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  • Genere: Donna
  • Località: Italy
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  • Data di Registrazione: aprile 17, 2022
Completo
Mengfei Comes Across
0 persone hanno trovato utile questa recensione
giu 2, 2022
36 di 36 episodi visti
Completo 0
Generale 7.0
Storia 7.0
Acting/Cast 8.0
Musica 7.0
Valutazione del Rewatch 6.5

Sit com in salsa antica Cina

Più ancora di molti altri, si tratta di un drama peso piuma. Inizialmente pensavo si trattasse di uno slice of life ma, nel progredire degli episodi, mi sono resa conto che è praticamente una sit com. Mancano solo le risate a scena aperta, e per fortuna. Sostanzialmente l’azione si svolge per il 99% a palazzo, e di questo 99%, per buona parte nelle stanze del gruppo di consorti ultra-secondarie che formano la cricca della protagonista.

Si ride parecchio, a tratti anche fragorosamente, specie nella prima parte della serie. Inizialmente si ha, per quanto lento, uno sviluppo della trama, che vede la protagonista Meng attrarre, suo malgrado, l’attenzione dell’imperatore. Cosa ancor più grave, dal suo punto di vista, comincia ad esserne attratta pure lei. Siccome vuole evitare il rischio di essere perseguitata dalle altre consorti più favorite, l’evolversi della situazione non può che allarmarla e far sì che cerchi di opporvisi con ogni mezzo.

Poi, come spesso accade, si è cercato di allungare troppo il brodo. Lo sviluppo della relazione fra il monarca e Meng ha cominciato a stagnare e si sono susseguiti diversi episodi di puro filler, che hanno esplorato le vicende di buona parte dei protagonisti secondari, mettendo in freezer la coppia principale, che non è più stata scongelata nemmeno nel finale. Non è che un sorriso e tenersi a braccetto siano una dichiarazione molto audace, via.

Questo tradimento dello spettatore non mi è andato giù. Dopo 36 puntate avrei almeno voluto vedere i due protagonisti formare una coppia più dichiarata. Diavolo, sono sposati da un’eternità e si amano, forse si sono scambiati non so se uno o due baci, la relazione resta completamente platonica. Di più, benché in principio si vedesse il monarca scegliere le targhette delle compagne per la notte, si ha l’impressione che poi la passassero a giocare a scacchi. Non ci sono bambini, le consorti non gli interessano e nemmeno nell’ultima puntata il poverino va a segno.

Questo per dire che è una commedia, sì, ma non molto romantica. Per quello che han fatto vedere, una decina di episodi in meno non avrebbero guastato. Non mancano i lati positivi. E’ stato bello vedere lo sviluppo della sorellanza delle quattro consorti che abitano il cortile secondario. Il cast ha lavorato molto bene, in linea col tono dell'opera. Come già detto, gli sviluppi della prima metà sono stati piacevoli e molto divertenti. Gli ambienti sono gradevoli e così i costumi, le musiche azzeccate. Mi è piaciuta moltissimo l’opening. Da segnalare l’uso svergognato di terminologie e concetti moderni e addirittura l’apparizione di Cesare (Giulio?). I vari episodi filler non sono stati comunque sgradevoli e tutto sommato si arriva alla fine senza troppa noia, seppure un po’ delusi dal poco tempo dedicato alla coppia principale.

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Completo
Love Better Than Immortality
0 persone hanno trovato utile questa recensione
giu 2, 2022
40 di 40 episodi visti
Completo 0
Generale 7.5
Storia 6.5
Acting/Cast 9.0
Musica 8.0
Valutazione del Rewatch 5.0

Ottima coppia di attori, storia meh.

La serie si regge unicamente sulla bellezza e soprattutto sulla performance dei due attori principali. Il terzo incomodo, non so se per direzione registica, personaggio, o qualità sue, pur se carino è di un legnoso da paura. Le spalle fanno un lavoro dignitoso, ma le loro storie sono prive di qualunque attrattiva, mero noioso contorno che si aspetta finisca per tornare alla coppia principale.

In realtà, è priva di attrattiva e di qualsiasi suspense praticamente l’intera trama. Quello che ha, in abbondanza, è ripetitività, assurdità, salti e buchi, situazioni e comportamenti illogici a iosa. I personaggi si comportano spesso in modo tale che ti viene da dire: ma sul serio? Specialmente la FL è stata caratterizzata in maniera così antipatica che per una volta ci si trova a sperare che il ML la mandi a quel paese. E poi che ce la mandi anche l'altro. Il fatto che, a parte nei primi episodi, non abbia neppure una rivale, non aiuta. Ne hanno fatto il catalizzatore degli eventi, ma la reazione chimica ha fatto flop.

