Questa recensione può contenere spoiler
c’è stato probabilmente un lost in translation in questa storia
Bene, siamo finalmente arrivati alla fine degli installment dei cugini Jutateph e devo dirvelo, è stata dura ma ce la abbiamo fatta. Sappiate che questa recensione la sto scrivendo il giorno prima di un esame quando potrebbe essere un pelo sconclusionata, ma cercheremo di tenerla molto rapida ed indolore, anche perché ci sono delle cose da dire, ma non sono fortemente opinionated come nelle due precedenti. Infatti devo dire che, anche se ci sono delle cose che mi hanno colpito particolarmente e altre che non mi sono piaciute, non sono tante come le cose che mi hanno trovata neutra sul giudizio, ma comunque hanno reso necessario un commento dal vostro Cicerone nel mondo Dhevaprom/Jutateph. Insomma, alcune cose di questa serie non sono necessariamente ne negative, ne positive, semplicemente da tenere in considerazione. E ovviamente comincerò da queste.
1. Anche se la serie spiega bene tutto credo sarebbe meglio aver visto le serie passate (sia dei cugini che dei padri). Anche se avevo detto che non serviva devo essere sincera, l’unica serie dove non ho sentito la mancanza della visione della serie dei padri è la serie di Phum, perché Laor è completamente scollegata dal contesto “passato D/J”, mentre chi più e chi meno comunque tutte le altre serie sono un po’ collegate con il passato. è comunque anche vero che la serie si può vedere ed apprezzare senza aver visto le altre, diciamo che secondo me da una qualche completezza di info, che forse senza una visione precedente della storia dei padri si perde (vi farò sapere perché con l’anno nuovo vedrò le cinque serie dei padri quindi avrò il quadro completo).
2. Parliamo dell’elephant in the room: il fatto che la protagonista sembra Cheewa e non Cheewan e ciò che ne consegue. Partiamo con una digressione molto ampia: allora la serie come tutte le altre ci porta temi anche forti, un tema che in parte era stato accennato nella seria precedente quindi questa visione che si aveva un po’ all’epoca che se una ragazza ha rapporti prima del matrimonio (o comunque prima del fidanzamento ufficiale) diventa “macchiata” e non parliamo nemmeno del fatto che potrebbe restare incinta (come è successo a Cheewa) e di come la società cercava di ostracizzarla anche se non aveva fatto nulla di male. Ma altri temi come il complesso di inferiorità che può portarti a delle scelte che sono le scelte più sbagliate della storia, solo per colmare quel senso di inferiorità che si sente (per questo mi è piaciuta la comparazione fra Dilad e Cheewan, una che riesce ad andare oltre il suo complesso di inferiorità e uno che invece mette a rischio la vita della sua ragazza e della figlia che porta in grembo solo perché Vit gli ha fatto una domanda, anche abbastanza lecita). Quindi cosa c’entra con il problema posto all’inizio di questo punto? Ora mi spiego: allora la storia di Cheewa è molto toccante e mi è piaciuta molto, però è qualcosa di palesemente profondo, anche perché Cheewa è sempre stata la cugina matura e questa caratterizzazione si riflette nel personaggio, mentre è molto più difficile cercare, ma non trovare, perché c’è ve lo assicuro, la profondità nella storia di Cheewan, con i suoi comportamenti magari un po’ infantili e questa sua ricerca di approvazione da parte di questo mondo che dovrebbe appartenerle, ma che per come è stata cresciuta non le appartiene appieno. Le loro storie si intrecciano, ma complice un po’ il fatto che a quanto ho capito la screenwriter fosse un po’ di parte e il fatto che è chiara come il sole la storia di Cheewa rende la storia di Cheewan e di Saruji come quasi una storia secondaria rispetto a quella di Poom e Cheewa. Per ovviare al problema io avrei reso protagoniste dellla storia sia Cheewan che Cheewa in modo da prendere un bel po’ di piccioni con una fava: la storia di Cheewa non sarebbe sembrata così preponderante rispetto a quella di Cheewan, avremmo avuto 6/6 cugini Jutateph come protagonisti e appunto avrebbe dato un po’ di gloria reale anche a Poom. Infatti un’altra cosa che va beh, non ha trasceso la mia visione, ma mi è un po’ dispiaciuta devo dire è il fatto che Poom sia un cugino, ma sembra non ne faccia parte fino in fondo, sembra non fare parte del gruppo e la sua prima fidanzata poi moglie, che è comunque una Dhevaprom (e ci tengo a sottolineare, la figlia dell’unica Dhevaprom con una intera gamma di neuroni funzionanti) e quindi anche Cheewa ha il diritto di essere definita parte della gang “cuore dei Jutateph”. Poi è vero che sia Creamy che Saint non fanno parte di Channel3 e quindi forse è anche per questo che non li hanno messi come protagonisti? Onestamente boh, però in questo modo avrebbero risolto molti problemi (devo dire che nel mio spread dove mi scrivo le cose che mi piacciono e quelle che non mi piacciono avevo scritto “you have to feel for Poom” e credo di capisca cosa intendo, poi c’è un altro punto dove si capisce ancora meglio però”).
