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- Titolo Originale: 피고인
- Conosciuto Anche Come: Pigoin , Innocent Defendant
- Sceneggiatore: Choi Soo Jin, Choi Chang Hwan
- Regista: Jo Young Kwang, Jung Dong Yoon
- Generi: Thriller, Mistero, Legge, Drama
Cast & Ringraziamenti
- Ji Sung Ruolo Principale
- Uhm Ki Joon Ruolo Principale
- Kwon Yoo Ri Ruolo Principale
- Oh Chang Seok Ruolo Principale
- Uhm Hyun Kyung Ruolo Principale
- Jung Dong Gyu[assistant prosecutor general]Ruolo di Supporto
Recensioni
Un’occasione parzialmente sprecata
Park Jung Woo, un pubblico ministero di Seul, un bel giorno si sveglia in prigione, condannato a morte, senza sapere come ci sia arrivato perché soffre di amnesia. Comincia una lotta contro il tempo e contro nemici onnipresenti e letali per recuperare la memoria e scagionarsi da accuse terribili: avrebbe ucciso l’amatissima moglie e la figlia, e non se ne ricorda.L’inizio di questo drama è veramente scoppiettante: nel primo episodio succede di tutto e di più, l’adrenalina si spreca, è un’enorme promessa che fin da subito si teme sarà faticoso mantenere. Infatti, già negli episodi successivi, il ritmo cala, e tanto. Troppo. Non sarebbe grave, in fondo alla mia età il rischio infarto aumenta… Il problema è la ripetitività delle situazioni. E non solo quella: in questa serie assistiamo ad una sproporzione assurda, ancor più del solito, fra il potere attribuito ai cattivi e quello esercitabile dai buoni.
Per la stragrande maggioranza del tempo, il nostro carcerato e i pochi che lo appoggiano si dibattono senza sapere che pesci prendere. Il cattivo della situazione, lo psicopatico Cha Min Ho, sotto le spoglie del gemello Cha Sun Ho da lui ucciso, presidente di una importante compagnia commerciale, sembra padrone assoluto di ogni situazione e si diverte a fare il gatto che gioca col topo, ammazzando nel contempo qua e là buona parte di quelli che sanno della sua appropriazione di identità. Ad un certo punto questo folle si attribuisce un omicidio stradale commesso dalla moglie (del fratello) per farsi incarcerare nella stessa cella del protagonista. E poi ne uscirà. Che diavolo, succede tutti i giorni!
Pubblici ministeri, giudici, capintesta della prigione, poliziotti, tutti da lui sono corrotti e usati, insieme alle sue squadracce, contro Park Jung Woo e i suoi pochi amici. Perché tanto accanimento? Perché Park Jung Woo gli stava dando la caccia come assassino del fratello e di una serie di donne. Ma questo presidentucolo da strapazzo non è il presidente della Corea ma solo di una società, e il potere che pare smuovere è completamente sproporzionato alla sua persona. Sembra quasi che invece che in Seul l’azione si svolga in un terrario.
Le cose non migliorano quando si tratta di organizzare la fuga dalla prigione in cui Park Jung Woo è rinchiuso assieme ai suoi compagni di cella. La rocambolesca fuga, lungamente progettata e ripetutamente provata ogni notte dal nostro protagonista, è qualcosa di semplicemente assurdo. La cosa dura diversi giorni e nessuno o quasi si accorge mai di niente, i secondini non vedono o al momento decisivo decidono di non parlare per pararsi il posteriore, e così via.
Il nostro povero protagonista però deve soffrire fino alla fine e soffre veramente bene: Ji Sung è un attore maturo e splendido, che ben si presta alle scene di disperazione, anche se forse la regia l’ha spinto a gridare un po’ troppo. Si perdona molto al drama per via della sua interpretazione, veramente sentita, a volte addirittura troppo sentita, che arriva dritta al cuore dello spettatore. Non è solo disperato, è stranito, dubbioso, deciso, furioso, innamorato… Tutto l’intero spettro delle emozioni umane più probabilmente qualcuna che ha inventato da sé. Anche la figlia, interpretata da un’ottima Park Ha Yun, è veramente toccante. Quest’attrice in erba (classe 2009) è già in grado di dare molti punti a professioniste adulte. E d’altronde, sia pur senza aver mai recitato in ruoli da prima protagonista femminile, a causa dell’età, ha comunque già al suo attivo almeno una trentina di titoli. Si farà.
