Qualunque cosa porti a termine il lavoro. Bong Sang Pil è cresciuto vivendo la vita da gangster, pieno di dure lotte fisiche ed eludendo la legge. Quando sua madre muore di una morte tragica, è determinato a vendicarne la morte. Sang Pil diventa avvocato e comincia a dare la caccia a persone con potere assoluto che pensano di essere al di fuori della legge. Con l'astuzia e l'abilità della sua vita precedente, Sang Pil usa sia i pugni che le scappatoie legali per accumulare un impressionante record di vittorie. Ha Jae Yi è un giovane avvocato che crede che la legge sia sacra e combatte per la giustizia. Ma la sua licenza viene sospesa quando colpisce un giudice per una sentenza ingiusta durante un processo. Jae Yi finisce per andare a lavorare per Sang Pil, in modo che possa continuare a pagare i debiti del padre. Quando Sang Pil e Jae Yi vengono coinvolti in un caso che coinvolge Cha Moon Sook, un giudice anziano che esercita un grande potere, e Ahn Oh Joo, un ex gangster che ora è l'amministratore delegato di una società, riescono a trovare un modo per battere le persone più potenti della città in un gioco molto pericoloso? (Fonte: Viki) Modifica la Traduzione
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- Titolo Originale: 무법 변호사
- Conosciuto Anche Come: Moobeob Byeonhosa , Lawless Lawyer , Mubeop Byeonhosa
- Regista: Kim Jin Min
- Sceneggiatore: Yoon Hyun Ho
- Generi: Azione, Thriller, Legge, Romantico
Cast & Ringraziamenti
- Lee Joon Gi Ruolo Principale
- Lee Hye Young Ruolo Principale
- Choi Min Soo Ruolo Principale
- Lee Ro WoonBong Sang Pil [Young]Ruolo di Supporto
- Lee Dae YeonWoo Hyung ManRuolo di Supporto
Recensioni
Di gran soddisfazione!
Complicato, contorto, pieno di colpi di scena. Inizia in un modo che fa pensare ad una americanata e invece è prettamente nello stile coreano. Una storia complessa e articolata che segue la rivalsa di un uomo su un delitto di 18 anni prima che gli ha portato via la madre. Il colpevole lo conosce e sa anche chi ha armato la sua mano ma deve trovare il modo di farli condannare. Nel mezzo storie personali che mirano a presentare non solo i personaggi secondari ma le motivazioni per le quali sono diventati così. Un cast di attori eccezionali dal primo all'ultimo che non sono privi di espressioni facciali ma recitano esattamente come ci si aspetterebbe. E alla fine rimani coinvolto anche tu fino all'ultimo minuto di programmazione. Insomma una serie magistrale che è un peccato che sia ferma alla prima stagione. Bellissimo.Quando inizio una recensione con un pistolotto a favore dell’attore di turno, normalmente è perché ho trovato dei difetti altrove. Questa non è un’eccezione.
Ma andiamo con ordine. Lawless lawyer è un drama sudcoreano di durata canonica: 16 episodi da circa un’ora ciascuno, per la regia di Kim Jin Min (Extracurricular e My name) e la sceneggiatura di Yoon Hyun Ho (Military Prosecutor Doberman).
L’avvocato Bong Sang Pil (Lee Joon Gi) torna a Gisung, la sua città natale, dopo esserne stato lontano 18 anni. All’epoca, la madre avvocata era stata assassinata davanti ai suoi occhi di bambino e solo rocambolescamente era riuscito a fuggire ai malviventi che volevano ucciderlo e a raggiungere lo zio, a capo di una gang di Seul, che lo aveva cresciuto ed educato alla lotta ed alla legge. Ora, con l’aiuto di un’altra avvocata, Ha Jae Yi (Seo Yea Ji), la cui madre fotografa scomparve lo stesso giorno della morte della sua, cercherà di vendicarsi e di consegnare alla legge la cricca dei malviventi che, dietro una facciata di perbenismo, spadroneggia nella città, sotto la direzione della giudice Cha Moon Sook (Lee Hye Young) e del gangster Ahn Oh Joo (Choi Min Soo), che si atteggia a presidente di una società immobiliare.