Tutta la storia è giocata sull’indecisione della FL tra i due protagonisti, sulla sfondo di una presunta lotta fra il bene e il male portata avanti da fazioni opposte, e della denuncia dell’ipocrisia e avidità imperanti. Chi più predica peggio razzola, e la cosa purtroppo si applica anche alla protagonista. Zhao Lu Si ha interpretato benissimo la parte che le hanno affidato. Peccato che il suo personaggio sia eminentemente antipatico, specie nel proseguire delle vicende, per cui non si riesce a provare molta empatia per lei.

Molto meglio va a Li Hong Yi, che ha interpretato Qiu Yue, personaggio carismatico e complesso, e visibilmente molto innamorato. La mimica facciale che è riuscito a produrre, le sue micro espressioni, i suoi sguardi, sono qualcosa di sublime. Posso dire di essere arrivata alla fine di questi 40 lunghissimi episodi (e sono pure di lunghezza leggermente inferiore alla media!) solo ed esclusivamente per lui.

La Chun Hua di Zhao Lu Si viene dal futuro e rinuncia all’immortalità per provare il vero amore, che sarà il primo uomo che vedrà al risveglio, e da lì si svilupperà il fraintendimento che durerà per la maggior parte dal drama. Ma anche quando verrà chiarito, la sua attitudine non migliorerà. E' vero, viene spesso ingannata da uno e passata in secondo piano dall'altro, ma è troppo prona a cambiamenti di idea repentini e credula delle fandonie altrui. Pretende il vero amore e di essere trattata bene, ma lei cosa fa? Personaggio bocciato, come già detto. Il fatto poi che l’abbiano fatta venire dal futuro in un prologo di un paio di minuti non è minimamente sfruttato, è una informazione iniziale posticcia. Se avessero usato che so, una leggenda, una maledizione, un qualche oggetto magico per farla addormentare e risvegliare, il risultato sarebbe stato uguale. Forse migliore, visto che non ci mostrano alcuno choc o disadattamento culturale!

La produzione è visibilmente a basso budget. Le comparse sono ridotte al minimo e i costumi e le ambientazioni sono relativamente pochi e non particolarmente sontuosi, e ci può anche stare. Non sarebbe un problema, come ho già detto diverse altre volte, se ci fosse sostanza nella storia. Che però abbiamo visto latitare. Il commento musicale però è gradevole e non troppo invadente e le voci si ascoltano volentieri.

Il finale, per mio gusto, è pseudo soddisfacente. Per conto mio, è raffazzonato come gran parte della storia, ma, insomma, chiude la vicenda.
Se mai faranno una seconda stagione, dubito che la guarderò.

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My Heroic Husband
0 persone hanno trovato utile questa recensione
mag 21, 2022
36 di 36 episodi visti
Completo 0
Generale 10
Storia 10
Acting/Cast 10
Musica 9.0
Valutazione del Rewatch 9.0

Ottimi attori per un drama avvincente

La trama è già efficacemente riassunta in scheda, per cui non mi soffermerò.
Occorre prima di tutto sottolineare che la storia ha un finale soddisfacente e potrebbe perfino ritenersi conclusa così com’è. In realtà gli ultimi minuti ci fanno capire che la vicenda continua, e possiamo solo sperare che ne facciano una seconda stagione, possibilmente con gli stessi attori. Già, gli attori. Sono in gran parte gli stessi di Joy of Life, e hanno fatto un ottimo lavoro. Il protagonista Guo Qi Lin è un classico esempio di attore poco appariscente, di media bellezza, di fisico comune e neppure troppo alto. Nulla di cui scrivere a casa, vero? Eppure è lui a reggere gran parte della serie, una vera prova d’attore sia nelle parti comiche che in quelle tragiche. E’ il vero mattatore del drama, che si concentra molto sulla sua abilità di uscire indenne da situazioni apparentemente insostenibili.
Il secondo attore che voglio segnalare è Liu Guan Lin, il caratterista che interpreta il cugino acquisito del protagonista. Un vero comico nato, le sue smorfie e i suoi manierismi sono impagabili.
La serie nasce come commedia brillante e nelle prime puntate si ride parecchio, ma veramente tanto. Ha un po’ le stesse premesse di The romance of Tiger and Rose, con lo scambio di ruoli di potere tra i mariti e le mogli. Ma ben presto ci si rende conto che non è solo su questo che si basa il drama, e cominciano intrighi politici, indagini, lotte e battaglie. La seconda parte dello show non è più molto allegra e anzi, ha momenti piuttosto tragici. Sospetto che la seconda serie, se e quando la faranno, sarà ancora incentrata su lotte di potere. Non che la cosa sia da disprezzare: durante tutta la durata del drama ci sono stati ben pochi momenti di noia. Forse hanno tirato un po’ troppo in lungo l’arco all’interno della città occupata dai banditi: un paio di episodi in meno non avrebbero guastato, ma anche così si arriva alla fine senza fatica e col distinto desiderio di passare subito alla seconda serie. Che, ahimè, purtroppo ancora non c’è.
Se in un drama cercate un cast di attori giovani e avvenenti, questa serie non è per voi. Ma se vi piacciono gli intrighi, conditi con un po’ di azione e qualche risata, siete nel posto giusto.

