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- Titolo Originale: 연인
- Conosciuto Anche Come: Yeonin
- Sceneggiatore: Hwang Jin Young
- Regista: Kim Sung Yong, Lee Han Joon
- Generi: Storico, Romantico, Drama, Melodramma
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Cast & Ringraziamenti
- Nam Goong Min Ruolo Principale
- Ahn Eun Jin Ruolo Principale
- Lee Hak Joo Ruolo Principale
- Lee Da In Ruolo Principale
- Kim Yoon Woo Ruolo Principale
- Park Kang Sub Ruolo di Supporto
Recensioni
Questa recensione può contenere spoiler
Quando le aspettative non sono state appagate
Adoro gli storici, ma sinceramente questo non mi è piaciuto molto, è stato carino fino a un certo punto, poi mi ha annoiato. 21 episodi sono troppi per il nulla cosmico.La storia d'amore è finita per essere sdolcinata e ripetitiva. La trama della corte noiosa e confusa. Potevano risparmiare l'episodio 21, non ha aggiunto nulla in più, stesso cliché ( amnesia) del episodio precedente, la dinastia Quing liquidata frettolosamente, il rapporto con il padre-figlio buttato li senza un approfondimento, il prigioniero matto del primo episodio non si è capito come è capitato lì. Nota di merito, la ottima recitazione e le bellissime ost. Archiviato, non farei un rewatch.Questa recensione ti è stata utile?
Drama storico/sentimentale
nel quale ho intravisto 3 ispirazioni/rimandi da cui gli sceneggiatori han preso.La prima ispirazione (molto ben rimarcata fino al terzo/quarto episodio) è al colossal "Via col vento". E' un chiaro rifacimento in versione Coreana del filmone del 1939, con la differente guerra che in "Via col vento" era civile, mentre qui è di difesa dall'invasione dei Cinesi. C'è una storia d'amore, c'è un'eroina che da frivola civetta diventerà una donna a tutto tondo, capace di difendere le persone che ama, riconoscere il vero amore, sacrificare la sua vita per il bene degli altri. Il tutto attraverso la catarsi della sofferenza provata sulla sua pelle.
Il secondo richiamo o ispirazione, riguarda il personaggio principale, Lee Jang Hyun, recitato da un Nam Goong Min, che ho molto apprezzato nella sua versione gigionesca in Chief Kim, divertente e dissacrante. Si tratta di Schindler's List - La lista di Schindler è un film dramma storico, del 1993 diretto da Steven Spielberg, che narra la storia e la vita di Oskar Schindler, l'imprenditore tedesco che riuscì a salvare dall'olocausto tra i 1000 ed i 1300 ebrei. Ecco il vero eroe di questo drama è lui, la versione Coreana di questo imprenditore cinico e senza scrupoli, che a contatto con la sofferenza di esseri umani trattati in modo diabolico, fa uscire la grandezza della sua umanità e si trasforma nel loro salvatore, mettendo in gioco la sua vita e il suo denaro.
La terza citazione è legata non a un film vero e proprio, ma ai fatti della Storia di Nazioni e popoli che hanno subito purghe e sofferenze inenarrabile per una VISIONE IDEOLOGICA del BENE DEL POPOLO. Mi vengono in mentre dalla rivoluzione d'ottobre del 1917, alle dittature Staliniste, Marxiste applicate alla Cina, alla Russia e a tutti i popoli ancora assoggettati a IDEOLOGIE umanistiche o religiose. Nel drama, la sceneggiatura sottolinea che la visione ideologica del bene del popolo, porta acqua al mulino del potente di turno, che con l'uso di ideali confuciani come "lealtà", "pietà filiale", "benevolenza", e "fiducia", schiaccia e opprime le persone e il Popolo.
E' un filmone che, come Guerra e Pace, è lungo, molto prolisso, con scene in cui i personaggi parlano con una lentezza esasperante, come se stessero valutando al momento cosa dire ... quindi in un primo tempo l'avevo droppato ... poi con calma (vista la quantità di bravi attori, di mezzi e fotografia messi in campo) l'ho ripreso e sono arrivata fino in fondo.
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