Come spesso accade, la prima metà della serie è godibilissima. La tensione è spesso palpabile, si costruisce una solida impalcatura di misteri stratificati, in cui gli accadimenti del passato riverberano nel presente. Le schermaglie fra i due protagonisti sono molto godibili. La faccia da simpatico mascalzone di Lee Joon Gi ben si appaia alla bellissima (e brava) Seo Yea Ji e i due sviluppano sullo schermo una relazione molto gradevole e credibile, anche se la sezione romantica del loro rapporto ha uno spazio ridotto. La giudice che tira le fila di tutti i complotti è algida e feroce come un ragno nel centro della sua ragnatela e il gangster è doverosamente odioso, forse troppo. La caratterizzazione che ne fa Choi Min Soo è veramente sgradevole: manierismi da incivile e pesante accento dialettale, protratti per tutta la serie, alla fine lo rendono abbastanza repellente (per quanto questa mia opinione non sia condivisa da una buona parte dei commentatori di Viki).
Passati i due terzi del drama, però, la corsa al redde rationem finale diventa più spettacolarizzata e meno logica e verosimile. Si avverte chiaramente che alcune cose accadono per esigenze di trama, alcuni personaggi si comportano in maniera illogica, se non stupida, mentre si assiste a salvataggi poco plausibili. L’apoteosi dell’assurdo avviene nel processo finale, che tutto è tranne un’udienza di tribunale. La sconfitta dei vari cattivi ha luogo in maniera piuttosto affrettata e lascia un po’ di amaro in bocca, ma gli ultimi minuti ci lasciano sperare in una seconda stagione, o danno comunque un’impronta molto ottimistica di quello che sarà il futuro dei due avocati.
Il fatto che in Corea, almeno nominalmente, le armi da fuoco non siano di reperimento comune, giustifica diverse scene di scazzottature di gruppo, molto energiche e appassionanti, ottimamente coreografate e magistralmente eseguite, fra gli altri, dal nostro protagonista, uno scricciolo d’uomo, particolarmente in questa serie, che lo vede molto dimagrito, ma sempre in ottima forma nell’eseguire diverse vigorose evoluzioni. Da notare che Lee Joon Gi, per quanto possibile, evita di fare uso di stuntman, ed esegue personalmente la maggior parte delle scene. Sicuramente la sua conoscenza di diverse arti marziali lo aiuta.
E’ piacevole vedere il percorso di crescita caratteriale di diversi personaggi, che acquistano spessore. Se la coppia principale viene abbondantemente seguita, al gangster viene riservato diverso tempo, che ci porta a conoscenza del suo passato e delle sue motivazioni, così pure come alla “maggiordoma” della giudice, una sgradevolissima e sguaiata supponente, che si fa forte del suo rapporto con lei. Purtroppo non altrettanto generosamente viene trattata la gang dei teppistelli che nominalmente aiuta Bong Sang Pil ma che, di fatto, serve esclusivamente a farci fare qualche risatina e non produce alcun effetto nel proseguire della trama. Paradossalmente, è poco sviluppata anche la psicologia della burattinaia che manovra i fili: avida, spietata, affamata di potere e riconoscimenti, ma piuttosto piatta e monocorde.
Al netto dell’interpretazione di Choi Min Soo, che può piacere o meno, ma che comunque denota uno studio caratteriale del personaggio (gangster) straordinario e un'esecuzione favolosa, tutto il cast ha recitato in maniera impeccabile: la coppia principale ha fatto letteralmente faville, ma tutti i personaggi di contorno, fino alle comparse, hanno fatto un lavoro eccelso. La colonna sonora, pur non essendo eccezionale, ha accompagnato piacevolmente l’azione e la cinematografia non ha lesinato inquadrature particolari e scene costruite gradevolmente.
Se solo non ci fosse stato qualche scivolone di troppo nel fluire delle vicende alla fine, avrei dato anche un mezzo punto in più. Peccato. Resta comunque un ottimo titolo thriller d’azione, che mi sento di raccomandare a chi non si arrabbi troppo se alla fine le cose vanno un po’… come le fanno andare.