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Medical Examiner Dr. Qin
0 persone hanno trovato utile questa recensione
mag 21, 2022
20 di 20 episodi visti
Completo 0
Generale 10
Storia 10
Acting/Cast 10
Musica 9.0
Valutazione del Rewatch 9.0

Crudo, che cattura.

Ve lo dico subito: non è una serie per deboli di stomaco. I primi due episodi, e almeno un altro più avanti, sono molto disturbanti. Sconsigliata in assoluto la visione durante (o anche dopo, in casi limite!) i pasti. Si ha a volte l’impressione che abbiano volutamente ecceduto nel realismo.
Detto questo, una serie magnifica, con tanti enigmi da risolvere, e che vengono risolti relativamente in fretta. Una bella sceneggiatura, un bel commento musicale, un bel gruppo di attori. Zhang Ruo Yun è magnifico e magnifico nella parte del protagonista. Adoro i bei tenebrosi che si fanno sciogliere a poco a poco... I suoi comprimari, specie Jiao Jun Yan, formano un trio dalle dinamiche molto divertenti ma, all’occorrenza, anche molto serie.
La protagonista è una donna forte, che riesce a farsi valere in un mondo di uomini, lo si vede sin dalle primissime puntate. I suoi colleghi dovranno ricredersi ben presto sulle reali capacità di questo donnino solo apparentemente inadatto a certi ruoli!
Le storie che vengono presentate vertono su crimini che riguardano spesso situazioni familiari molto tristi ma, essendo intercalate con scene divertenti delle interazioni dei tre moschettieri, il tutto non risulta troppo pesante.
E’ interessante tutta la spiegazione scientifica che ci viene fornita durante le autopsie, molto realistica, suppongo, così come i cadaveri… forse anche un po’ troppo realistici, come detto prima. C’è forse un po’ di conduzione un po’ troppo “leggera” di certe indagini, altre volte non si comprende bene quale possa essere la reale situazione delle leggi. Non dimentichiamo che siamo in Cina, ed è normale che molte cose siano diverse dall’Italia o dall’America… Ma stiamo cercando il pelo nell’uovo.
Quello che non bisogna aspettarsi è un’evoluzione amorosa. Per quanto il collega poliziotto cerchi di mettere insieme il dottore e l’assistente, non vedremo nulla di romantico. Forse lo tenevano in serbo per ulteriori stagioni? Quella che vediamo invece è l’evoluzione di una stretta amicizia, molto piacevole e scanzonata.
Pare che ci siano due sequel, ma girati con attori diversi, e che non sono all’altezza di questo drama. Peccato.

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Princess at Large
0 persone hanno trovato utile questa recensione
mag 17, 2022
12 di 12 episodi visti
Completo 0
Generale 7.0
Storia 7.0
Acting/Cast 7.0
Musica 7.0
Valutazione del Rewatch 6.0

Insipido

La storia è trita e ritrita, senza alcun volo di fantasia. La totale assenza di pathos, suspense e di colpi di scena e un finale aperto e poco chiaro non aiutano, ma ci sono le stagioni successive.
La produzione è a basso costo, per cui non ci sono grandi ambientazioni e/o costumi. La musica è dignitosa, ma poco di più. Il cast è ristretto e non particolarmente abile nel rappresentare emozioni. L'unica che si salva è la protagonista, che almeno mette un po' di brio nel suo personaggio. Gli altri o sono piatti come un'asse da stiro o vagamente caricaturali, con la lodevole eccezione del principe obeso al quale hanno affidato la parte pseudo comica dell'arrapato viscido e affamato perenne, solo per poi sbatterci in faccia che in realtà è un povero di spirito mal cresciuto dalla madre. Se la parte la davano a una persona più in linea era meglio. Questo body shaming è nauseante.
A parte ciò, il protagonista l'ho già visto come spalla nel Romanticismo di Tiger & Rose, e già allora non mi era piaciuto affatto. Ha un bel visino da bambolotto e delle misure da gigante, ma in quanto a recitazione non ci siamo proprio: melenso e fisso, quando non è fisso e melenso.
Insomma, ho finito la stagione per forza d'inerzia ma a questo punto prima di iniziare la prossima ci penso bene: sono sicura che in giro c'è di meglio.

