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Man In Love
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2 giorni fa
Completo 0
Generale 9.5
Storia 9.5
Acting/Cast 9.0
Musica 9.0
Valutazione del Rewatch 9.0
Questa recensione può contenere spoiler
Ho trovato questo film per caso e la prima cosa che mi ha colpito è stato il nome, un nome che mi ha incuriosito e portato a voler vedere questo film a tutti i costi.
Leggendo la trama si può ben capire che la storia non è una facile, è piena di situazioni sconvenienti ma, nonostante ciò, non mi aspettavo chissà quale finale, ho veramente pensato “cosa può mai succedere”. Beh…sbagliavo. Non credo di aver pianto così tanto da quando ho visto 20th Century Girl… Ne sono uscita distrutta, semplicemente distrutta.
Nonostante i miei infiniti pianti penso che questo film sia stupendo sotto tanti punti di vista ma una delle cose che più mi ha colpito e su cui ho più riflettuto è stato il modo in cui il titolo può essere interpretato.
Mi spiego, prima di iniziare il film avevo interpretato il titolo in una singola maniera, come se non potesse essere tanto profondo, ma in realtà mi sbagliavo. Durante il film si è potuto vedere bene come in realtà ci siano veramente tante definizioni di “man in love”.
Nella prima parte del film, “man in love” era rappresentato dal modo in cui A Cheng si era innamorato a prima vista di Wu e stava provando in tutte le maniere possibili di convincerla a uscire con lui; ho veramente amato il modo in cui ha provato a farla stare bene, le ha preso da mangiare e l’abbia aiutata con suo padre, infatti non a caso una delle mie scene preferite è proprio quella in cui A Cheng ha fatto di tutto per organizzare un degno funerale per il padre di Wu. Lì si è visto tantissimo il modo in cui lui tiene a lei e la ami sinceramente, anche lei se n’è resa conto.
In seguito, questa definizione di “man in love” è stata approfondita dalla loro relazione, con un amore così sincero e bello da far piangere. E mi è piaciuto tanto il modo in cui A Cheng abbia deciso di mettere fine al suo lavoro, perché alla fine neanche gli piaceva, lui non era quel tipo di persona e si vedeva.
Purtroppo dopo di ciò A Cheng ha fatto un grave errore, ossia fidarsi di quella vecchia bastarda, così ha preso tutti i soldi che erano rimasti a loro due e ha tentato l’impossibile.
Mi aspettavo finisse male ed è stato lì che la definizione di “man in love” ha avuto un cambiamento drastico rispetto a quello di prima. Infatti, dopo questo accaduto, la definizione di “man in love” è cambiata nel modo in cui ha scelto di usare cattive parole per esprimere un messaggio così profondo che non può essere capito se non lo si prova. Le ha fatto capire che lui non l’ha mai amata, quando in realtà quello che intendeva era che Wu non lo meritava, non meritava un uomo che non è stato in grado di fare del bene alla donna che ama con tutto se stesso. Si è fatto accecare e ha fatto una scelta terribile, non è affidabile e per questo non può stare con lei, perché lei non lo merita. Non merita una vita con un uomo così poco affidabile. Questo era quello che A Cheng intendeva con quelle parole ed è qui che il significato del titolo ha avuto una grande profondità.
Dopo di ciò, A Cheng è finito in prigione e dopo essere stato rilasciato il significato di “man in love” è cambiato nuovamente. Lì per lì, per A Cheng rimaneva solo il dovere di dover ridare Wu quello che le aveva tolto, quei soldi. L’ho visto così disperato, mi ha fatto scendere una lacrimuccia, per lui veramente era importante ridarle quei soldi.
In questa fase, ancora più importante è stato il modo in cui A Cheng, sapendo della sua malattia, ha pensato che dopo un padre morto non poteva aggiungere alla vita di Wu anche un compagno destinato a morire, sarebbe stato veramente ingiusto nei suoi confronti.
A Cheng ha pensato solo che Wu dovesse essere felice, meritava una vita così una volta per tutte. Infatti mi ha preso fin troppo la scena in cui lui la vede a cena con quel ragazzo che la trattava così bene, lei sorrideva e così come lei, anche A Cheng ha sorriso, con quel velo di dolore, in nome della felicità della ragazza; era un pò come se si sentisse sollevato dal fatto che almeno dopo la sua morte ci sarebbe stato qualcuno che la trattasse bene, meglio di quanto lui abbia fatto in precedenza. Lì non mi rimaneva altro che piangere.
Alla fine lei l’ha scoperto e si è compreso quanto lei lo amasse ancora, e così dal suo “non andare da nessuna parte”, la definizione di “man in love” ha avuto un ultimo significato in questo film. Da questo momento fino alla fine, per A Cheng l’importante era passare quel pò che gli rimaneva nella miglior maniera possibile, così da non pentirsi di nulla. L’unica cosa che poteva fare era renderla felice per un’ultima volta.
Dopodiché la sua anima si è spenta lasciandosi dietro una persona che merita tanto ma forse questo non tutti l’hanno compreso.
Mi ha veramente colpito la scena in cui A Cheng dice al padre di fare da padre a Wu, dopo che il suo era morto e anche lui sarebbe morto, a Wu non sarebbe rimasto veramente nulla, per questo l’unica cosa che potesse mai fare per lei era almeno darle quel padre che aveva perso, in modo che lei fosse più tranquilla.
Inutile dire che “man in love” mi è piaciuto veramente, è una bellissima storia che racconta tanto, mi dispiace sia così triste, i miei occhi ne sono usciti rossi e gonfi, ma posso dire che n’è valsa la pena.

