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AI
Non sapevo bene cosa aspettarmi da questo movie...ma parlando di intelligenza artificiale non potevo esimermi...Tutto ruota intorno a un programma che consente di ricreare le personalità delle persone care defunte in un luogo e in vesti che avrebbero voluto da vivi e continuare a sentirli tramite videochiamate...
Abbiamo tre storie centrali
Una madre che muore per una grave malattia e lascia figlia e madre
Suzi e Bo gum una coppia di fidanzati in cui lui finisce in coma e lei utilizza qst AI per continuare a parlarci
I due creatori che si troveranno ad affrontare le problematiche intorno a questo programma che come personaggio AI ha il nostro stupendo goblin
In questo movie si scontrano realtà e mondo virtuale... La suzi dovrà accettare che il suo amato che si risveglia da questo coma non è lo stesso che aveva creato con i suoi ricordi nel mondo virtuale e ritornare pertanto alla vita reale ...
Bai Lu questa mamma meta' cinese e meta' coreana che si renderà conto di non essere più viva nel momento in cui sua figlia ha bisogno di lei nella realtà..e mandera' in crush il sistema per ritrovarla con l'aiuto del goblin...
E infine i due creatori capiranno che non sempre le personalità che hanno creato rispecchiano cio' che speravano i loro cari... E non sempre possono controllare cio' che creano
Due lacrime sono scese quando bai trova la figlia e le spiega che e' morta...e ringrazia la sua mamma di tutto❤️❤️
Commovente bellissimo movie ❤️
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ladri che rubano ai ladri
Bellissimo cast..ladri che rubano a ladri...nessuno si fida di nessuno...conti che devono essere regolati, ha un mix di adrenalina, divertimento e azione che non annoia nonostante lunghezza del movie.Racconta la storia di un gruppo di ladri sud coreano che si unisce a hong kong insieme a dei compari cinesi, per rubare un diamante da 20 milioni di dollari.
Logicamente ognuno cercherà di tessere le fila per il suo tornaconto personale, ma c'è una storia che unisce tre personaggi, Macao - pepsee e Popie. Loro tre avevano lavorato precedentemente a un altro colpo, avevano robato 8 milioni di lingotti d'oro, ma uno dei tre tradisce il gruppo ....questo porterà a malintesi e rancori profondi, ma che nel movie verranno tutti ben spiegati e ogni cosa tornerà al posto giusto.
Bellissime le scene d'azione per essere un movie di 12 anni fa ben fatto!!
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carino, ma non originale
film carino, con trama non troppo originale, ma va bene per una serata tranquilla . forse facendone una serie, avrebbero potuto approfondire e migliorare alcuni elementi della storia, per questo l'ho trovato un po tropoo sbrigativo srnza eccessivi colpi di scena... molto prevedibilenice movie, with a not too original plot, but good for a quiet evening.perhaps by making it a series, they could have deepened and improved some elements of the story.For this reason I found it a bit too hasty without excessive plot twists... very predictable
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Fall in Love at First Kiss
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Non la prova migliore, ma comunque piacevole
Partiamo col dire che il manga su cui si basa questo film conta un'infinità di trasposizioni - tra film e serie - made in Cina, Giappone, Taiwan e Corea. Premettendo che nessuna di queste può eguagliare il drama giapponese del 2013 - unitamente al suo sequel del 2014 - dove il buon numero di episodi, l'ottimo cast di attori performanti, la sceneggiatura fedele al manga originale rendono di fatto la prova difficile da superare o anche solo da eguagliare, posso però dire che questo adattamento taiwanese strappa comunque una piena sufficienza. Trattandosi di un film la storia è per forza di cose molto concentrata, ma va detto che le scene e i passaggi fondamentali ci sono tutti, e sono anche apprezzabili. Buona la scelta degli attori, anche se non così accentuati da lasciare il segno. Non ci sono di fatto i personaggi secondari che riescono invece a ritagliarsi un po' di spazio nella serie, ma del resto, come dicevo, con 120 minuti in totale di miracoli non se ne possono fare. Concludendo, una visione sempre piacevole per i fan - come la sottoscritta - del manga "Itazura na kiss"Questa recensione ti è stata utile?