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Oops, My Heart is Beating
0 persone hanno trovato utile questa recensione
mag 15, 2022
24 di 24 episodi visti
Completo 0
Generale 8.0
Storia 8.0
Acting/Cast 9.5
Musica 7.0
Valutazione del Rewatch 6.5

Produzione a basso costo ma che intrattiene

Cast molto ristretto e ambientazioni e costumi minimalisti ma, per il resto, una onesta produzione di intrattenimento.
La storia è accattivante, pur se non priva di illogicità e ingenuità. Alla fine si formeranno tre coppie, forse in effetti qualcuna di troppo, viste le premesse. La musica non è particolarmente godibile, e a tratti anche invadente.
I due protagonisti principali mi sono piaciuti molto. Soprattutto, forse perché si tratta di una produzione a basso budget con un cast non particolarmente famoso, non sono stati editati tutti i difettucci fisici sul loro viso. Ho visto brufoli, cicatrici, imperfezioni varie, il che ha reso tutto molto più umano. Mi è piaciuta la recitazione spumeggiante di lei e quella molto più riservata di lui. Menzione di disonore, però, per le falsissime risate dei cattivi. Non so perché insistano a far sghignazzare i malvagi: serve solo a renderli ridicoli.
Guardato tutto d'un fiato, me lo sono goduto proprio. Non manca di umorismo e, anche se sono presenti diversi momenti tragici, la produzione resta comunque di stampo molto leggero. Non si dilunga troppo e intrattiene piacevolmente.
In definitiva, un onesto prodotto di piacevole intrattenimento.

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Oh! My Sweet Liar!
0 persone hanno trovato utile questa recensione
mag 8, 2022
29 di 29 episodi visti
Completo 0
Generale 8.0
Storia 8.0
Acting/Cast 9.5
Musica 8.0
Valutazione del Rewatch 7.0

Drama leggero di buoni sentimenti

Là dove gli attori, per quanto non stellari, lavorano molto bene, riescono perfino a farti dimenticare una storia poco credibile, che peggiora con l'andare degli episodi. I colpi di scena sono pochi e abbondantemente telefonati (tranne quello che riguarda il pendente), i cattivi si svelano abbastanza presto e si erano già capiti pure da molto prima. E se qualcuno si redime alla fine, il Great Vile Boss è semplicemente ridicolo nella sua idiozia, a maggior ragione perché interpretato da una maschera abbondantemente (mal) ritoccata. Con un viso così, non potrebbe che fare la parte del cattivo, ma purtroppo gli hanno assegnato una sceneggiatura ridicola. La cugina psicopatica è molto più cattiva di lui!
Insomma, un normale prodotto di intrattenimento, dal quale non dobbiamo aspettarci una trama troppo plausibile. Il focus è più sui buoni sentimenti, anche se a volte diventa un po' troppo stucchevole. Menzione d'onore per i combattimenti, che non sono esagerati, e resi abbastanza bene. La musica si difende, i costumi anche, le ambientazioni sono carine e curate.
Piacevole da guardare una volta, anche se con i normali cliché "dramatici", ma non così allettante all'idea di rivederlo.
In una parola, onesto.

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Forever and Ever
0 persone hanno trovato utile questa recensione
mag 4, 2022
30 di 30 episodi visti
Completo 0
Generale 9.5
Storia 9.5
Acting/Cast 10
Musica 9.0
Valutazione del Rewatch 8.5

Piacevole romantico, non privo di momenti bui

La naturale prosecuzione di One and Only riesce a fare un lavoro decisamente migliore rispetto, ad esempio, al sequel di Scarlet heart. Ero molto, molto prevenuta nei confronti di Forever and ever, memore dell'orribile Scarlet heart 2. Non sono una fan dei sequel moderni di un drama antico. Invece sono stata piacevolmente sorpresa.
In verità, forse anche a causa della solita censura, non è che i momenti "sequel" siano poi così abbondanti. E' un drama che, tolti i riferimenti al passato, starebbe benissimo in piedi anche da solo. E' bello sapere che i due piccioncini sono finalmente insieme dopo aver tanto sofferto nella precedente vita, ma non è fondamentale.
La storia in sé è molto gradevole, pur se a tratti difficile da seguire per le complesse relazioni familiari. Confesso che a un certo punto ho rinunciato a capire chi fosse figlio di chi. Ci sono alcuni momenti un po' lenti, ma rimangono nei limiti della sopportabilità, e del resto la sceneggiatura è molto piacevole e, pur non essendo frenetica, tiene ancorati alla sedia meglio del Bostik. L'unico appunto che potrei fare, volendo cercare il pelo nell'uovo, è che, specialmente la protagonista, si finisce troppo spesso all'ospedale. Ma è il pelo nell'uovo, appunto. Da segnalare che, specie dopo la metà del drama, si verificano diverse circostanze tragiche. Non è una commediola romantica tutta rose e fiori, i personaggi avranno da soffrire, chi più, chi meno.
La musica è ben abbinata alle scene che commenta e sicuramente aggiunge pathos a molte scene. Costumi e ambientazioni sono curatissimi e molto belli.
Ma quest'opera è anche e soprattutto un drama di attori. A partire dalla coppia principale (splendidi!) passando per tutti i comprimari e secondari, va in scena un cast veramente eccezionale. Standing ovation per Allen Ren, il cui unico minus è che non sa sorridere a bocca aperta.
Non so più cosa lodare. Ci sono alcuni difettucci, come già detto, che mi impediscono di assegnare il massimo dei voti, ma è una serie che ho guardato tutta d'un fiato e di cui già sento la mancanza.