Bene, ora possiamo parlare di quello che mi è prettamente piaciuto e di quello che invece avrei cambiato:
1. Mi è piaciuto molto che in tutte le storie abbiano inserito almeno qualcosa della storia della Tailandia, inscrivendo quindi le varie storie D/J nella storia reale dello stato e quindi anche in un contesto storico. Per me che vorrei conoscere più a fondo la storia di questo stato che per quanto mi riguarda è molto interessante e fonte di qualche spunto per valutazioni storiche successive.
2. Una cosa che ho apprezzato è che le due Dhevaprom (vedete prima per capire perché ho detto due) della serie sono nate e cresciute come tali e non che si o scoprono dopo o che lo hanno sempre saputo, ma non hanno mai avuto la possibilità di capire cosa volesse dire essere al 100% una Dhevaprom, mentre Cheewa e Cheewan lo sono, in maniera differente, ma loro sono e lo sono 100%. Quindi è stato molto interessante, anche vedere il fatto che per esempio abbiano conosciuto i cugini fin da piccoli e quindi abbiano questo rapporto più personale con loro (ci tengo a sottolineare che sia Poom che Saruji, non si sono innamorati di Cheewa e Cheewan quando erano piccole, ma solo dopo che le hanno reincontrate, che sia chiaro perché già sento i commenti, addirittura Saruji lo dice proprio che per anni quella con cui pensava avrebbe creato una famiglia sarebbe stata Mus e non Cheewa, diciamo un po’ come in Hidden Love).
3. Mi è piaciuta molto la storia di Cheewa, che è molto toccante, ma di questa ne abbiamo già parlato.
4. Mi sarebbe piaciuto vedere di più un certo confronto fra Cheewan e Tai. E vi chiederete, perché? Beh, perché Tai e Wan sono state cresciute con la stessa idea in testa “che i Jutateph sono questi esseri mistici che si presentano su questo piedistallo e che appena fai qualcosa di sbagliato ecco che boom ti buttano nel cestino come della spazzatura. L’unica differenza è che mentre Tai lo ha solo sentito dire, ma non è mai vissuta a contatto con i Jutateph e quindi quando ha visto la dolcezza e la gentilezza di Chat ha capito che non era reale al 100% quello che la madre le aveva detto, mentre Wan no, perché Wan coniuga quello che le dice la madre (e in parte il suo conflitto di inferiorità) con quello che vede. E nulla mi sarebbe piaciuto vedere questo confronto.
5. Il matrimonio di Chat e Tai. Niente di più, niente di meno.
Bene, finite le cose che mi sono piaciute, facciamo un piccolo excursus sulle cose che non mi sono piaciute, ma proprio rapido.
1. La vecchia. Diciamo che qui ho dei mixed feelings, perché non mi piaceva all’inizio dove obbliga Wan a mettere assieme Cheewa con Saruji (nonostante tecnicamente con la madre di Cheewa si sono già imparentati visto che Vit ha sposato la sorella di Petch, ma va bene lo stesso, non ci soffermiamo), mentre nella seconda parte è veramente ilare la vecchia, devo essere sincera.
2. Cheewan che continua a provare a mettere assieme Saruji e Wa senza chiedere loro se effettivamente vogliono stare assieme o se potrebbe, anche in maniera molto alla lontana formarsi qualsiasi fra di loro è veramente irritante, anche perché tutti i cugini loro sono quelli che sono effettivamente più uncomfortable con questo match making forzato.
3. Ultimo punto e poi vado a studiare: la storia di Dilad. Allora è anche vero siamo negli anni ‘90 e si spinge molto a “stare con il padre del proprio figlio”, ma anche questa retorica di forzare la situazione, quando letteralmente il tipo la ha abbandonata al primo commento no che ha sentito, detto da uno che siamo onesti, non è la massima presenza di rettitudine (dove quindi un suo commento magari poteva essere spunto di riflessione). Questo torna al complesso di inferiorità di cui sopra e complesso di cui DIlad non si libera mai, solo con la morte alla fine. Io fossi stata in un’amica di Wa avrei cercato di porre davanti anche questa questione a Wa, quindi il fatto che lui la ha abbandonata una volta per questo suo complesso, quindi probabilmente potrebbe succedere tranquillamente ancora.