Uhm Ki Joon, che ha interpretato i due gemelli, è un altro attore navigato, che ha saputo rendere al meglio la follia del big boss, ma anche la sua tristezza e solitudine di fronte al suo essere sempre una seconda scelta rispetto al fratello maggiore. A questo proposito, ho trovato veramente eccessiva la figura del padre, che scopriamo averlo sempre picchiato (addirittura con mazze dal golf!) [i]per il suo bene,[/i] anche se non si capisce bene come potesse essere possibile la cosa. La tesi del drama è che sarebbero questi ripetuti maltrattamenti ad averlo trasformato in uno psicopatico, non a caso la mazza da golf sembra essere una delle sue armi preferite. Un [i] villain [/i]tormentato e tormentatore, che si ama odiare e si odia amare.
Di solito si parla delle scintille fra la coppia principale. Qui la coppia non è romantica, ma le scintille ci sono, eccome! Si avverte immediatamente la tensione quando i due protagonisti entrano nella stessa stanza. Le riprese ravvicinate sono da brivido, sguardi e espressioni parlano di istinti omicidi, sfide e promesse di vendetta. Standing ovation.
Sul fronte degli attori secondari, menzione d’onore va fatta per il gruppo dei compagni di cella del protagonista, che sono spesso il collante che tiene insieme delle vicende carcerarie piuttosto lunghe, ripetitive e noiose. Le interazioni del simpatico mucchio ci regalano qualche sorriso, necessario come l’aria in mezzo a tanta, spesso inutile, angoscia.
Molto meno bene, per quanto mi riguarda, il comparto femminile che, a parte la bambina già citata, vede principalmente l’avvocata Kwon Yu Ri, praticamente inutile ai fine della trama, e la moglie di Cha Sun Ho, che sembra provvista di un’unica espressione per tutto il drama, ma che almeno ha un suo perché.
Lo stesso appunto di mancanza di espressività si può addebitare a Oh Chang Seok, che interpreta Kang Joon Hyuk, pubblico ministero amico di Park Jung Woo. Proprio vero che con certi amici non c’è bisogno di nemici.
Occorre poi notare come, dopo tante angosce e peripezie, la sconfitta del big boss avvenga in modo poco soddisfacente, decisamente piatto. Ci si aspettavano scoppiettanti fuochi d’artificio e invece si finisce con un petardo bagnato. Finale lieto, ma decisamente brutto. Ottimo però il comparto musicale, con diverse canzoni gradevoli ma, soprattutto, con la sua indimenticabile sigla iniziale strumentale [i]Till the end[/i] di SAN E. E menzione d’onore per le riprese, veramente eccellenti.
Per tirare le fila, un’interpretazione magistrale da parte degli attori principali, che mi ha tenuta incollata davanti allo schermo anche quando la ripetitività di alcuni frangenti e, soprattutto, la richiesta di sospensione dell’incredulità davanti a certe situazioni esacerbate e assurde si facevano eccessive. Una storia elefantiaca, a volte tirata troppo per i capelli, ma ben girata e recitata, con un ottimo commento musicale. Ma una storia di uomini, non venite qui a cercare personaggi femminili di rilievo, perché non ne trovereste. Si guarda, e si guarda con piacere, ma ci si domanda quale capolavoro avrebbe potuto essere se solo non si fosse voluto spingere troppo il pedale su certe situazioni e si fosse tagliato su altre. Peccato.
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Story
Without being particularly original or unique, defendant feels completely one of a kind. Part a legal-crime thriller part melodrama, Defendant is solely a two-man show. On the one hand, it centers on a prosecutor –the hero- who finds himself in prison, is accused of murdering his wife and child and dealing with memory lose on top of everything else. On the other hand, it focuses on a wicked man –the villain- who tries desperately to get away with his crimes. The drama develops partly as a mystery and later as an endless manhunt between the two as the one tries to destroy the other.
First half of the drama takes places in prison. I sincerely appreciated the fact that the drama did not spend time with court and other boring legal procedures but rather looked everything from a different personal-dramatic view of the hero delving deep into his troubled thoughts regarding his indictment. The memory loss plot is just a device to drive the story nothing more, so don’t worry about things dragging out a lot. The amnesia plot was handled in a very refreshing way in my opinion.