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Completo
Manner of Death
0 persone hanno trovato utile questa recensione
apr 25, 2022
14 di 14 episodi visti
Completo 0
Generale 7.5
Storia 6.5
Acting/Cast 9.5
Musica 8.0
Valutazione del Rewatch 6.5

Coppia bollente, storia tiepida.

Partiamo dai lati positivi: sono donna e parlo degli attori. D'altronde le attrici sono pervenute poco.
La coppia principale ha una chimica che da sola reggerebbe un laboratorio farmaceutico. Pur senza scadere nel pornografico, ci sono state alcune scene che avrebbero risvegliato la libido di un morto sotto bromuro. Abituata come sono ai casti bacetti etero stile asilo dei drama cinesi, sono stata piacevolmente scioccata da questa ventata di ormoni. Questi due sanno recitare, e non solo uno fra le braccia dell'altro. C'è poi una serie di begli uomini e ragazzi, alcuni in divisa aderente, primo fra tutti l'ispettore M, che sanno come farsi guardare, e recitano neanche male. La musica è piacevole e ben adatta a ciò che scorre sullo schermo.
La relazione fra due uomini viene presentata così come lo si potrebbe fare per una etero: è esclusiva, ha gli stessi problemi di una etero. Punto d'onore.
Ma: la storia in sé è di un'ingenuità spiazzante. Le prime puntate sono molto coinvolgenti, cresce la tensione, il mistero si infittisce, ci poniamo più domande delle risposte che otteniamo. Però, andando avanti, ci si rende conto di guardare un poliziottesco stile anni 70/80, pieno di incongruenze, assurdità, deus ex machina e così via.
D'accordo che siamo in una cittadina di campagna, ma nessuno pare aver mai sentito parlare di impronte digitali, queste sconosciute. Un corpo viene issato per mezzo di una corda fine, e le mani dell'omicida non presentano segni. Mani di latta. Non mi è rimasto molto chiaro neanche come sia avvenuto il filmato della morte dell'impiccata. E così via, tra indagini ridicole e colpi di scena talmente telefonati che potevamo leggerli su Facebook una settimana prima. Perfino quello, dolcissimo, dell'ultimo episodio. Tutti i cattivi, i finti buoni, i finti cattivi sono ampiamente riconoscibili molto prima che ci venga detto dal proseguire della storia.
No, non ci siamo. L'ho visto, e anche volentieri, fino alla fine, ma solo per vedere come finiva e, soprattutto per i due caramelloni della coppia principale. E' il primo drama thai che guardo e non posso dire di esserne pienamente soddisfatta. Ma ho perdonato tanto proprio per loro, la splendida coppia che regge l'intero drama sulle spalle. E che spalle!

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Just an Encore
0 persone hanno trovato utile questa recensione
apr 24, 2022
31 di 31 episodi visti
Completo 0
Generale 8.5
Storia 8.0
Acting/Cast 9.5
Musica 8.0
Valutazione del Rewatch 8.0

Happy ending but...

... a little meh. The last episode was really bad. Nothing was explained for the main couple, I was really: WTH am I watching?
But overall a good honest school romance. I'm female, so I don't really mind the actresses, but I liked ML a lot. Ding Yuxi is a handsome man but, more importantly, he's a very good actor. His smile lights your monitor and your day. His sad face is like a knife in your heart. I don't know if Chen Xun was so woody for his character, but I found him not so good. The comparison wih ML is really merciless.
The story was interesting, even if a little too prolonged. Music was sufficient, nothing to write at home. And honestly, FL was very good, even if I prefer ML. It's only natural, isn't it?

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Reset Life
0 persone hanno trovato utile questa recensione
apr 17, 2022
5 di 5 episodi visti
Completo 0
Generale 8.5
Storia 9.0
Acting/Cast 9.0
Musica 7.0
Valutazione del Rewatch 8.0

Peso piuma ma molto carino

Peso piuma per la lunghezza e per l'argomento trattato. Sono solo 5 episodi, si guarda tutto d'un fiato, senza momenti di noia, e questo è importante. La storia fila via liscia, per molti versi prevedibile, ma l'originalità, dopo tanti secoli di letteratura, è una merce scarsa.
Sono arrivata qui per Ding Yuxi e non sono rimasta delusa: è un bravissimo attore, anche se col tempo è migliorato ancora. Sempre una festa per gli occhi! L'attrice protagonista è stata anche lei molto brava, e anche gli attori di contorno si difendono bene.
Non è una gran produzione, è evidente, ma offre qualche ora di onesto intrattenimento. Non si poteva proprio chiedere di più. Soddisfatta.