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My Happy Marriage
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da Lynnea
7 giorni fa
Completo 0
Generale 7.0
Storia 6.0
Acting/Cast 7.0
Musica 6.5
Valutazione del Rewatch 7.0

Apprezzabile

Prima di scoprire che esisteva anche una trasposizione cinematografica mi è capitato di vedere la versione anime (una decina di episodi in tutto). Il film ne ricalca fedelmente la trama, qualche scena - eliminabile - eliminata per questioni di tempo.
Se devo dare un giudizio alla trama, gradevole la storia tra i protagonisti, mentre invece il fantasy che fa da background andava curato meglio, non si evince un chiaro senso logico, succedono delle cose ma resta un po' tutto buttato lì, senza grandi spiegazioni. Bravi e belli gli attori protagonisti, rispetto ai personaggi interpretati ho apprezzato molto la figura di kiyoka, mentre in Miyo ho riscontrato lo stesso, pesante difetto che presenta anche nella serie animata: troppo remissiva, il suo approccio risulta chiaro anche se non si prosta ogni cinque minuti scusandosi per ogni minima stupidata. Diciamo che il tratto è stato un po' esasperato, senza una reale necessità, anche perchè l'unico effetto ottenuto è quello di renderla un po' fastidiosa nei suoi piagnistei continui. Detto questo, ho apprezzato il film nella misura in cui avevo già ben chiara la vicenda. Va però detto che se non avessi visto prima l'anime, il solo trailer del film avrebbe generato aspettative davvero troppo elevate.

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My P.S. Partner
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21 giorni fa
Completo 0
Generale 8.0
Storia 8.0
Acting/Cast 8.5
Musica 8.0
Valutazione del Rewatch 5.0

Molto divertente!

