Questa recensione può contenere spoiler
Serie semplice ma coinvolgente...Farà da apripista per drama futuri?
Serie decisamente piacevole. Vorrei dire "sorprendentemente" piacevole, ma la verità è che per qualche strano motivo - oltre alle valutazioni positive - mi aspettavo l'avrei apprezzata. E così è stato. Per assurdo, non è una serie priva di difetti. Ne ha, e molti. Ma è uno di quei rari casi in cui una serie mi prende così tanto da perdonarle praticamente tutto.
Le pecche le ho notate, tutte quante. Dal solito problema - tipico della maggior parte delle BL - di una breve durata (la metà rispetto alla media dei 16 episodi delle serie con coppia principale etero, e per di più il singolo episodio che dura un terzo rispetto all'altro...fatti due conti, il tempo è davvero ridotto), a una storia che - diciamocelo - proprio così articolata non è: non c'è stato un grande sforzo nella trama, peraltro infarcita da molti dei soliti cliché. Anche sull'attenzione per i dettagli qualche scivolone c'è stato e, per quanto graziosi, i piccoli Jun e Jun dei flashback si confondono abbastanza - difficile capire chi è uno e chi rappresenta l'altro - oltre ad alcuni passaggi successivi non poi così chiari o logici: Jun-direttore sembra aver seguito da lontano la vita di Jun-stagista, in un'attesa eterna senza aver pianificato alcuna mossa, tant'è che l'incontro è puramente casuale, in pieno stile "coincidenza delle coincidenze!". Anche banalmente il nome del prodotto ideato, June Jun, che si rifà in maniera più che palese al loro nome - come del resto il nome della serie stessa - non viene nemmeno fatto oggetto di alcuna ovvia riflessione da parte di nessuno. Tutte queste critiche però impallidiscono di fronte alla capacità di trasmettere e coinvolgere di questi giovani e promettenti attori. Attori che, per l'appunto, hanno esordito come protagonisti proprio in questa serie. Ottima la chimica tra i due, il loro modo di interagire è al contempo divertente, tenero, affascinante e intrigante. Valore aggiunto credo sia stato l'aver finalmente rotto il ghiaccio, per una serie coreana, rispetto ad alcuni tabù che tendono a soffocare anche le coppie più affiatate. Ben lungi dall'essere una NC18, poiché senza scene particolarmente esplicite o volgari - e va bene così - riesce comunque a mettere quel pizzico in più che fa la differenza in alcune scene (le considerazioni di Jun-stagista quando si ritrova seduto in braccio a Jun-Direttore, piuttosto che il bacio che si scambiano seduti accanto alla finta fidanzata di Jun-direttore, e l'apertura del regalo della suddetta ragazza nella scena finale). Nel 2023 intravediamo forse una serie che farà da trampolino di lancio, unendo i pregi delle serie coreane ma superando i limiti del ridicolo in cui a volte sconfina l'eccessivo pudore. Spero di rivedere questi attori cimentarsi con altri drama, spero di vedere di nuovo un copione che osa qualcosa di più e, se come mi auguro sarà la prima a mostrare un nuovo taglio nei Kdrama, non mi spiacerebbe in futuro poter contare su episodi di maggiore durata e trame più sostanziose. Ma, per il momento, va bene così. E' un punto di partenza. Bella, migliorabile, ma avviata verso la direzione giusta.
Le pecche le ho notate, tutte quante. Dal solito problema - tipico della maggior parte delle BL - di una breve durata (la metà rispetto alla media dei 16 episodi delle serie con coppia principale etero, e per di più il singolo episodio che dura un terzo rispetto all'altro...fatti due conti, il tempo è davvero ridotto), a una storia che - diciamocelo - proprio così articolata non è: non c'è stato un grande sforzo nella trama, peraltro infarcita da molti dei soliti cliché. Anche sull'attenzione per i dettagli qualche scivolone c'è stato e, per quanto graziosi, i piccoli Jun e Jun dei flashback si confondono abbastanza - difficile capire chi è uno e chi rappresenta l'altro - oltre ad alcuni passaggi successivi non poi così chiari o logici: Jun-direttore sembra aver seguito da lontano la vita di Jun-stagista, in un'attesa eterna senza aver pianificato alcuna mossa, tant'è che l'incontro è puramente casuale, in pieno stile "coincidenza delle coincidenze!". Anche banalmente il nome del prodotto ideato, June Jun, che si rifà in maniera più che palese al loro nome - come del resto il nome della serie stessa - non viene nemmeno fatto oggetto di alcuna ovvia riflessione da parte di nessuno. Tutte queste critiche però impallidiscono di fronte alla capacità di trasmettere e coinvolgere di questi giovani e promettenti attori. Attori che, per l'appunto, hanno esordito come protagonisti proprio in questa serie. Ottima la chimica tra i due, il loro modo di interagire è al contempo divertente, tenero, affascinante e intrigante. Valore aggiunto credo sia stato l'aver finalmente rotto il ghiaccio, per una serie coreana, rispetto ad alcuni tabù che tendono a soffocare anche le coppie più affiatate. Ben lungi dall'essere una NC18, poiché senza scene particolarmente esplicite o volgari - e va bene così - riesce comunque a mettere quel pizzico in più che fa la differenza in alcune scene (le considerazioni di Jun-stagista quando si ritrova seduto in braccio a Jun-Direttore, piuttosto che il bacio che si scambiano seduti accanto alla finta fidanzata di Jun-direttore, e l'apertura del regalo della suddetta ragazza nella scena finale). Nel 2023 intravediamo forse una serie che farà da trampolino di lancio, unendo i pregi delle serie coreane ma superando i limiti del ridicolo in cui a volte sconfina l'eccessivo pudore. Spero di rivedere questi attori cimentarsi con altri drama, spero di vedere di nuovo un copione che osa qualcosa di più e, se come mi auguro sarà la prima a mostrare un nuovo taglio nei Kdrama, non mi spiacerebbe in futuro poter contare su episodi di maggiore durata e trame più sostanziose. Ma, per il momento, va bene così. E' un punto di partenza. Bella, migliorabile, ma avviata verso la direzione giusta.
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