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Droppato 33/36
Hua Jian Ti Hu Fang Da Chu
0 persone hanno trovato utile questa recensione
ago 13, 2022
33 di 36 episodi visti
Droppato 0
Generale 6.0
Storia 6.5
Acting/Cast 8.0
Musica 6.0
Valutazione del Rewatch 2.0

Comincia benino ma alla fine è insopportabile

Lo scambio di spose è un espediente abbastanza usato. La cuoca, che viene rapita per sposare un signorino di pessima reputazione al posto di una ragazza di buona famiglia, accetta praticamente di buon grado lo scambio e viene perfino accolta nella famiglia del suo sposo come se niente fosse. Ma che mentalità aperta!
Detto signorino, che è molto meglio di quanto la sua nomea lasci supporre, anche già prima dell'intervento risolutore della sua novella sposa, viene costretto dalla regia ad assumere per l'intero drama un'espressione da deficiente, pur non essendolo affatto. Quel che è peggio, lo fanno stare in piedi e muovere per l'intera serie come se fosse un orango. Stucchevole e irritante, alla lunga. Si sarebbe potuto supporre che, al migliorare della sua fama e col progredire del rapporto con la moglie, anche la sua postura sarebbe migliorata. Niente di tutto ciò, purtroppo.
Già molte volte ebbi a dire che i drama a basso budget non sono il male di per sé, e che ce ne sono diversi che, nonostante i mezzi limitati, sono gradevolissimi e colgono nel segno. Non questo.
Se inizialmente la commedia è abbastanza divertente e frizzante, pur senza far sganasciare, rimanendo su un registro di piacevole gradevolezza, col proseguire delle vicende il giocattolo si consuma e rompe irreparabilmente.
La signorina di buona famiglia che è stata sostituita dalla cuoca come sposa del giovanotto e, vistolo non così indesiderabile, prova a riprenderselo, è irritante oltremodo. Non si aspetta altro che sparisca dalla scena per continuare la storia.
Le cosiddette indagini delle malefatte, che vengono portate avanti dalla famiglia dello sposo, sono piuttosto piatte e spesso protratte in modo noioso. E che dire dell'infinita sequela di piatti che vediamo cucinare (e mangiare!) nella prima metà del drama? Mai visto degli attori ingozzarsi così tanto. Un po' va bene, ma poi diventa stucchevole.
Ma il peggio doveva ancora venire. Era a malapena passabile finché si trattava delle schermaglie fra moglie e marito (che comunque sono durate troppo a lungo). Ma poi ci si sposta a palazzo e la storia diventa completamente assurda e fuor da ogni logica. E noiosa, pure. Tanto noiosa che mollo alla fine dell'episodio 33, con soli altri 3 da vedere, perché non mi interessa nemmeno più sapere come vada a finire. Drop.
Inutile parlare dei costumi (pochi e passabili) delle ambientazioni (anonime) o della musica (scialba, sia pur con un paio di canzoni orecchiabili).
La performance degli attori è quella che è. La migliore del gruppo è certamente la protagonista Michelle Jiang, seguita a ruota dal protagonista maschile, Lei Mu, che si è ben adattato ad una parte poco esaltante. Tutti gli altri seguono a ruota, interpretando senza infamia e senza lode una sceneggiatura scialba e sciocchina.
Forse, se fossero rimasti su 24 episodi e avessero evitato la parte a palazzo, il titolo in generale ne avrebbe guadagnato. Invece, avendo voluto aggiungere l'inevitabile (per un drama) passato misterioso con identità nascoste e tragedie da vendicare, il tutto è scaduto in una farsa noiosa, senza suspense e senza più umorismo. Piatta.

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Droppato 34/38
Romance of a Twin Flower
0 persone hanno trovato utile questa recensione
mag 24, 2023
34 di 38 episodi visti
Droppato 0
Generale 7.0
Storia 6.0
Acting/Cast 8.5
Musica 6.0
Valutazione del Rewatch 4.0

Seconda metà infinita e esasperante

Sono approdata a questo titolo con mille aspettative, perché adoro Ding Yu Xi. Mi piace come attore e, naturalmente, anche come aspetto. Certo, non tutte le parti sono nelle sue corde, ma la commedia romantica con qualche risvolto drammatico non molto pesante gli si addice molto. Anche Peng Xiao Ran, che interpretava la FL, ha lavorato molto bene.