Un film divertente, un po' piccante però anche un po' romantico.
I due protagonisti da due patetici innamorati di persone che non li corrispondono si conoscono per caso al telefono e dopo la telefonata erotica di conosceranno e poi incontreranno e innamoreranno.
Divertenti le loro conversazioni e poi i loro incontri.
Sul finale si mette male ma alla fine tutto bene e ancora più divertente per via della buffa canzone che lui dedica a lei al suo matrimonio...la parte più iconica del film.
Merita la visione per farsi due risate.
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My Beautiful Man: The Movie
0 persone hanno trovato utile questa recensione
29 giorni fa
Completo 0
Generale 8.0
Storia 7.5
Acting/Cast 7.5
Musica 7.0
Valutazione del Rewatch 7.0
Una delle cose che ho sempre detto su questa serie e che continuerò a dire all’infinito è che my beautiful man deve essere compresa per vederne la vera bellezza.
Entrambi i personaggi, soprattutto Hira, devono essere compresi e visti oggettivamente senza farci distrarre da opinioni personali perchè vi giuro che se avessi visto il personaggio di Hira facendo riferimento a opinioni personali, l’avrei odiato e chiamato pazzo e assurdo.
Il suo personaggio sì è pazzo a modo suo, ma se lo guardassi con una certa soggettività lo troverei pazzo da ospedale psichiatrico dato il suo modo di vedere tutto e di comportarsi, solo nel momento in cui lo si vede così com’è e lo si cerca di comprendere ti rendi conto di chi sia veramente. Il suo modo di fare, dire e pensare è un modo decisamente poco comune, tanto da essere considerato assurdo e ossessivo ma a modo suo di base c’è un sentimento veramente forte e riservato. Amo il modo in cui tutto ciò che riguarda il suo amato è qualcosa di riservato tra loro e un sentimento così forte che non esiste nessuna altra persona al mondo che può fargli cambiare idea. Hira a modo suo ha una concezione di amore molto forte, una concezione che dovrebbe essere presa ad esempio almeno alla base, non condivido pienamente il modo in cui pensa e vede tutto ma di base l’amore che ha per Kyoi è un amore puro e forte. Un amore che ad oggi è raro, al giorno d’oggi pare che vada di moda l’amore occasionale o senza sentimenti e il tradimento, tutto ciò mi fa perdere speranza nell’essere umano. Così come nel mito dell’androgino, dovremmo cercare la nostra metà e amarla con tutti noi stessi, senza giochi o tradimenti, ma dovrebbe essere una ricerca disperata che poi si trasformerà in una felicità assoluta; dopo aver trovato la nostra metà dovremmo essere onesti e fedeli, dovremmo avere fiducia e trasmetterla, non scherzare con gli altri per il solo bisogno di compagnia.
In un certo senso penso di trovare una grande similitudine tra come vive l’amore Hira e l’amore spiegato da Platone: “Quando una persona vede un bel corpo o un volto dalle fattezze "divine", dapprima sente un brivido, poi, guardandolo, lo venera al pari di un dio e arriverebbe a offrirgli sacrifici come a un'immagine sacra.” (preso dal libro di filosofia).
Quando recentemente ho studiato la visione dell’amore di Platone, ho letto questa parte e ho subito pensato a Hira (in realtà prima ho pensato a una mia amica che tratta la sua crush peggio di un dio, poi mi è venuto in mente My Liberation Notes ma giusto per il fatto del “venerare” e infine ho pensato si adattasse perfettamente a Hira). E sinceramente dopo aver letto di questo delirio amoroso penso di aver compreso ancora meglio Hira.
Inutile dire che sin dalla prima stagione ho sempre pensato che questa serie fosse bella ma, a differenza degli altri, non l’ho mai sentita a me speciale o comunque pensarla come una serie da 5 stelle. Penso che questo sia dovuto molto da un fatto personale: la serie in sè è bella ma poco avvicinabile alla “realtà, normalità” (messo tra virgolette perchè non sono nessuno per definire cosa debba essere normale e cosa no), il modo di guardare all’altro è decisamente ossessivo, tanto che avvolte mi sembra esagerato, e in generale sono una persona che quando ama da tutta se stessa ma non a questo livello, trovo tutto il fatto del pensare all’altro come un dio un’assurdità, sì l’amore e l’essere fedeli sono importantissimi ma ciò non implica che debba venerare la persona che amo, secondo me ci sono modi e modi di amare ma questo mi pare il più assurdo, ovviamente da un punto di vista estremamente personale legato al mio modo di fare le cose.
Quindi per vari motivi non sono mai riuscita ad avvicinarmi completamente a questa serie e considerarla come una delle più belle. Sì è bella ma non stupenda ripensando anche ai mille problemi di comunicazione e di comprensione di loro stessi e dell’altro.
In tutto ciò dico che in generale mi sono sentita di apprezzare maggiormente questo film che le due stagioni, sicuramente sono maturati secondo certi aspetti e io in primis ho avuto modo di comprenderli di più.

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Completo
My Happy Marriage
0 persone hanno trovato utile questa recensione
da ILJ
mag 5, 2024
Completo 0
Generale 7.0
Storia 7.0
Acting/Cast 7.0
Musica 6.0
Valutazione del Rewatch 6.0
Questo film va oltre le mie capacità di comprensione: se gli do un 7 e non un 4 è perché, nonostante tutto, non è bruttissimo. Si fa guardare. E pensare che sono diventata matta per trovarlo coi sottotitoli italiani! Avevo visto diversi real e mi sembrava intrigante, però il genere fantastico non mi appartiene proprio.
La parte con la storia tra FL e ML, sebbene un po' superficiale, è carina proprio come avevo visto nei real; ma tutta l'altra parte, quella fantastica, ancora adesso non l'ho capita.
Certo che ML é proprio bello...
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Becky and Badette
0 persone hanno trovato utile questa recensione
da Kilali
mag 2, 2024
Completo 0
Generale 4.5
Storia 5.5
Acting/Cast 4.5
Musica 6.0
Valutazione del Rewatch 4.0