Nell'idea posso capire quale fosse l'obiettivo e il significato, nel concreto però è un film davvero buttato lì senza troppa cura.
Molti i passaggi poco coerenti, manca l'evidente sforzo di dare alla successione degli eventi un nesso logico che sia in piedi.
Strappa giusto la sufficienza per i momenti di apprezzabile convivenza tra i protagonisti. Ma da qui a parlare di una trama, ce ne passa.
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Partiamo da questo film: storia non originale tra la ragazza apparentemente insignificante e il ragazzo più popolare della scuola. Complice una serie di eventi, finiscono per convivere di nascosto. Lui oscilla tra il freddo e l'arrogante, in generale un carattere piuttosto chiuso; lei più diretta e solare, a tratti quasi impacciata. Mi ha ricordato molto il drama "Good morning call" e, per alcuni versi, anche "Itazura na kiss: love in Tokyo". Protagonisti ben assortiti, allineati anche a livello di recitazione (prova buona ma sicuramente non eccellente, sulla capacità di trasmettere le emozioni al pubblico c'è ancora molto lavoro da fare).
Trama scontata e che non rappresenta palesemente l'obiettivo della serie (il fulcro è sostanzialmente la storia tra i due). Lo sviluppo non sempre lineare, l'ex ragazza/amica d'infanzia s'inserisce male nel contesto e il suo senso quale elemento di disturbo - tra eventi presenti e vicende passate - rimane un po' avvolto nella confusione e a tratti anche privo di senso.
Spostandoci sul sequel, il primo punto pesantemente negativo salta all'occhio: gli attori protagonisti non sono più gli stessi. Spiacevolezza fortunatamente non cosi frequente nei film/drama, ma qui purtroppo va così. Dei personaggi del primo film viene conservato giusto il nome e poco altro: il nuovo Shu è inconsistente e insipido come pochi...mentre Aoi passa dall'essere una ragazza relativamente piacevole a quel piccolo impiastro di attrice che ha affossato anche un bel drama quale "An incurable case of love". Attrice che qui si ripropone come una fotocopia del personaggio del drama sopracitato (stesso taglio di capelli, stessa mimica facciale, quasi stessa caratterizzazione del personaggio). E' un'attrice - o un personaggio - che si subisce in tutti i sensi: impattante, snervante, fastidiosa ma - per sfinimento - forse anche un po' buffa. Brutta quindi l'idea di cambiare il cast e discutibile la scelta dei sostituti. L'unico pregio di questo sequel è di seguire le vicende "di coppia" (sono purtroppo molti i film/drama che non ci regalano una seconda stagione dopo il primo lieto fine). Per il resto anche qui lo spessore della trama gareggia con un foglio di carta velina, al posto dell'ex ragazza abbiamo il cugino di lui, e di altri grandi novità all'orizzonte non se ne vedono.
Trattandosi di un tempo ridotto - alla fine parliamo di due film - la visione ci può anche stare. Senza aspettative diverse da quelle che si possono avere, può anche filare tutto liscio e portare a casa un giudizio poco più che sufficiente.
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Bersaglio decisamente mancato
Film molto atteso....e carico di aspettative disattese. Brava la protagonista, ma la storia non ci sta: tutto si basa su lei che esce dal penitenziario e cerca vendetta nei confronti di chi l'ha ingannata. L'idea è chiara, lo sviluppo molto meno. Non c'è azione, non c'è suspence, non ci sono colpi di scena, neppure del finale. Il ritmo non incalza, i personaggi non vengono sfruttati bene... nemmeno il cattivo riesce a risultare un cattivo di rispetto. "Revolver" spara diversi proiettili, ma tutti risultano fiacchi e nessuno va a segno. Attendevo questo film soprattutto per la presenza di Ji Chang Wook, reduce da una serie di drama/film non propriamente riusciti, e spiace dover constatare che "Revolver" si accoda a questo elenco di produzioni insoddisfacenti. Sembra proprio che i tempi di "Healer" e "Suspicious Partner" siano sempre più lontani...Questa recensione ti è stata utile?