Inizialmente il drama mi aveva preso moltissimo: era molto gradevole, con la giusta dose di mistero, suspense, fraintendimenti, ingiustizie. Quando la coppia principale ha cominciato a intendersi, le cose sono migliorate ulteriormente: i loro scambi di battute mi hanno intrattenuta parecchio. Sul fronte dei personaggi di spalla, se il “fratello Yuan” di Yi Da Qian lasciava parecchio a desiderare, per fortuna la guardia del corpo Gu Bai, magistralmente interpretata da He Chang Xi, ha interagito con tutti con la sua peculiare forma di umorismo. Le sue occhiate parlanti non le dimenticherò facilmente!

Quella che invece vorrei dimenticare in fretta è la delusione che è via via montata a partire dalla seconda metà della serie in avanti, per diventare irritazione ed esasperazione man mano che ci si avvicinava alla conclusione. Gli episodi dal trentesimo circa in avanti li ho affrontati con stoicismo, col solo intento di arrivare alla fine ma, a metà del trentaquattresimo, ho dovuto gettare la spugna a pochi metri dal traguardo, per così dire.

38 episodi sono veramente troppi per questo titolo. L’hanno tirata troppo per le lunghe, inventandosi ostacoli apparentemente insormontabili per la coppia principale e un lunghissimo e inutile torneo per diventare fornitori di corte, stiracchiando oltre ogni limite l’equivoco dell’identità della FL, un segreto di pulcinella praticamente gridato ai quattro venti, ma che viene tradito dalla persona più improbabile per la motivazione più stupida. Proprio questo tradimento assurdo mi ha convinta ad abbandonare la visione sulla dirittura d’arrivo. Ho perso qualsivoglia motivazione per continuare, mi basta sapere che alla fine tutti i santi finiranno in gloria e i cattivi saranno puniti, e lo so perché fa parte del genere.

Se, mentre stai finendo un titolo, invece di guardarlo vai a cercarne altri da vedere, c’è qualcosa, molto, che non va. Sono veramente sconfortata: aspettavo questo drama da mesi e vederlo affondare così mi ha davvero delusa. Immagino che molti non saranno d’accordo, ma il mondo è bello perché vario. In questo caso, però, è avariato. Peccato.

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Completo
Queen Cheorin
1 persone hanno trovato utile questa recensione
lug 19, 2022
20 di 20 episodi visti
Completo 0
Generale 9.5
Storia 10
Acting/Cast 9.5
Musica 9.0
Valutazione del Rewatch 9.5

Da vedere assolutamente

Si tratta di una serie che ha saputo fondere con successo gli elementi storici e romantici con quelli della commedia, con abbondanti note di suspense e, a tratti, non poca angst.
Il racconto conosce ben pochi momenti di noia, è decisamente uno dei migliori isekai che ci siano in circolazione. Si tratta di 20 ore di spettacolo durante le quali è difficile non cominciare immediatamente la puntata successiva quando se ne finisce una.

Un moderno chef di successo, dongiovanni impenitente e di scarsa fibra morale, a seguito di un incidente si risveglia nel corpo di una futura regina, intorno al 1850. Cosa possa combinare un uomo in un corpo di donna a corte è fonte di infinito divertimento per noi ma, anche, di frustrazione e disperazione per il nostro povero naufrago del tempo, che dovrà presto fare anche i conti con sensazioni sconosciute e ricordi molesti. I ricordi della vera regina infatti cominceranno a riaffiorare e il nostro si troverà, oltre a fare i salti mortali per sopravvivere in acque infestate dai piranha, a dover gestire sentimenti che gli fanno orrore. Sullo sfondo, ma neanche tanto, intrighi politici e di palazzo tengono viva l'attenzione sulle vicende, condite anche dallo sbocciare e fiorire di una "strana coppia" nelle cucine reali.

La figura del re Cheoljong è stata decisamente romanzata e migliorata in molti aspetti. La storia ufficiale ci rimanda una persona non solo completamente succube della famiglia Kim, come inizialmente appare anche nel drama, ma soprattutto analfabeta e rozza, a causa degli anni di gioventù vissuti in esilio nell'indigenza. Su questo povero infelice, morto a poco più di 30 anni, probabilmente "aiutato" dagli amorevoli parenti acquisiti, è stata costruita una storia che l'ha reso un rivoluzionario ante litteram. E quasi mi commuovo a pensare che, dopo tanti anni, alla sua figura sia stata resa, se non giustizia, una patina di eroismo che l'ha fatta uscire per un po' dal suo stato di insignificante re fantoccio.

Ma la storia non sarebbe nulla se non ci fossero gli attori a raccontarla. In questo caso, l'attrice. Shin Hye Sun ha fatto un lavoro egregio. Vera mattatrice e filo conduttore di tutto il drama, ha saputo interpretare al meglio ogni sfumatura della regina Kim So Yong che, non dimentichiamolo, nel corpo femminile nasconde per la maggior parte del drama l'anima di un uomo moderno.
Anche Kim Jung Hyun, magistrale interprete del re Cheoljong, ha saputo infondere nel suo personaggio tutti i colori che il ruolo necessitava. E, essendo il personaggio complesso, ne servivano parecchi.
Spalle e caratteristi hanno fatto un lavoro sopraffino. Soprattutto il cuoco di corte e la dama attendente della regina Kim So Yong sono stati particolarmente efficaci nel loro ruolo prevalentemente comico ma, a tratti, anche più serio.