Bene, finito questo ultimo installment io mi prendo una pausa e con l’anno nuovo ci ritroveremo a commentare assieme le cinque storie dei padri Jutateph e finalmente metteremo in prospettiva al 100% la storia di questi cugini scellerati.
1. Anche se la serie spiega bene tutto credo sarebbe meglio aver visto le serie passate (sia dei cugini che dei padri). Anche se avevo detto che non serviva devo essere sincera, l’unica serie dove non ho sentito la mancanza della visione della serie dei padri è la serie di Phum, perché Laor è completamente scollegata dal contesto “passato D/J”, mentre chi più e chi meno comunque tutte le altre serie sono un po’ collegate con il passato. è comunque anche vero che la serie si può vedere ed apprezzare senza aver visto le altre, diciamo che secondo me da una qualche completezza di info, che forse senza una visione precedente della storia dei padri si perde (vi farò sapere perché con l’anno nuovo vedrò le cinque serie dei padri quindi avrò il quadro completo).
2. Parliamo dell’elephant in the room: il fatto che la protagonista sembra Cheewa e non Cheewan e ciò che ne consegue. Partiamo con una digressione molto ampia: allora la serie come tutte le altre ci porta temi anche forti, un tema che in parte era stato accennato nella seria precedente quindi questa visione che si aveva un po’ all’epoca che se una ragazza ha rapporti prima del matrimonio (o comunque prima del fidanzamento ufficiale) diventa “macchiata” e non parliamo nemmeno del fatto che potrebbe restare incinta (come è successo a Cheewa) e di come la società cercava di ostracizzarla anche se non aveva fatto nulla di male. Ma altri temi come il complesso di inferiorità che può portarti a delle scelte che sono le scelte più sbagliate della storia, solo per colmare quel senso di inferiorità che si sente (per questo mi è piaciuta la comparazione fra Dilad e Cheewan, una che riesce ad andare oltre il suo complesso di inferiorità e uno che invece mette a rischio la vita della sua ragazza e della figlia che porta in grembo solo perché Vit gli ha fatto una domanda, anche abbastanza lecita). Quindi cosa c’entra con il problema posto all’inizio di questo punto? Ora mi spiego: allora la storia di Cheewa è molto toccante e mi è piaciuta molto, però è qualcosa di palesemente profondo, anche perché Cheewa è sempre stata la cugina matura e questa caratterizzazione si riflette nel personaggio, mentre è molto più difficile cercare, ma non trovare, perché c’è ve lo assicuro, la profondità nella storia di Cheewan, con i suoi comportamenti magari un po’ infantili e questa sua ricerca di approvazione da parte di questo mondo che dovrebbe appartenerle, ma che per come è stata cresciuta non le appartiene appieno. Le loro storie si intrecciano, ma complice un po’ il fatto che a quanto ho capito la screenwriter fosse un po’ di parte e il fatto che è chiara come il sole la storia di Cheewa rende la storia di Cheewan e di Saruji come quasi una storia secondaria rispetto a quella di Poom e Cheewa. Per ovviare al problema io avrei reso protagoniste dellla storia sia Cheewan che Cheewa in modo da prendere un bel po’ di piccioni con una fava: la storia di Cheewa non sarebbe sembrata così preponderante rispetto a quella di Cheewan, avremmo avuto 6/6 cugini Jutateph come protagonisti e appunto avrebbe dato un po’ di gloria reale anche a Poom. Infatti un’altra cosa che va beh, non ha trasceso la mia visione, ma mi è un po’ dispiaciuta devo dire è il fatto che Poom sia un cugino, ma sembra non ne faccia parte fino in fondo, sembra non fare parte del gruppo e la sua prima fidanzata poi moglie, che è comunque una Dhevaprom (e ci tengo a sottolineare, la figlia dell’unica Dhevaprom con una intera gamma di neuroni funzionanti) e quindi anche Cheewa ha il diritto di essere definita parte della gang “cuore dei Jutateph”. Poi è vero che sia Creamy che Saint non fanno parte di Channel3 e quindi forse è anche per questo che non li hanno messi come protagonisti? Onestamente boh, però in questo modo avrebbero risolto molti problemi (devo dire che nel mio spread dove mi scrivo le cose che mi piacciono e quelle che non mi piacciono avevo scritto “you have to feel for Poom” e credo di capisca cosa intendo, poi c’è un altro punto dove si capisce ancora meglio però”).