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Ma almeno mi sono potuta godere questo bellissimo film, remake dell’omonimo film, sempre coreano, del 2000.
La storia parla di due ragazzi che riescono a comunicare tramite una radio, ma capiranno ben presto che lui vive nel 1999 e lei ai giorni nostri.
Ottimale la scelta della regista Eun-young Seo di usare tonalità di colore diverso per le due epoche, in modo da far comprendere al meglio lo spettatore.
Nella prima parte del film sembrerebbe proprio la classica storia tenera e delicata; ma a circa metà visione, succede l’inaspettato con uno straordinario colpo di scena. Il racconto conserverà la sua dolcezza, ma cambierà direzione.
Straordinario Jin-goo Yeo nel ruolo del protagonista che riesce a trasmettere tutte le emozioni provate dal suo personaggio: mi ha fatto commuovere tantissimo nella scena finale del film.
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Watashi no Naka no Kanojo
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Ed è così che i protagonisti, come del resto abbiamo fatto noi nel periodo del "COVID", si inventano nuovi modi per fare una rimpatriata fra ex compagni di scuola, conoscere nuove persone, parlare con qualcuno, e anche truffare le persone.
Sono racconti che si soffermano soprattutto sull’impatto psicologico che ha avuto nelle persone questo virus, ma, più di tutto, il distanziamento sociale; perché, dopotutto, qualcuno si è ritrovato in completa solitudine ad affrontare tutto questo, qualcuno senza casa, qualcun altro senza lavoro. Sono storie che fanno riflettere su valori come amicizia, l’amore, la solidarietà e la necessità di contatto umano.
In tutte e quattro troviamo come protagonista la bravissima attrice Nahana che interpreta personaggi diversi, come a voler significare che ognuna di loro potremmo essere noi.
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La domanda è nei tuoi occhi
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"Your Eyes Tell" è un remake giapponese del film coreano "Always", del 2011.
Non è sicuramente semplice fare un remake, figuriamoci di questo famoso movie.
La versione giapponese risulta meno drammatica, più pacata, ma non per questo meno intensa, anzi.
Il merito va anche ai due bravissimi attori, Yokohama Ryusei e Yoshitaka Yuriko.
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Taglio insolitamente audace, contenuti presenti e cast (ML) di alto livello
Un film che si distanzia anni luce dai mille KDrama a cui sono ormai avvezza. L'unico elemento comune è forse la presenza del bravissimo Ji Sung, protagonista di molte serie che ho davvero apprezzato. Alle innumerevoli serie che toccano il picco glicemico con il classico bacio a stampo e dove le immancabili dita intrecciate delle mani pretendono di far saltare un battito, questo film risponde con scene esplicite e un linguaggio altrettanto diretto, devo dire senza mai scadere nella volgarità. Tolto il pesante velo della censura, c'è uno stralcio di vita reale, di discorsi e riferimenti che fanno parte del vissuto di tutti i giorni per la maggior parte delle persone. L'incipit del sesso telefonico, che poi è l'elemento che da il via all'intera vicenda, fa da miccia a una trama che in realtà va ben oltre qualche scena di nudo e due considerazioni sugli attributi maschili: emergono valori e sentimenti, scelte difficile, spaccati di vita, le difficoltà legate all'evoluzioni delle relazioni stesse tra le persone. Non manca l'ironia e nemmeno sorrisi strappati. Attori decisamente all'altezza, in primis il già citato Ji Sung che non finisce mai di stupirmi per la sua versatilità e la capacità di trasformarsi di volta in volta, con un'espressività forte ma mai uguale o stereotipata. Consigliato, non solo perchè diverso dal solito ma anche perchè merita in sè.Questa recensione ti è stata utile?
Un appunto particolare va all'attore che interpreta Yu: Yoshizawa Ryo è stato perfetto in questo ruolo.
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Sicuramente è anche merito dei bravissimi attori che hanno interpretato i protagonisti: Yamazaki Kento aveva già recitato in ruoli simili, quindi non mi ha stupito più di tanto la sua bravura. Molto dolce e tenera è stata l'interpretazione di Kawaguchi Haruna, veramente azzeccata in questo ruolo!
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