Ora, bisogna dire che i drama coreani sono un po' particolari, occorre farci l'abitudine. La recitazione è spesso quella che è, un po' sopra le righe. Spesso, un po' troppo. E' sicuramente una scelta registica, perché in altri momenti l'eccesso di recitazione non si nota. Ma, a prescindere da questo, la prova data dagli attori, in generale, è magnifica, con punte da standing ovation.

Gli attori non recitano nudi in un deserto, per cui occorre parlare anche dei costumi, veramente magnifici, e delle ambientazioni, davvero spettacolari. Le coreografie dei combattimenti sono interessanti e ben eseguite, senza troppi eccessi.
Le musiche fanno il loro dovere sottolineando i momenti topici con la giusta enfasi. Nulla da dire.

Lo riguarderei? Certamente sì. Probabilmente non farò neppure passare molto tempo. Mi ha davvero completamente rapita.

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Droppato 12/16
Mentalista
0 persone hanno trovato utile questa recensione
set 9, 2022
12 di 16 episodi visti
Droppato 0
Generale 6.5
Storia 6.0
Acting/Cast 8.5
Musica 8.0
Valutazione del Rewatch 4.0

Ripetitivo, pasticciato, elefantiaco

Iniziava così bene... I primi episodi erano così tensioattivi, adrenalinici, ti tenevano sul bordo della sedia con gli occhi incollati allo schermo. Riuscivi perfino a tollerare che fosse quasi sempre tutto così scuro, buio, tanto che spesso non si capiva cosa stesse succedendo e si era costretti a rivedere alcune scene più volte. I personaggi acquistavano spessore a poco a poco, i misteri si dipanavano uno dopo l'altro e tutto sembrava un gioco a incastro particolarmente ben riuscito.

Certo il fatto che gli attori fossero in gran parte così belli e bravi giocava la sua parte, e che la musica e gli effetti sonori fossero così adatti e contribuissero al crescere della suspense contribuiva alla riuscita dello spettacolo.

Solo che, a un certo punto, la storia ha cominciato a diventare ripetitiva. Matrioske, o scatole cinesi così numerose, alla fine, ti stufano. Ogni volta seguono una pista e sono sempre 10 passi indietro. Ogni volta credono di aver trovato il colpevole e invece no, è sempre qualcun altro. Ogni volta c'è qualcuno ai vertici che interferisce con le indagini. Ogni volta presentano qualche personaggio nuovo, e hanno tutti nomi simili e facce simili! Sono di media intelligenza, ma evidentemente non basta: non ci capisco più niente e, quel che è peggio, non mi importa nemmeno più di capire. Ad un certo punto, l'accumulazione è tale che si arriva non più alla noia, non più al fastidio, ma alla vera e propria esasperazione!

Sono arrivata a metà dell'episodio 12 e ho deciso di arrendermi. Ho dei sospetti, ma ormai non mi interessa più di vederli confermare o scoprire che mi sbagliavo. 4 episodi e mezzo... non ce la faccio più, né voglio saltare all'ultimo. Semplicemente, abbandono. Vado a cercare qualcos'altro, con buona pace di Yoo Seung Ho, carino finché si vuole, bravo finché si vuole, ma in definitiva non stiamo parlando di materiale da oscar che giustifichi da solo 4 ore abbondanti del mio tempo.

Purtroppo bellezza e bravura sono state messe al servizio di una sceneggiatura per certi versi troppo ambiziosa, ipertrofica, ripetitiva, senza alcun senso della misura. Come se non bastasse, alcuni personaggi si comportano ripetutamente in maniera idiota senza alcun motivo apparente. Il continuo susseguirsi di colpi di scena e un cast elefantiaco han fatto sì che l'attenzione, inizialmente calamitata dalle vicende, scemasse progressivamente, fino ad arrivare al punto di non ritorno. Abbandonare un drama simile dopo averne visto 3/4 è anomalo, ma indice di profonda insoddisfazione e di un problema di fondo. Rinunciare a scoprire il colpevole significa essere esasperati intollerabilmente. Pazienza.

So che molti non saranno d'accordo con me, ma non posso farci niente, io per prima sarei stata ben felice di veder finire questo drama con lo spirito di scoperta e l'entusiasmo con cui l'ho iniziato. Non è andata così.
Lascio comunque la sufficienza perché fino a circa metà era veramente tutto quello che mi aspettavo da un thriller soprannaturale. Hanno voluto strafare. Peccato.

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