Autogol

Indubbiamente colorato, il film forse voleva essere una spinta a trattare un tema sicuramente non facile e poco accettato dalla società. Poteva però essere fatto meglio: è risultato ridicolo, sopra le righe, demenziale, diciamo pure grottesco. Credo che il messaggio che voleva dare abbia sortito l'effetto opposto, ovvero ridicolizzare una tematica seria che meritava di essere trattata con meno demenzialità.
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The Money
0 persone hanno trovato utile questa recensione
da Kilali
mag 2, 2024
Completo 0
Generale 7.0
Storia 8.5
Acting/Cast 7.0
Musica 7.0
Valutazione del Rewatch 6.0

Neorelismo

Les Misérables coreano. O meglio una pagina di neorealismo coreano molto simile al nostro filone cinematrografico italiano del dopoguerra. Quando la sorte di accanisce sui più deboli, fragili e ignoranti. Ho letto che il film doveva essere presentato come opera cinematografica a un prestigioso festival del cinema del periodo ma fu ritirato dal governo preoccupato per l'immagine che il proprio paese avrebbe dato di sé. E per molti aspetti, direi che rispetta ancora molti canoni di una certa filmografia del paese
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Il mio nome è Loh Kiwan
6 persone hanno trovato utile questa recensione
da Lynnea
mar 1, 2024
Completo 0
Generale 9.5
Storia 10
Acting/Cast 10
Musica 9.0
Valutazione del Rewatch 9.5
Questa recensione può contenere spoiler

Un film di alto livello, per significato, trama, sceneggiatura e recitazione

Che dire, un piccolo gioiello. Aspettavo da tantol'uscita di questo film, sia per la presenza di uno dei miei attori preferiti - Song Joong ki - sia per la trama che vedeva il protagonista in fuga dalla Corea del Nord. Lo spaccato della vita di Loh Kiwan in Corea del Nord si inserisce come flashback poco dopo il suo arrivo a Bruxelles. Ciò che lo muove è esclusivamente l'istinto di sopravvivenza e la determinazione a farlo al meglio delle sue possibilità (passaggio fondamentale, perchè disposto a rinunciare ai propri valori solo quando ha esaurito tutte le alternative possibili). Loh Kiwan si lascia la Corea del Nord alle spalle, la fuga riuscita ha il sapore della salvezza, ma la realtà si dimostra subito ben diversa: l'accoglienza è solo di nome, la burocrazia contorta è insensibile quanto il trattamento riservato ai nuovi arrivati. Lo osserviamo quindi annaspare mentre la sua situazione volge sempre più in miseria, e paradossalmente il ricordo del giorno del suo compleanno, mentre gustava un piatto in compagnia della madre, benché prigioniero del proprio Paese, sembra preferibile allo stato di totale abbandono e degrado in cui versa ora che si trova in uno Stato dove per assurdo ha sede la Corte europea dei diritti dell'uomo. Un paradosso che stride e risalta in modo netto e inequivocabile. L'unico su cui può contare resta sé stesso: non la Corea del Nord, non le istituzioni belghe, e nemmeno le persone con le quali interagisce, come ad esempio la collega di lavoro alla quale si affida, ma che a sua volta si troverà nella condizione di non poterlo aiutare, suo malgrado. E' una guerra tra poveri, un meccanismo che lui disinnesca nel momento in cui si mette in gioco per Marie. Il finale è abbastanza prevedibile, ma sarebbe mancato un messaggio di speranza, se si fosse optato per altre soluzioni. Il passaggio a mio avviso più bello è quando lui lascia il Belgio, rendendosi davvero "libero" per la prima volta in vita sua. Perchè di fatto, benché la fuga dalla Corea del Nord avesse come obiettivo conseguente la possibilità di poter rimanere di diritto a Bruxelles, questo diritto si rivela al tempo stesso ancora una prigione: non può lasciare la Corea perchè contro la legge, ma sempre la legge lo tiene sotto scacco in Belgio, perchè andarsene equivale a rinunciare allo status di rifugiato. E' nel diritto ad abbandonare un posto, che sia la Corea, il Belgio o qualsiasi altro luogo, che risiede il concetto profondo di libertà sul quale ruota l'intero film. Passando alla recitazione, un'ottima prova per Song Joong Ki: è un attore di grande carisma e fascino, che ha avuto modo di dimostrare come sa brillare rivestendo ruoli con queste caratteristiche (Vincenzo, tanto per citarne uno), ma che in Loh Kiwan si mette veramente alla prova, trasandato nell'aspetto - mi sfugge il perchè dei nei disposti quasi come una costellazione sul volto - e senza quella forza fisica e agilità che ci ha abituato a vedere in altri suoi lavori. La forza del personaggio è tutta interiore, un misto di determinazione e forza di volontà che lo fanno andare avanti, sempre e comunque. Per quanto io lo preferisca quando interpreta un altro tipo di personaggi, non posso non riconoscere che in questo caso, proprio perchè lontano anni luce dai ruoli che sappiamo gli riescono alla perfezione, la sua recitazione acquisisce per assurdo un valore aggiunto. Un film da non perdere. Davvero.

