Che sia un BL è secondario
Due gemelli con una potente (forse troppo?) connessione reciproca vengono divisi da bambini quando si separano i genitori: il forte e deciso Black resta con la madre, che è una giudice, e White, un po' più timido e remissivo, va col padre diplomatico in Russia. Dopo diversi anni, White torna in Thailandia per iniziare la carriera, solo per scoprire che il fratello Black è in coma all'ospedale dopo un pestaggio. Consigliato dall'amico Todd, si sostituirà al gemello, infiltrandosi nella sua gang per cercare di scoprire chi l'abbia ridotto così. Ma, se pur uguali nell'aspetto, caratterialmente i due non potrebbero essere più
opposti, e i sospetti non tardano a fiorire.
Ci sono opere che trascendono da ogni definizione. Definire Not me un BL sarebbe, oltre che restrittivo, anche fuorviante. Quest'opera è fuori dal coro per molti aspetti.
Il gioco dei gemelli, dei quali uno prende il posto dell'altro, è condotto veramente molto bene, anche per la stellare interpretazione di Gun. Questo splendido attore, che neanche nei suoi giorni peggiori dimostra i 27/28 anni che probabilmente aveva quando ha girato questo drama, ha saputo interpretare con infinite sfumature due personaggi così uguali nell'apparenza ma così lontani nel carattere, in modo tale che, anche con abiti simili, si capiva immediatamente se si trattasse di Black o del suo gemello White.
Togliamoci subito il sassolino dalla scarpa, per poi continuare a tessere le lodi di questo drama: la visione sociologica presentata e le teorie sposate dai ragazzi (e quindi dagli autori) sono forse un pelino troppo semplicistiche e infantili; alcune situazioni e soluzioni sono effettivamente un po' troppo accomodanti nei confronti del lieto fine desiderato, lieto fine che, ad ogni modo, rimane per un certo verso piuttosto sospeso. La situazione familiare di White e la sua carriera nel mondo della diplomazia scompaiono presto dal radar, si ha l'impressione che la maggior parte di questi ragazzi viva un po' in una bolla, come accade ai personaggi di tanti anime. Anche i cattivi sono abbastanza blandi e vengono sconfitti un po' troppo facilmente, ma l'impressione che si ha è che siano un pretesto per avere un qualcosa contro cui battersi allo scopo di mostrare il mutare dei rapporti fra i ragazzi e di presentare una determinata situazione sociale.
Se in un drama cercate completa coerenza e mancanza di fili appesi, forse Not me non farà per voi.
Né pensate di trovare una sequela infinita di baci e situazioni erotiche, perché non è il caso: pochi i baci, e forse una scena di letto piuttosto edulcorata. In realtà non si è sentita affatto la mancanza o la necessità di qualcosa di più spinto perché c'era talmente tanta carne al fuoco di qualità superiore che non è stato necessario farsi distrarre.
Non sono al corrente della situazione socio-politica thailandese ma, se viene presentata in questo modo, un fondo almeno di verità dovrà esserci.
Ci troviamo sostanzialmente all'interno di un gruppo di rivoluzionari che cerca di abbattere con le proprie azioni un losco figuro, industriale monopolista e neanche tanto segreto signore della droga. Esistono continui e pesanti riferimenti alla corruzione e al marciume imperante, contrapposti alle fatiche e ai dolori della classe proletaria. Non ci si ferma qui: vi è anche una pesante critica verso la discriminazione nei confronti dei disabili e dei rapporti non etero.
Non mancano alcuni momenti divertenti, ma Not me si sviluppa su diversi livelli, spaziando da quello di protesta sociale passando per i vari temi dell'amore, in tutte le sue forme, dell'amicizia, del cameratismo, dell' espiazione, dell'assunzione delle proprie responsabilità e probabilmente di qualcos'altro che ora mi sfugge.