Bene, ora possiamo parlare di quello che mi è prettamente piaciuto e di quello che invece avrei cambiato:
1. Mi è piaciuto molto che in tutte le storie abbiano inserito almeno qualcosa della storia della Tailandia, inscrivendo quindi le varie storie D/J nella storia reale dello stato e quindi anche in un contesto storico. Per me che vorrei conoscere più a fondo la storia di questo stato che per quanto mi riguarda è molto interessante e fonte di qualche spunto per valutazioni storiche successive.
2. Una cosa che ho apprezzato è che le due Dhevaprom (vedete prima per capire perché ho detto due) della serie sono nate e cresciute come tali e non che si o scoprono dopo o che lo hanno sempre saputo, ma non hanno mai avuto la possibilità di capire cosa volesse dire essere al 100% una Dhevaprom, mentre Cheewa e Cheewan lo sono, in maniera differente, ma loro sono e lo sono 100%. Quindi è stato molto interessante, anche vedere il fatto che per esempio abbiano conosciuto i cugini fin da piccoli e quindi abbiano questo rapporto più personale con loro (ci tengo a sottolineare che sia Poom che Saruji, non si sono innamorati di Cheewa e Cheewan quando erano piccole, ma solo dopo che le hanno reincontrate, che sia chiaro perché già sento i commenti, addirittura Saruji lo dice proprio che per anni quella con cui pensava avrebbe creato una famiglia sarebbe stata Mus e non Cheewa, diciamo un po’ come in Hidden Love).
3. Mi è piaciuta molto la storia di Cheewa, che è molto toccante, ma di questa ne abbiamo già parlato.
4. Mi sarebbe piaciuto vedere di più un certo confronto fra Cheewan e Tai. E vi chiederete, perché? Beh, perché Tai e Wan sono state cresciute con la stessa idea in testa “che i Jutateph sono questi esseri mistici che si presentano su questo piedistallo e che appena fai qualcosa di sbagliato ecco che boom ti buttano nel cestino come della spazzatura. L’unica differenza è che mentre Tai lo ha solo sentito dire, ma non è mai vissuta a contatto con i Jutateph e quindi quando ha visto la dolcezza e la gentilezza di Chat ha capito che non era reale al 100% quello che la madre le aveva detto, mentre Wan no, perché Wan coniuga quello che le dice la madre (e in parte il suo conflitto di inferiorità) con quello che vede. E nulla mi sarebbe piaciuto vedere questo confronto.
5. Il matrimonio di Chat e Tai. Niente di più, niente di meno.
Bene, finite le cose che mi sono piaciute, facciamo un piccolo excursus sulle cose che non mi sono piaciute, ma proprio rapido.
1. La vecchia. Diciamo che qui ho dei mixed feelings, perché non mi piaceva all’inizio dove obbliga Wan a mettere assieme Cheewa con Saruji (nonostante tecnicamente con la madre di Cheewa si sono già imparentati visto che Vit ha sposato la sorella di Petch, ma va bene lo stesso, non ci soffermiamo), mentre nella seconda parte è veramente ilare la vecchia, devo essere sincera.
2. Cheewan che continua a provare a mettere assieme Saruji e Wa senza chiedere loro se effettivamente vogliono stare assieme o se potrebbe, anche in maniera molto alla lontana formarsi qualsiasi fra di loro è veramente irritante, anche perché tutti i cugini loro sono quelli che sono effettivamente più uncomfortable con questo match making forzato.
3. Ultimo punto e poi vado a studiare: la storia di Dilad. Allora è anche vero siamo negli anni ‘90 e si spinge molto a “stare con il padre del proprio figlio”, ma anche questa retorica di forzare la situazione, quando letteralmente il tipo la ha abbandonata al primo commento no che ha sentito, detto da uno che siamo onesti, non è la massima presenza di rettitudine (dove quindi un suo commento magari poteva essere spunto di riflessione). Questo torna al complesso di inferiorità di cui sopra e complesso di cui DIlad non si libera mai, solo con la morte alla fine. Io fossi stata in un’amica di Wa avrei cercato di porre davanti anche questa questione a Wa, quindi il fatto che lui la ha abbandonata una volta per questo suo complesso, quindi probabilmente potrebbe succedere tranquillamente ancora.
Bene, finito questo ultimo installment io mi prendo una pausa e con l’anno nuovo ci ritroveremo a commentare assieme le cinque storie dei padri Jutateph e finalmente metteremo in prospettiva al 100% la storia di questi cugini scellerati.
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