Second half of the drama is way more engaging, more dramatic, more lively filled with tension, angst and twists. The acting is luscious and you will never get bored of seeing the turning tables and schemes between the 2 lead characters. The drama is melodramatic without being mawkish, but there are also comic scenes and characters to relieve the tension and they succeeded without ridiculing it. There are quite a few characters implicated in all this making the drama that much more thrilling and mysterious.
While the drama really left a very strong impression that could translate into a perfect 10, specific reasons restrict me from it. Firstly the conveniently written base story. Frankly, there is no drama that is not at least partly convenient, that is how they work, and then the drama is just so good you’ll barely mind the convenience here and there.
Moreover, the main drawback I could address is the slow development of the plot especially in the first half of the drama. I remember me thinking that the drama offered its first real plot development, since the first 2 episodes, in episodes 7 and 8. After that the story really picks up pace. That being said, I thoroughly enjoyed every episode. Even in episodes in which nothing much happened, the drama managed to be fascinating, bewitching and easy to watch.
Finally, although more of a nagging stretch from my part, i felt that the drama somehow mistreated its flawless ensemble cast by focusing too much on the 2 leads. It's not that the characters felt unreal, it is exactly that they were so well written that they deserved some kind of story of their own, namely Kwon Yuri's character. All that being said this focus on the main leads just gave Ji Sung more time to be flawless on my screen i shouldn't nag! I hereby reassure you none of these minor shortcomings were enough to reduce, even by little, the awesomeness of this drama!
Acting
Despite the great and thrilling plot, best part of the drama for me was the acting. The cast is actually quite large, with almost every character having a significant role to play. I cannot argue that the acting was an overall 10, but as I mentioned already this is a two-man show and these 2 men simply outdid themselves!
I can safely say we all agree that Kill Me Heal Me was Ji Sung’s best work; he demonstrated perfectly his unrealistically good acting skills. Ladies and Gents, I present you, the drama in which Ji Sung managed to outdo himself(!). His acting as a tainted inmate fighting with himself over his charges trying to solve the puzzle was magnificent and astounding. I doubt there is another male actor who can break down crying, act like a lunatic like that and come off as firm but also desperate and emotional as Ji Sung did. He sent chills down my spine, goosebumps. Either acting as a disoriented inmate or a strong and driven prosecutor or an aching father and husband he was immaculate. He knows exactly how much soul and emotion to pour into his performance in every scene. Excquisite! I’ve said it before, I’ll say it again best actor in dramaland.
The duo is formed with Uhm Ki Joon. I’ve seen him before but never like this. He portrays the antagonist but somehow he had such great syngery with Ji Sung, something I’ve never seen before. His portrayal of twin siblings was firstly impeccable; secondly his performance of a despicable criminal was spotless and shivering. A corrupted unstable person who still felt human and somehow mistreated and misunderstood. Undoubtedly, i never saw me having these feelings about such a villain. Heavenly acting by Uhm Ki Joon! A character you’ll love to hate. The two men managed to really make the drama shine 10x brighter than it would have on its own and they complemented each other completely.
The ensemble cast had a few really good actors. Yuri generally gets a lot of shit for her acting, she is considered the female lead, but considering the significance of her character she barely appeared. She served a purpose, and imo she held her own next to acting beasts despite being rather forgettable. I especially liked Uhm Hyeon Kyeong, not a big role, but also a significant and poetic one.
Oh Chang Seok and Kang Sung Min played similar characters that developed in the exactly opposite way, amazing writing here, they were great. All the cellmates were immaculate and adorable too, the drama generally featured some of the best and more likeable side characters I’ve ever seen.
Lastly, my personal favourites, Kim Min Suk who was sentimental and touching, loved him and my endless love and appreciation for Shin Rin Ah, the ridiculously talented young girl who never cease to amaze.
Even if the acting wasn’t perfect overall, it deserves a 10 for the perfect casting and synergy.
Recommend/Rewatch.
Despite your preferred drama genre, defendant is a drama that cannot be easily put to words, it should be watched. Therefore, I recommend it to everyone. It is emotional, exciting, thrilling, mysterious and intriguing. It does not have romance but believe me you won’t even care! I can see myself rewatching it in the future.
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