Né si può dire che l'opera non sia stata girata con dovizia di accorgimenti tecnici e artistici. Molte scene colpiscono con forza sotto la cintura e non solo per l'ottima interpretazione dell'intero cast, ma anche per l'uso sapiente di luce, ambientazioni, inquadrature. Difficilmente dimenticherò la scena del rapimento nel retro del van. Una parte importante viene assunta anche da alcune scene di danza e da diversi dipinti e graffiti, che sottolineano i concetti di protesta sociale portati avanti dall'opera. Anche la colonna sonora vanta tracce molto piacevoli.
Ho gradito particolarmente la presenza di un personaggio trans non relegato a ruolo umoristico e la presenza di coppie etero, che hanno evitato l'assurdo effetto che fanno molti drama del genere, in cui sembra che ogni e qualsiasi maschio che cammini su questa Terra debba essere per forza gay. I personaggi femminili in quest'opera hanno una valenza personale che non è relegata ad azione di disturbo nei confronti della coppia principale omosessuale.
E' un'opera che a mio personale parere rappresenta una perla rara non solo nel panorama dei BL ma in quello generale dei drama Thai. Nulla da dire contro i BL ambientati nelle scuole (che comunque appaiono di sfuggita anche qui), ma uno scenario diverso dal solito, con argomenti e dichiarazioni pesanti come macigni, per quanto mi riguarda è il benvenuto.
Dopo aver doverosamente parlato di Gun, è giusto anche tessere le lodi di Off, uno splendido Sean, e di First, un ottimo Yok, ma tutto il cast maschile e femminile ha dato veramente il massimo e ha contribuito al successo di quest'opera, il cui unico difetto vero, ai miei occhi, è di non avere altri 14 episodi. Purtroppo pare non sia previsto un sequel.
Ho orecchiato qua e là che le puntate siano state tagliate in corso d'opera, passando da 16 a 14, e questa può essere una delle cause che hanno determinato l'abbandono di alcune situazioni in corsa, e alcuni dei problemi che ho citato prima.
Non abbasserò la mia votazione per questo. Sono manchevolezze che si notano ripensandoci in seconda battuta: mentre guardi il drama la prima volta, la tensione e l'immedesimazione ti agganciano come un rampino da arrembaggio. Personalmente mi sento un po' come un mercantile saccheggiato dai pirati: la serie è finita e sapere di non avere un nuovo episodio da guardare, e di dover abbandonare quelli che sono diventati i miei beniamini, mi riempie di una gran sensazione di vuoto.
opposti, e i sospetti non tardano a fiorire.
Ci sono opere che trascendono da ogni definizione. Definire Not me un BL sarebbe, oltre che restrittivo, anche fuorviante. Quest'opera è fuori dal coro per molti aspetti.
Il gioco dei gemelli, dei quali uno prende il posto dell'altro, è condotto veramente molto bene, anche per la stellare interpretazione di Gun. Questo splendido attore, che neanche nei suoi giorni peggiori dimostra i 27/28 anni che probabilmente aveva quando ha girato questo drama, ha saputo interpretare con infinite sfumature due personaggi così uguali nell'apparenza ma così lontani nel carattere, in modo tale che, anche con abiti simili, si capiva immediatamente se si trattasse di Black o del suo gemello White.
Togliamoci subito il sassolino dalla scarpa, per poi continuare a tessere le lodi di questo drama: la visione sociologica presentata e le teorie sposate dai ragazzi (e quindi dagli autori) sono forse un pelino troppo semplicistiche e infantili; alcune situazioni e soluzioni sono effettivamente un po' troppo accomodanti nei confronti del lieto fine desiderato, lieto fine che, ad ogni modo, rimane per un certo verso piuttosto sospeso. La situazione familiare di White e la sua carriera nel mondo della diplomazia scompaiono presto dal radar, si ha l'impressione che la maggior parte di questi ragazzi viva un po' in una bolla, come accade ai personaggi di tanti anime. Anche i cattivi sono abbastanza blandi e vengono sconfitti un po' troppo facilmente, ma l'impressione che si ha è che siano un pretesto per avere un qualcosa contro cui battersi allo scopo di mostrare il mutare dei rapporti fra i ragazzi e di presentare una determinata situazione sociale.