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Ballerina
1 persone hanno trovato utile questa recensione
feb 18, 2024
Completo 0
Generale 3.5
Storia 3.0
Acting/Cast 6.0
Musica 3.0
Valutazione del Rewatch 1.0

A dir poco orrendo

Mamma mia che bruttume. Trama estremamente semplice e facilmente intuibile l'andamento della storia ma poteva uscirci cmq un buon prodotto. Invece non l'ho nemmeno finito perchè mi sembrava di perdere del gran tempo. Di fatto non accade quasi nulla se non delle gran botte da orbi e scene cariche di immotivato sangue. Personaggi piatti come tavole da stiro. Mi ci sono imbattuta perchè consigliato in base al fatto che mi fosse piaciuto My Name ma questo drama non gli si avvicina di striscio. Non è degno nemmeno di essere paragonato.
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Double World
0 persone hanno trovato utile questa recensione
gen 8, 2024
Completo 0
Generale 4.0
Storia 4.0
Acting/Cast 7.0
Musica 7.0
Valutazione del Rewatch 1.0
Come dire...
Prima parte tutto bello, tutto figo. Seconda parte da buttare nel c*sso. Tanta, tanta, troppa roba gestita male a iniziare dai personaggi: poco sviluppati e quelli che dovevano ancora rispondere a delle domande muoiono tutti. Al protagonista viene svelato un passato che non ha senso di essere svelato, perchè non ha alcun peso all'interno del film. O potrebbe avercelo se fosse impostato come primo di una serie, dilogia o quel che è. Ma ditemelo, fatemi capire che non è finita qui.
Boh, che strazio.
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Love 911
0 persone hanno trovato utile questa recensione
dic 27, 2023
Completo 0
Generale 8.5
Storia 8.0
Acting/Cast 9.0
Musica 6.0
Valutazione del Rewatch 10
A parte qualche montaggio fatto un po' così e una cosa importante lasciata totalmente al caso, il film mi è piaciuto tanto. Si vede che è vecchio e forse non è invecchiato benissimo ma la storia che c'è dietro è di spessore e difficilmente si riuscirebbe a creare un così buon prodotto in due orette.
La protagonista è inizialmente totalmente odiosa e forse anche psicopatica ma nel corso dell'opera cresce e matura fino a farmi commuovere in una specifica scena. ML nulla da dire. Mi è piaciuto anche tanto come sono riusciti a far sviluppare i compagni del protagonista, ovviamente non tutti perchè non ce n'era il tempo, ma quelli a lui più vicini. Il suo passato, il suo attaccamento al lavoro, il suo senso di vuoto.. tutto davvero ben fatto.
Oltre a ciò questo film nasconde tante piccole lezioni molto belle e importanti, nonostante tutto. Poteva sicuramente essere fatto meglio, ma il risultato è che vorrei rivederlo subito: l'ho visto ieri sera XD

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Completo
30 Days
0 persone hanno trovato utile questa recensione
dic 27, 2023
Completo 0
Generale 5.5
Storia 5.5
Acting/Cast 8.0
Musica 6.0
Valutazione del Rewatch 3.0
Sinceramente mi aspettavo decisamente molto di più da questo film. Mi aspettavo di ridere, di piangere e anche di sorridere un po' alla fine e quest'ultima è l'unica cosa che accade. Quello che mi ha dato maggiormente fastidio sono state alcune battute e scene palesemente trash in cui vediamo il medico e/o i genitori dei protagonisti e anche il modo frettoloso a mio parere di ricucire il tutto. All'inizio viene dato ampio spazio ai disordini e alle difficoltà della coppia rendendo la questione assai importante. Il modo in cui viene cercata di risolvere risulta ben poco credibile e distorta. Avrei preferito un maggior equilibrio del film invece in questa maniera è troppo sbilanciato, risultando sul finale carino ma un poco insulso.

