché non è così ma secondo me, tra tanti drama storici, è uno di quelli che vale davvero la pena vedere.
Non è un drama dal finale lieto se è questo che cercate, ci tengo a dirlo; d'altronde penso lo sappiate già visto che la storia di questi personaggi è stata riproposta in più di una serie coreana.
Sicuramente è un drama che potrà insegnarvi tanto se riuscirete a leggerlo nel modo giusto.

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Ending Again
0 persone hanno trovato utile questa recensione
mar 10, 2024
12 di 12 episodi visti
Completo 0
Generale 5.5
Storia 6.0
Acting/Cast 7.0
Musica 8.0
Valutazione del Rewatch 1.0
Di base la storia sarebbe anche carina ma l'ho trovata troppo raffazzonata, incollata alla belle e meglio. Ci sono tantissimi flashback della prima relazione di FL ma non rafforzano la sua backstory e le sue scelte, poichè vengono a noia. I due protagonisti insieme a volte sono carini, altre la chimica tra i due non si avverte nemmeno. Non so, direi perfetto per chi non ha tempo, da vedere una sola volta però e poi mai più.
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Descendants of the Sun
0 persone hanno trovato utile questa recensione
mag 13, 2024
16 di 16 episodi visti
Completo 2
Generale 8.5
Storia 8.5
Acting/Cast 10
Musica 7.5
Valutazione del Rewatch 7.5

Un film che ho amato e che rivisto mi ha fatto vedere i suoi limiti e abbassare il punteggio

Riguardandolo mi sono accorta che la prima immagine è quella del cielo stellato visto prima nella sua immensità e poi attraverso i fori che i proiettili hanno trapassato il casco di un soldato, sicuramente ucciso ... ecco, questa prima immagine ha in sé una potenza di comunicazione che pervade la serie che sto per riguardare.
Tutto l'universo è per l'essere umano, per il singolo uomo. Tutto è per la felicità del singolo, ma per affermarla bisogna lottare, mettere in gioco la propria vita e i propri talenti in qualsiasi campo si operi.
A differenza della maggior parte dei film occidentali in cui l'uomo deve autocensurare la sua potenza virile, la sua forza e la sua differenza dalla donna, finalmente delle storie d'amore nelle quali la donna, con diverse sfaccettature, è femminile, pronta all'accoglienza e alla cura dell'altro, che sia il proprio innamorato o semplicemente qualcuno che ha bisogno di essere accudito, e l'uomo è forte, generoso, disposto a dare la vita per il bene di coloro che ama e soprattutto a usare la forza contro i prepotenti e nella lotta contro il male.
Nel rewarch ho colto la prolissità e l'inconsistenza di alcuni personaggi che non cito per non spoilerare, sinceramente le scene lunghissime di lacrime e singhiozzi mi fanno premere il pulsante che le supera velocemente ... soprattutto tutti questi bravissimi attori ... ma perché li fate piangere come delle fontane ... ?? Quindi da 10 ho portato a 8,5 il punteggio.
Tolte un po' di scene con frasi da "baci Perugina", nel complesso, storie raccontate bene, con bellissima fotografia, bravissimi attori, grazie ai traduttori.

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Koi wa Tsuzuku yo Doko Made mo
0 persone hanno trovato utile questa recensione
mar 17, 2024
10 di 10 episodi visti
Completo 0
Generale 5.5
Storia 6.5
Acting/Cast 7.0
Musica 6.0
Valutazione del Rewatch 2.0
I jdrama non mi hanno mai deluso nonostante ne veda pochi, ma questo proprio non mi è stato simpatico. La storia di per sè è carina ma la protagonista non mi è mai andata a genio. Anzi il suo costante scusarsi per ogni minima cosa, anche che non veniva combinata da lei, mi faceva alzare gli occhi al soffitto. Non è che non possano esistere personaggi immaturi/stupidi, ma almeno fatemela maturare nel corso del tempo! Invece no, rimane tonta come all'inizio, fa sempre gli stessi identici errori anche se dice di volersi migliorare. La storia d'amore poi non mi ha entusiasmata perchè l'ho trovata finta. E anche qui mi spiace dirlo ma quand'è che ML si innamora di lei? Pare accettare la relazione solo per via di una promessa e non perchè lo vuole davvero. Avrei voluto anche che fosse stato dato più spazio alle altre coppie che stanno invece al margine del drama. Le uniche cose che mi sono piaciute sono i casi medici e come sono stati trattati.
So che è la trasposizione di un manga ma non so come sia quello perchè non l'ho mai letto, quindi non posso fare paragoni. Nel complesso se l'avessi visto agli inizi della mia passione drama forse l'avrei apprezzato di più ma allo stato attuale è un no.