Se in un drama cercate completa coerenza e mancanza di fili appesi, forse Not me non farà per voi.
Né pensate di trovare una sequela infinita di baci e situazioni erotiche, perché non è il caso: pochi i baci, e forse una scena di letto piuttosto edulcorata. In realtà non si è sentita affatto la mancanza o la necessità di qualcosa di più spinto perché c'era talmente tanta carne al fuoco di qualità superiore che non è stato necessario farsi distrarre.
Non sono al corrente della situazione socio-politica thailandese ma, se viene presentata in questo modo, un fondo almeno di verità dovrà esserci.
Ci troviamo sostanzialmente all'interno di un gruppo di rivoluzionari che cerca di abbattere con le proprie azioni un losco figuro, industriale monopolista e neanche tanto segreto signore della droga. Esistono continui e pesanti riferimenti alla corruzione e al marciume imperante, contrapposti alle fatiche e ai dolori della classe proletaria. Non ci si ferma qui: vi è anche una pesante critica verso la discriminazione nei confronti dei disabili e dei rapporti non etero.
Non mancano alcuni momenti divertenti, ma Not me si sviluppa su diversi livelli, spaziando da quello di protesta sociale passando per i vari temi dell'amore, in tutte le sue forme, dell'amicizia, del cameratismo, dell' espiazione, dell'assunzione delle proprie responsabilità e probabilmente di qualcos'altro che ora mi sfugge.
Né si può dire che l'opera non sia stata girata con dovizia di accorgimenti tecnici e artistici. Molte scene colpiscono con forza sotto la cintura e non solo per l'ottima interpretazione dell'intero cast, ma anche per l'uso sapiente di luce, ambientazioni, inquadrature. Difficilmente dimenticherò la scena del rapimento nel retro del van. Una parte importante viene assunta anche da alcune scene di danza e da diversi dipinti e graffiti, che sottolineano i concetti di protesta sociale portati avanti dall'opera. Anche la colonna sonora vanta tracce molto piacevoli.
Ho gradito particolarmente la presenza di un personaggio trans non relegato a ruolo umoristico e la presenza di coppie etero, che hanno evitato l'assurdo effetto che fanno molti drama del genere, in cui sembra che ogni e qualsiasi maschio che cammini su questa Terra debba essere per forza gay. I personaggi femminili in quest'opera hanno una valenza personale che non è relegata ad azione di disturbo nei confronti della coppia principale omosessuale.
E' un'opera che a mio personale parere rappresenta una perla rara non solo nel panorama dei BL ma in quello generale dei drama Thai. Nulla da dire contro i BL ambientati nelle scuole (che comunque appaiono di sfuggita anche qui), ma uno scenario diverso dal solito, con argomenti e dichiarazioni pesanti come macigni, per quanto mi riguarda è il benvenuto.
Dopo aver doverosamente parlato di Gun, è giusto anche tessere le lodi di Off, uno splendido Sean, e di First, un ottimo Yok, ma tutto il cast maschile e femminile ha dato veramente il massimo e ha contribuito al successo di quest'opera, il cui unico difetto vero, ai miei occhi, è di non avere altri 14 episodi. Purtroppo pare non sia previsto un sequel.
Ho orecchiato qua e là che le puntate siano state tagliate in corso d'opera, passando da 16 a 14, e questa può essere una delle cause che hanno determinato l'abbandono di alcune situazioni in corsa, e alcuni dei problemi che ho citato prima.
Non abbasserò la mia votazione per questo. Sono manchevolezze che si notano ripensandoci in seconda battuta: mentre guardi il drama la prima volta, la tensione e l'immedesimazione ti agganciano come un rampino da arrembaggio. Personalmente mi sento un po' come un mercantile saccheggiato dai pirati: la serie è finita e sapere di non avere un nuovo episodio da guardare, e di dover abbandonare quelli che sono diventati i miei beniamini, mi riempie di una gran sensazione di vuoto.
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