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Ballerina
1 persone hanno trovato utile questa recensione
da weirde
ott 8, 2023
Completo 0
Generale 5.0
Storia 5.0
Acting/Cast 7.0
Musica 6.5
Valutazione del Rewatch 4.0
Questa recensione può contenere spoiler

Non ci siamo

Questo film mi ha fatto rivalutare John Wick che ho sempre ritenuto troppo inverosimile per i miei gusti. Io amo gli sparatutto, me per me, o vai fuori dagli schemi nell'impossibile, o ti devi trattenere nella realtà, non apprezzo le vie di mezzo. Qui invece c'è volutamente un'allusività inutile, un non voler spiegare chiaramente utilizzando visuali oniriche una trama che sarebbe semplicissima. Rendono convoluta una storia veramente lineare e logicamente semplice di vendetta, e non so il perchè sinceramente. Poi la parte che dovrebbe reggere il film è la vendetta è dove lei fa fuori tutti magari con diverse armi .....non con praticamente niente. Voglio dire ha preso un sacco di armi e poi fa fuori tutti solo con una piccola pistola? e per tutti intendo non so quante persone perchè il film glissa molto sui particolari che secondo me andavano invece mostrati, e poi mi usa il lanciafiamme per finire uno solo già mezzo morto??????????? Ma perchè??????? Solo perchè visualmente rende di più? Quindi ciò che conta sono solo le apparenze? Questo è il succo? Che poi, a logica tu per vendicarla vorresti magari smantellare tutta l'operazione o no? Dovresti avercela più col capo dei capi o chis so io. Invece qui indagine zero. Mah, non vale la pena vederlo secondo me ci sono drama di vendetta molto più belli, ma molto molto più belli.

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The King and the Clown
0 persone hanno trovato utile questa recensione
set 23, 2023
Completo 0
Generale 8.5
Storia 9.0
Acting/Cast 9.0
Musica 7.0
Valutazione del Rewatch 8.0

Inusuale, "antico" ma godibile

Tenuto conto che si tratta di un film che ha quasi vent'anni, girato in Corea, tanto di cappello. E' ovvio che non può essere paragonato ad un'opera dei giorni nostri.
Un Lee Joon Gi ancora in boccio, ma che già prometteva quel che ha poi mantenuto, e anche tutto il resto del cast ha funzionato alla grande. E' normale che nella lunghezza di un film si perdano molte sfumature, la storia si sarebbe forse potuta migliorare con un breve drama, ma anche così è stata soddisfacente.
Forse un po' oscuro e sospeso il finale, in linea con le ultime inquadrature che vedono i protagonisti sospesi per aria.
Un'ottima visione, per me.

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The Fantastic Water Babes
1 persone hanno trovato utile questa recensione
da xoxo
set 16, 2023
Completo 0
Generale 6.0
Storia 5.5
Acting/Cast 6.5
Musica 6.0
Valutazione del Rewatch 6.0

boh

Ho visto questo film perché era tra i raccomandati per me su prime, non sapendo cosa veder mi sono buttata nonostante non vi era la possibilità di veder in lingua originale, cosa per me fondamentale se si tratta di un film/drama asiatico.
Avete presente quei film in cui è tutto assurdo, dove nulla ha un senso logico e che ti lasciano un meh continuo? è uno di questi.
Vi starete chiedendo perché dunque la sufficienza perché si lascia veder e non mi ha annoiato. Cosa fondamentale, inoltre non avendolo visto in lingua originale sento che non mi sia arrivata come doveva il lato comico.
La parte della love story se così si può definire, troppo caotico anche sotto quel punto divista non riesce a tener il filo , l'unica scena meritevole hanno fatto taglia e cuci....
il finale è nel limbo tra un finale aperto e un va a quel paese perchè non mi dai la soddisfazione finale.
Se non sapete che vedere è guardabile ma sento anche il dover di dir che ci sono un infinità di film migliori.

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