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Night Watchman's Journal
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da GeeJay
set 25, 2020
24 di 24 episodi visti
Completo 0
Generale 7.0
Storia 7.5
Acting/Cast 7.0
Musica 9.0
Valutazione del Rewatch 3.0
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Non mi ha convinta

Non sono mai stata una fan dei drama soprannaturali, per cui ci ho messo un po' a decidere se vedere questo oppure no. Ma mi era piaciuto l'attore protagonista in altre serie, e quindi mi sono lanciata nell'impresa.

A parte qualche esagerazione, l'elemento fantasy ė accettabile, per cui ho visto tutte le puntate senza lamentarmi.

In realtà non é così male, ma ė davvero un continuo "faccio", "salvo il mondo", "Sadam ti sconfiggo", "mi vendico"...e poi? Di continuo siamo da capo: lei si fa prendere ogni volta come una pera, la tipa in fissa con Rin ė praticamente inutile, sanno che Sadam ė in giro ma non prendono provvedimenti...cioè parecchio buttato lì più volte il tutto.

Mi pare che ci fossero le potenzialità per un drama migliore.
É anche vero però che alla fine due lacrimoni mi sono venuti, quando il re ha capito che Rang era la mamma. Quindi penso che almeno lui trasmettesse qualcosa.

Ho apprezzato Moo Seok, ok, magari più l'attore che il personaggio, mentre mi aspettavo di più da Sang Heon. Sadam, pazzo totale. Bravo l"attore direi. Di Do Ha ho già detto, proprio ameba.

Mi ė piaciuta la musica. Forse quella più rock non c'entrava molto a volte ma ė il mio genere preferito, quindi ok lo stesso.

Finale un po' così così, ma ho visto di peggio in questo senso.

Non penso che sarà tra i miei rewatch, ma 7 lo dò.

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Hospital Playlist
0 persone hanno trovato utile questa recensione
mag 13, 2024
12 di 12 episodi visti
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Generale 10
Storia 10
Acting/Cast 10
Musica 10
Valutazione del Rewatch 10

tra i miei preferiti

Nel kdrama HOSPITAL + PLAYLIST cinque medici sui 40 anni, ognuno con una specialità diversa, amici fin dai tempi dell’università, si ritrovano a lavorare nello stesso ospedale. E lo trasformano in un luogo straordinario. Che cos’è l’amicizia. Così dovrebbero comportarsi i medici. Soprattutto un medical film dove respiri umanità, umorismo, impegno e leggerezza.
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The King and the Clown
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set 23, 2023
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Generale 8.5
Storia 9.0
Acting/Cast 9.0
Musica 7.0
Valutazione del Rewatch 8.0

Inusuale, "antico" ma godibile

Tenuto conto che si tratta di un film che ha quasi vent'anni, girato in Corea, tanto di cappello. E' ovvio che non può essere paragonato ad un'opera dei giorni nostri.
Un Lee Joon Gi ancora in boccio, ma che già prometteva quel che ha poi mantenuto, e anche tutto il resto del cast ha funzionato alla grande. E' normale che nella lunghezza di un film si perdano molte sfumature, la storia si sarebbe forse potuta migliorare con un breve drama, ma anche così è stata soddisfacente.
Forse un po' oscuro e sospeso il finale, in linea con le ultime inquadrature che vedono i protagonisti sospesi per aria.
Un'ottima visione, per me.

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Big Mouse
0 persone hanno trovato utile questa recensione
nov 20, 2022
16 di 16 episodi visti
Completo 0
Generale 9.5
Storia 9.5
Acting/Cast 10
Musica 9.0
Valutazione del Rewatch 10

One of the best drama of 2022

Ieri sera ho terminato la visione di BIG MOUSE e posso affermare senza dubbio che è uno dei più bei drama che ho visto nel 2022.
Ho amato tutto di questo drama: mi ha fatto ridere, piangere, trattenere il fiato ed emozionare.
Tutto il cast, dai personaggi principali a quelli secondari, è stato strepitoso e perfetto. Ma Jong-suk ha recitato una spanna sopra gli altri, dimostrando ancora una volta di essere un l’attore straordinario e pieno di talento.
La storia è avvincente e ben sviluppata anche se ho trovato il finale un po’ troppo frettoloso. Questa piccola pecca non toglie nulla alla bellezza di questo drama.

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