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  • Ultima Connessione: 2 ore fa
  • Genere: Donna
  • Località: Italy
  • Contribution Points: 0 LV0
  • Ruoli:
  • Data di Registrazione: aprile 17, 2022
The Romance of Tiger and Rose chinese drama review
Completo
The Romance of Tiger and Rose
0 persone hanno trovato utile questa recensione
by dawnraptor
ago 11, 2022
24 di 24 episodi visti
Completo
Generale 9.5
Storia 9.5
Attori/Cast 9.5
Musica 7.0
Valutazione del Rewatch 9.5

Divertentissimo ma non senza sugo


Un drama solo apparentemente peso piuma, che affronta con la comicità e la farsa l’eterna guerra dei sessi e la disparità di trattamento fra i generi. Ambientato per lo più in un mondo pseudo cinese antico, vede due città diametralmente opposte farsi la guerra.
In una comandano gli uomini, e le donne sono completamente sottomesse, e fin qui nulla di nuovo. Nell’altra città sono invece le donne a farla da padrone, e gli uomini non hanno alcun diritto. Le governanti e le ufficiali sono tutte donne, ed è veramente sconcertante vedere le case di piacere popolate di ‘musicisti’ maschi (piuttosto effeminati, in verità, e nemmeno troppo carini). L’applicazione agli uomini di tutte le violenze, limitazioni e pregiudizi che di solito sono riservati alle femmine genera una serie infinita di situazioni in cui non si può fare a meno di ridere, anche se a volte è riso amaro.
Ma, davanti a questo rovesciamento dei ruoli, non si può neanche evitare di vedere quanto sia assurda l’oppressione verso un sesso da parte dell’altro. Se è così fuori dalle righe applicato a un uomo, perché dovrebbe essere giusto se a subirlo è una donna?
In questo scenario, lo spietato erede del Signore della sconfitta città degli uomini viene a sposarsi nella città delle donne, con lo scopo non troppo nascosto di curare la sua malattia congenita al cuore e conquistare la città e le sue miniere. Dovrebbe sposare la seconda erede della Signora, ma la terza erede, viziosa e capricciosa, lo rapisce e se lo sposa.
Senonché la ragazza in realtà viene ‘sostituita’ dalla sceneggiatrice che ha inventato tutta la storia, e che si ritrova a vivere un personaggio secondario della sua sceneggiatura, da lei stessa destinato a morire per avvelenamento la notte delle nozze forzate! Ovvio che cercherà in tutti i modi di salvarsi la pelle e, nel contempo, di riportare in carreggiata la sua storia, che è stata deragliata dalla sua continua presenza in una trama che non la prevedeva.
Inutile dire che ciò genererà problemi, risate (e lacrime) a non finire. Risate? Addirittura sghignazzate sbattendo i pugni sul tavolo, direi. Questa almeno è stata la mia reazione. La sceneggiatrice vede ovviamente tutti solo come personaggi di carta, ma comincerà ben presto a cambiare idea.
Nel contempo, bisogna sottolineare come la storia, che nella prima metà si mantiene sul registro della più completa comicità, nella seconda parte viri verso situazioni più tese, a tratti anche tragiche, pur senza eccedere. E non credo di fare spoiler se dico che la storia ha un lieto fine.
Gli attori hanno fatto tutti un lavoro egregio. La coppia principale ha una chimica tale che si potrebbe credere lo sia anche nella vita reale. Gli occhi da cucciolo del protagonista sanno diventare all’occorrenza due schegge taglienti, il sorriso accattivante può tranquillamente divenire diabolico o stringersi in una maschera credibilissima di dolore o furore. Un’interpretazione, da parte di tutti gli attori principali, misurata ma espressiva. Fanno eccezione i loro servitori, cui è affidato un ruolo più comico e che per questo esagerano con la mimica facciale, e l'interprete di Pei Heng, che è sinceramente non pervenuto.
Non si può dire ci siano voli di fantasia sia nelle musiche, che nelle ambientazioni e costumi ma, in realtà, non si sente la mancanza di nulla. Il numero limitato di episodi assicura uno svolgimento delle vicende alla giusta velocità, senza inutili trascinamenti e senza l’introduzione di infiniti personaggi secondari che affosserebbero il ritmo con le loro inutili traversie. Non capita mai di sbottare: sì, va bene, ma i protagonisti? La trama? Tutto funziona col ritmo giusto e si giunge alla fine col desiderio di una seconda stagione, purché con gli stessi attori.
E’ un drama ‘apparentemente’ peso piuma, come detto in principio. Le situazioni che descrive spesso non sono logiche, bisogna ammetterlo. A volte tende alla farsa, non è esente da forzature e sicuramente il conflitto fra i due opposti stili di vita viene risolto in maniera troppo veloce e in modo non plausibile. Ma non è un drama storico, e il suo scopo non è descrivere una storia vera o plausibile. Non deve essere preso troppo sul serio, cercandovi chissà quali voli pindarici. Ci fa ridere, emozionare, e pensare. Direi che basta. Per quel che è il suo target e il suo scopo, è fatto egregiamente. Ce ne fossero! Edit: l'ho già riguardato, e continuo a ritornare sulle scene che mi sono piaciute di più. Decisamente un'impressione duratura: ha toccato tutte le mie corde.
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