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  • Ultima Connessione: 18 ore fa
  • Genere: Donna
  • Località: Italy
  • Contribution Points: 0 LV0
  • Ruoli:
  • Data di Registrazione: aprile 17, 2022
Hello Mr. Gu chinese drama review
Completo
Hello Mr. Gu
0 persone hanno trovato utile questa recensione
by dawnraptor
nov 11, 2022
30 di 30 episodi visti
Completo
Generale 7.5
Storia 7.5
Attori/Cast 9.0
Musica 8.0
Valutazione del Rewatch 6.0

Tanti cliché, moderatamente divertente

Hello Mr Gu è una commedia romantica in 30 episodi di circa 35 minuti ciascuno, comprese le sigle.

Il lato positivo di questo drama è che si tratta di una commediola fresca e moderatamente divertente, molto ben recitata dalla coppia principale e con dei personaggi di contorno che, pur non essendo esattamente all’altezza dei protagonisti, lavorano comunque al di sopra del minimo edittale.

Il lato meno positivo è che si va avanti quasi esclusivamente per cliché triti e ritriti e tutto, compresi i rari colpi di scena, è sempre molto prevedibile. Si potrebbe soprassedere, se non fosse che, verso la fine, le cose cominciano a trascinarsi stancamente, mentre assistiamo al solito, indispensabile periodo di litigio e separazione che ammorba tante produzioni. Poteva essere questa l’eccezione? Certo che no! E, mentre i capricci e i comportamenti illogici dei protagonisti si moltiplicano a livello esponenziale, portando l’arte del malinteso a vette tali da svergognare l’Everest, diverse situazioni vengono lasciate appese senza alcuna conclusione, fino a convergere verso l’obbligatorio lieto fine.

Che dire… non è una brutta serie, affatto, al netto degli ultimi episodi un po’ tirati per i capelli. In realtà, l’intero drama poggia su situazioni al limite della credibilità e oltre, ma lo si accetta perché fa parte del genere. Certo, giunti alle ultime puntate, stanchezza e saturazione prendono un po’ il sopravvento.

L’abusato cliché del CEO ricco, scontroso e problematico, ma dal cuore d’oro, che si innamora della ragazza povera, viene sviscerato abbastanza bene. Tutto sommato le difficoltà che il nostro protagonista incontra per ottenere i finanziamenti necessari al suo progetto sono abbastanza realistici da non farci tirare i pomodori allo schermo, e la coppia principale ha una notevole affinità, nelle scene romantiche.

Allora perché, pur avendo guardato la serie con piacere, provo questo senso di insoddisfazione?

Forse perché i protagonisti principali sono caratterizzati un po’ troppo come macchiette. Lui ha una morbosa paura dei luoghi affollati, è pieno di sé, puntiglioso, meticoloso e maniaco del controllo, ma anche generoso e gentile. Lei è la tipica ragazzina dai mille problemi economici che farebbe (quasi) qualsiasi cosa per fare un po’ di soldi. Comprensibile, dato che è piena di debiti. Ma la sua caratterizzazione è decisamente troppo infantile per essere una laureanda. Queste donne di più di vent’anni che vengono fatte vestire e comportare come se ne avessero sedici alla fine diventano stucchevoli.

E così, anche se si ride, anche se la coppia principale ha una notevole affinità e le canzoncine sono gradevoli, quella che resta alla fine è la sensazione di aver sciupato un po’ il mio tempo.

Poi, però, ripensando all’ottima prova di Chen Jing Ke, che davvero riesce a farti dimenticare che sta recitando, non posso proprio bocciare questo lavoro, e quel che mi viene da pensare è che forse si tratti più che altro di un problema di target. Avendo quasi sessant’anni, l’amore dei ragazzini è un argomento che a volte mi lascia un po’ indifferente. Avessi quarant’anni di meno, probabilmente avrei dato il massimo dei voti.
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