Mi aspettavo tanto da questo drama, forse troppo, infatti ho dovuto ridimensionare il mio entusiasmo episodio dopo episodio.
L'idea di base è quella molto amata dagli asiatici (vanno proprio in fissa con sti robot) di un androide dotato di una AI così avanzata da replicare perfettamente il comportamento umano, al punto da essere indistinguibile.
L'attore protagonista Seo Kang Joon è bonissimo e (per quanto mi riguarda) pure bravo. L'avevo già notato in Cheese in the trap e in questo drama mi ha dato solo conferme. Interpreta il doppio ruolo del robot con il sorriso di plastica e dell'umano arrabbiato con il mondo intero e le sopracciglia sempre corrugate. Ho trovato incredibile il modo in cui riusciva a modificare la propria espressione facciale e la postura del corpo in modo così evidente da farti capire al volo quale personaggio stava interpretando in quella scena.
Mi è piaciuta anche la protagonista femminile, Gong Seung-yeon, già vista in My Only Love Song.
Anche la fotografia e la regia sono notevoli, così come gli effetti speciali "robotici" li ho trovati all'altezza.
Quello che non mi ha entusiasmato particolarmente è la sceneggiatura. A parte un paio di colpi di scena (che però sono telefonatissimi), la storia scorre piuttosto piatta. Non ci sono scene particolarmente divertenti (il confronto con quelle esilaranti di I'm not a robot è inevitabile) e non ce ne sono nemmeno di particolarmente commoventi (a parte l'ultimissimo episodio). E volendo ci sarebbe stato il materiale per entrambe le cose.
Evito poi di entrare nei dettagli per quanto riguarda la coerenza di certi passaggi, perché ormai sono abituata a vedere i coreani perdersi in un bicchiere d'acqua, quando si parla di logica e coerenza.
Insomma, un bel drama che si lascia guardare volentieri, ma che per quanto mi riguarda è un'occasione sprecata per fare qualcosa di eccellente.
L'idea di base è quella molto amata dagli asiatici (vanno proprio in fissa con sti robot) di un androide dotato di una AI così avanzata da replicare perfettamente il comportamento umano, al punto da essere indistinguibile.
L'attore protagonista Seo Kang Joon è bonissimo e (per quanto mi riguarda) pure bravo. L'avevo già notato in Cheese in the trap e in questo drama mi ha dato solo conferme. Interpreta il doppio ruolo del robot con il sorriso di plastica e dell'umano arrabbiato con il mondo intero e le sopracciglia sempre corrugate. Ho trovato incredibile il modo in cui riusciva a modificare la propria espressione facciale e la postura del corpo in modo così evidente da farti capire al volo quale personaggio stava interpretando in quella scena.
Mi è piaciuta anche la protagonista femminile, Gong Seung-yeon, già vista in My Only Love Song.
Anche la fotografia e la regia sono notevoli, così come gli effetti speciali "robotici" li ho trovati all'altezza.
Quello che non mi ha entusiasmato particolarmente è la sceneggiatura. A parte un paio di colpi di scena (che però sono telefonatissimi), la storia scorre piuttosto piatta. Non ci sono scene particolarmente divertenti (il confronto con quelle esilaranti di I'm not a robot è inevitabile) e non ce ne sono nemmeno di particolarmente commoventi (a parte l'ultimissimo episodio). E volendo ci sarebbe stato il materiale per entrambe le cose.
Evito poi di entrare nei dettagli per quanto riguarda la coerenza di certi passaggi, perché ormai sono abituata a vedere i coreani perdersi in un bicchiere d'acqua, quando si parla di logica e coerenza.
Insomma, un bel drama che si lascia guardare volentieri, ma che per quanto mi riguarda è un'occasione sprecata per fare qualcosa di eccellente.
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